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A livello qualitativo siamo dalle parti di "A Jook too much" e "I am dead", precedenti lavori di Francesco Picone, il quale conferma di possedere buona personalità ma di guardare con troppa insistenza agli stilemi del genere. In "Anger of the dead", il riferimento alla serie "The walking dead" è palese, nell'occasione reso meno efficace da un budget piuttosto limitato e da una recitazione non proprio eccelsa. Gli amanti degli zombie però apprezzeranno, merito dei buoni effetti speciali e di uno scenario apocalittico "rassicurante" nella sua arcinota e drammatica messa in scena. Peccato per lo sviluppo dei personaggi a dir poco embrionale, si sarebbe potuto lavorare meglio sulla protagonista femminile e sul lutto di cui è depositaria. Buona la contrapposizione tra la malvagità inconscia e decerebrata dei non morti, con quella consapevole e quindi ben più detestabile dell'essere umano. Di questo corto esiste la versione omonima ed estesa, ovvero il debutto nel lungometraggio del promettente regista toscano.
E' abbastanza evidente fin dalle prime battute dello scenario post apocalittico che The Walking dead funge da punto di riferimento principale per questo cortometraggio di Picone. Gli aspetti positivi ci sono: con mezzi limitati ha saputo creare scenograficamente un contesto pienamente credibile, con l'ausilio di una buona fotografia e tutto sommato anche supportato da intepretazioni all'altezza. Mi ha convinto meno la regia con abuso da inquadrature concitate modello parkinson cbe potevano essere risparmiate. Aldilà di questo un discreto lavoro.