Voto Visitatori: | 7,40 / 10 (43 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 8,50 / 10 | ||
Che visione abbiamo del mondo? Difficile per molti rispondere, ma è proprio il tema principale della pellicola di Terry Zwigoff, "Ghost World".
Enid e Rebecca, due amiche diciottenni che si sostengono a vicenda e che vogliono disperatamente vivere insieme, un giorno prendono di mira Seymour, un uomo di circa 45 anni pieno di insicurezze e amante del blues. Ciò che per Rebecca è solo un passatempo, per Enid segna l'inizio di una profonda amicizia con Seymour. La giovane vuole "aiutare" Seymour ad essere un po' meno sfigato e tutto questo interesse creerà delle incomprensioni (ma anche delle certezze) tra i due.
Zwigoff, che qualche anno dopo dirigerà l'irriverente "Babbo bastardo", riesce a svolgere un ottimo lavoro sul piano emotivo. "Ghost World" è ispirato all'omonimo fumetto di Daniel Crowes e riesce a riprodurre quasi fedelmente le atmosfere "fantasiose" del comic book. La stravaganza della protagonista e le assurdità delle situazioni e delle "macchiette" che compongono il nutrito numero di personaggi pittoreschi del film, ci catapultano in un mondo molto diverso dal nostro. Ecco appunto perchè si parla di "visione", ciò che vede Edin è ben diverso rispetto a quello che vedono Rebecca e Seymour. Il suo mondo gira intorno a lei che detesta il "quotidiano" preferendo "l'imprevedibile". Ciò che vuole Edin è vivere un'avventura al giorno, ben distante dal concetto di serenità e sicurezza che invece hanno i suoi coetanei, Rebecca compresa. Quindi, decide di dare una mano a Seymour per trovarsi una ragazza, solo per poter vivere un'avventura che spezza la routine. Però, la stessa Edin si renderà presto conto che le sue azioni hanno delle conseguenze, sia nel rapporto con l'amica del cuore, sia nel rapporto con il suo "stravagante" nuovo amico.
Tecnicamente "Ghost World" è ciò che si può definire un film "ben" realizzato. Lontano dalla perfezione stilistica, risulta ben diretto con ottime scenografie e con delle musiche che riescono a catturare l'attenzione. Il vero punto di forza del film è la recitazione, portata ai massimi livelli da attori di fama mondiale come Steve Buscemi ("Le iene") e Scarlett Johansson ("The Avengers"). Ma a stupire è Thora Birch, già apprezzata in "American Beauty" e nell'horror "The Hole", che qui riesce a portare un personaggio stravagante ma affascinante allo stesso tempo.
Per questo film Buscemi e la Birch ricevettero la candidatura ai Golden Globe, invece la sceneggiatura arrivò addirittura ad avere una nomination agli Oscar.
Commedia stuzzicante e riflessiva che diverte e che riesce, nonostante l'ambientazione fantasiosa, ad insegnarci che la vita va presa con la giusta dose di leggerezza e serietà. Ottimo lavoro di Zwigoff che realizza una delle commedie più curiose e interessanti degli ulltimi 10 anni.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 12/07/2012 15.17.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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