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Cosa determina il confine tra "follia" e "normalità"? I veri folli sono quelli che si sottopongono a un ciclo di cure o quelli che vivono e lavorano liberamente?
Domande che da sempre si sono posti filosofi e poeti, ma che raramente hanno trovato una risposta autentica. Del confine sottile che divide questi due mondi della mente si occupa il film "Il lato positivo" tratto dal romanzo di Matthew Quick "L'orlo argenteo delle nuvole".
Come spesso accade la pellicola italiana ha un titolo che non ha nulla a che vedere con l'originale "Silver Linings Playbook", che tradotto nella nostra lingua vuol dire all'incirca Il quaderno degli schemi dalla copertina argentata riferito al padre del protagonista, di professione allibratore, che su un quadernetto annota gli schemi di gioco della sua squadra del cuore di football americano.
La vicenda ruota intorno a Pat, ex supplente di storia, finito in una clinica per malattie mentali, dopo aver aggredito violentemente l'amante di sua moglie e affetto da bipolarismo.
Dopo un periodo di otto mesi e dopo aver stretto amicizia con altri ricoverati che, a parte qualche mania e la tendenza a parlare troppo, non sembrano avere seri problemi mentali, Pat torna a vivere con i genitori per ricostruire faticosamente un'esistenza normale.
La trama si snoda intorno al protagonista (un Bradley Cooper che sa mantenere per quasi tutta la durata della storia uno sguardo "stranito") e a chi gli sta accanto, un padre (interpretato impeccabilmente da Robert De Niro), molto borderline, afflitto da manie compulsive, verboso e ossessivo e una nuova amica (Jennifer Lawrence, in un ruolo più "adulto" dopo il successo di "Hunger games") che, dopo l'improvvisa e dolorosa vedovanza, si è lasciata andare a un comportamento sessuale originale ed è finita sotto farmaci.
Storia molto a stelle e strisce, bilanciata tra dramma e commedia (molti sono i sorrisi strappati dai bizzarri atteggiamenti dei protagonisti), con un protagonista anomalo che cerca di vincere una sfida con se stesso, riuscendo alla fine a trovare il perfetto equilibrio secondo quanto insegna il pensiero occulto puritano alla base del modus vivendi degli Stati Uniti; cioè che solo chi esce vittorioso da una sfida piccola o grande che sia, è "blessed by God" (benedetto da Dio e quindi degno).
Pioggia di candidature Oscar, una statuetta per la Lawrence premiata come migliore attrice, attori bravissimi a non scadere né nel ridicolo né nel pietismo, a seconda delle situazioni imposte dal copione, vicenda originale che però verso la fine perde lo smalto iniziale per trasformarsi in una commedia sentimentale tout court. Interessante.
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Recensione a cura di peucezia - aggiornata al 01/03/2013 18.01.00
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