Voto Visitatori: | 7,84 / 10 (22 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 8,00 / 10 | ||
Roger Willoughby è responsabile delle vendite alla Abercombie & Fitch ed ha scritto un venditissimo manuale su come pescare nel migliore dei modi. Quando il suo capo lo "costringe" a partecipare ad un torneo di pesca, viene a galla che in realtà Roger non ha mai pescato in vita sua. Per non farsi scoprire e per aiutare le organizzatrici del torneo a non fare brutta figura, Roger sarà costretto ad imparare in poco tempo l'arte della pesca.
Howard Hawks era un maestro nel campo della screwball-comedy e non solo. Numerose sono le sue pellicole appartenenti a questo filone, una tra le tante anche questo "Lo sport preferito dall'uomo", che condensa in poco meno di due ore tutti i topos di quella che è denominata anche la commedia degli equivoci.
Un uomo e una donna continuano a beccarsi e a farsi i dispetti, ma in realtà covano un'attrazione l'uno nei confronti dell'altra. Attrazione dapprima negata persino a se stessi, ma poi inesorabilmente talmente potente e prepotente da non poter essere più osteggiata, nonostante i battibecchi non danno alcun segno di terminare o anche solo scemare.
Grazie anche alla esuberante recitazione dei due attori protagonisti, questo film riesce a divertire e a far sorridere per le situazioni strampalate che colpiscono il povero Roger, costretto a subire una serie di angherie e numerosi malintesi, dovuti al susseguirsi di episodi apparentemente ambigui.
Ed è così che la sua fidanzata Tex lo trova prima con una bionda che sta cercando di farlo uscire da un sacco a pelo, poi con una bruna, Abigaile, che esce proprio dal suo letto, e quindi nuovamente con la bionda, a cui manca il lato posteriore del vestito. In realtà c'è una spiegazione per ciascuno di questi avvenimenti, e noi spettatori che la conosciamo non possiamo trattenerci dal sorridere di gusto ogni volta che Roger viene beccato con le mani nel sacco suo malgrado.
Con questo film lo stereotipo dell'uomo che "non deve chiedere mai" viene completamente stravolto. Roger non solo è vittima più o meno consapevole di tre donne che non lo fanno respirare un attimo, ma soprattutto non brilla neanche nel campo di cui gli uomini sono i detentori del primato assoluto, e cioè lo sport. Roger non sa pescare, addirittura non sa nemmeno nuotare. Ma deve assolutamente vincere questo torneo per non farsi beccare dal suo capo e per tenersi quindi il posto di lavoro.
Numerosi i personaggi sgangherati che fanno da sfondo alle vicende della "coppia che scoppia", primo su tutti il suddetto capo con tanto di toupè, che di quando in quando si trova dove non dovrebbe essere; o anche il finto indiano che lavora nell'albergo sul lago, che studia sempre un metodo per racimolare soldi dai suoi clienti.
Tra orsi che appaiono all'improvviso terrorizzando il poco impavido protagonista, cadute nell'acqua, battute di pesca più o meno rocambolesche e baci rubati qua e là, Roger riesce miracolosamente e grazie ad una fortuna sfacciata (sono quasi i pesci a pescare lui e non viceversa) a vincere il torneo, ma soprattutto ad innamorarsi della terribile ma frizzante Abigaile.
Alla fine però, proprio lei che aveva premuto affinché Roger mentisse per poter dare lustro al torneo da lei organizzato, si rifiuta di cedere all'amore verso una sorta di impostore, di imbroglione e soprattutto si sente in colpa per avergli fatto perdere il posto di lavoro una volta che questi, dopo aver confessato tutto agli altri concorrenti, viene licenziato. Ma lo spettatore più smaliziato sa bene che una screwball-comedy che si rispetti non può affatto concludersi senza il bacio dei due scapestrati innamorati, bacio che arriverà sotto una pioggia torrenziale nel bel mezzo del lago.
Un allegro motivetto accompagnerà le diverse battute di caccia del fortunatissimo Roger, che involontariamente ritornerà a casa col bottino più ricco, sconfiggendo anche il vincitore del torneo precedente e un arzillo vecchietto, nonché suo fidato cliente, del tutto determinato a batterlo. Roger cercherà di combattere onestamente, applicando gli stessi consigli da lui dispensati nel suo libro scritto seguendo i racconti altrui, ma alla fine saranno solo eventi fortuiti che lo porteranno alla pesca miracolosa. E a cadere nella rete, sempre suo malgrado, non saranno solo i pesci.
"Lo sport preferito dall'uomo" è una commedia leggera, divertente e spiritosa, a tratti spassosa e coinvolgente. Molto probabilmente non rientra tra le migliori pellicole del grande Hawks, ma sicuramente colpisce per la qualità dei dialoghi, sempre velocissimi e piacevolissimi, ma anche sferzanti e sarcastici che non lasciano il tempo di respirare, ma solo di ridere e passare un po' di tempo in allegria e spensieratezza.
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Recensione a cura di A. Cavisi - aggiornata al 14/05/2009
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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