Voto Visitatori: | 6,00 / 10 (13 voti) | Grafico | |
Primo lungometraggio di Massimo Cappelli, il film si occupa di un tema spesso usato ed abusato nella cinematografia: la preparazione al giorno delle nozze, "il giorno più bello" appunto. La "variante" sta nel fatto che i futuri sposi in questione Leo e Nina (Fabio Troiano e Violante Placido, tra l'altro coppia anche nella vita reale), sono due giovani d'oggi, apparentemente anticonformisti e tra l'altro conviventi già da tempo. L'idea iniziale di un matrimonio anticonvenzionale si sposta via via verso una cerimonia fin troppo conformista e classica portandosi via antiche certezze.
Anche se non originalissimo in quanto a soggetto, il film di Cappelli gioca molto sull'ironia e su situazioni paradossali pur nella loro apparente normalità. La base del film è fondamentalmente teatrale, i protagonisti e i loro comprimari fanno appello fino in fondo alle loro capacità dialettiche.
Il film non è basato su azione o mimica, ma è decisamente "parlato". Spiccano in quanto a inventiva verbale l'amico e collega di Leo alias Marco Giuliani e il pirotecnico padre Tito, un ex militante di estrema sinistra fattosi frate che fulmina i suoi fedeli con prediche infarcite di citazioni dal "Capitale" di Marx. Un posto a sé lo merita Shel Shapiro, ovvero il padre della protagonista, ex hippy e barricadero ma anche a suo modo amante della tradizione, mentre Carla Signoris si limita ad alcune insipide battute riservando evidentemente la sua verve alle partecipazioni televisive accanto al marito Maurizio Crozza.
I due protagonisti, "carini" e giovanilisti quanto basta, fanno la loro parte senza grossi eccessi. Troiano mantiene la medesima espressione a metà tra il cane bastonato e l'allucinato praticamente in ogni sequenza, mentre la Placido è perfetta nel ruolo di giovane ragazza un po' viziata e decisamente scioccherella, il che alle volte può far dubitare sul reale carattere della giovane attrice (della serie "ci è o ci fa"?). A parziale discolpa della fanciulla va detto però che il sesso ex debole non fa una splendida figura nella storia.
Le donne sono infatti stressate madri alle prese con pargoli sovrappeso ipnotizzati davanti alla televisione, babysitter elettronica, affamate ninfomani (Luce Caponegro ex Selen interpreta il ruolo con una certa autoironia), perfide e gelose finte amiche, single con la sindrome dell'abito bianco o rigide suocere pseudo-nazi, mentre d'altro canto anche gli uomini sono ritratti secondo i più ovvi luoghi comuni.
Il film pecca senza dubbio in questo: sequela di cose già viste, cambia solo la salsa con cui si condisce il tutto in questo caso trattasi della splendida location Trieste di cui si scorge l'incantevole piazza by night (a questo proposito però sorge un dubbio: ma perché tutti quanti parlano con spiccato accento romanesco?).
Il film di Cappelli non offre quindi niente di nuovo sotto il sole al di là di qualche risatina strappata qua e là anche se l'impressione di aver già visto e già sentito rimane per tutta la durata della pellicola.
Commenta la recensione di IL GIORNO + BELLO sul forum
Condividi recensione su Facebook
Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 09/11/2006
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio