Recensione memento regia di Christopher Nolan USA 2000
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione memento (2000)

Voto Visitatori:   8,40 / 10 (465 voti)8,40Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film MEMENTO

Immagine tratta dal film MEMENTO

Immagine tratta dal film MEMENTO

Immagine tratta dal film MEMENTO

Immagine tratta dal film MEMENTO

Immagine tratta dal film MEMENTO

Immagine tratta dal film MEMENTO
 

Ci sono film, che una volta usciti, visti e assorbiti, sono destinati a raccogliere valutazioni che valicano la normale soglia del giudizio, arrivando ad occupare zone che per altri sono semplicemente irraggiungibili. E' la zona destinata a ciò che col tempo diventerà un classico, un'opera per antonomasia, un titolo che inevitabilmente, prima o poi, si cita per mettere subito tutti d'accordo.
"Memento", timidamente uscito, a stento pubblicizzato, con addosso l'ombra di film che in apparenza avrebbero dovuto far incetta di spettatori, è da subito assurto a classico. Ha attraversato con noncuranza titoli che, all'apparenza, non avrebbero dovuto lasciargli che le briciole, centrando, di diritto, la tanto agognata Zona Classici, a sua volta gettando un'ombra così vasta da rendere piuttosto arduo l'ignorare questo film.

Non somiglia a nient'altro; non copia nient'altro; trasuda originalità, genialità e stile da tutti pori, rendendolo, di fatto, inimitabile. Non sarebbe pensabile il fare un film "alla memento": o lo si plagia, o lo si cita. Ma la sua unicità è tale da renderlo unico. Certo, rimaniamo sempre all'interno di un film di genere; più precisamente ci troviamo dalle parti del giallo/noir. Ma di un giallo assolutamente atipico.
Già, perché la prima sequenza che vediamo corrisponde alla fine della storia, con tanto di vittima e omicida ben manifesti. Ecco uno dei primi punti di rottura che "Memento" applica alla sua struttura: lo 'svelamento' precoce dell'assassinio ad opera del protagonista, il suo motivo di vendetta, la conclusione finale delle sue gesta. Cosa può rimanere quindi d interessante, si potrebbe obiettare? Non sarebbe la stessa cosa che vedere "I soliti sospetti" già essendo a conoscenza dei suoi fatidici ultimi trenta secondi?
Niente di più lontano dalla verità, perché subito dopo ci si rende conto che il film torna indietro e ci mostra ciò che è avvenuto immediatamente prima. "Memento" è, in effetti, un film la cui struttura è composta da blocchi temporalmente anomali, che scorrono alla rovescia, dalla fine verso l'inizio. E, attenzione, non si tratta di semplici flashback; non sono eventi evocati dalla narrazione di qualche personaggio, ancorata quindi al suo punto di vista, bensì lo stile che l'istanza narrante adotta per mostrarci la sua storia, facendo scorrere l'intreccio a ritroso.

Si aggiunge una complicazione: il protagonista, colui che abbiamo visto commettere un omicidio, è affetto da una strana malattia. Ha perso, in seguito ad un trauma che ha qualcosa a che fare con sua moglie, la cosiddetta "memoria breve", e cioè la capacità di immagazzinare dati avvenuti in seguito al suo trauma. Non ricorda le cose che per circa cinque minuti, poi tutto scompare, come se fosse in continuazione "formattato". Non potendo vivere come una persona normale, affida la sua vita a foto e biglietti. Scrivere è la sua unica modalità per ricordarsi ciò che ha fatto in precedenza. Non solo su carta; anche sul proprio corpo. Ma il corpo è qui utilizzato per fissare l'obiettivo che muove le sue azioni; qualcosa che sa non poter ignorare, una volta vistosi allo specchio. Il motivo per cui dovrà vendicarsi di un qualcosa.

E qui si svela per intero il gioco narrativo messo in atto da "Memento": la struttura stessa del film è metafora della condizione stessa della disfunzione del protagonista. Come per lui, una visione normale delle cose ci è negata. Come per lui, ci dobbiamo attraversare le azioni al rovescio, conoscendo le conseguenze e cercando di capire quali possano essere state le cause scatenanti. Lo spettatore, attraverso la scelta compiuta dall'istanza narrante di rovesciare l'intreccio, ci fa viaggiare su binari paralleli a quelli del protagonista. Risulta a questo punto chiaro il percorso che ci fa fare il film: l'attenzione viene quindi spostata sui motivi che hanno portato a quella conclusione. E' l'inizio che ci interessa, non è il "come andrà a finire?", ma "perché è sucesso questo?".

Chiaramente il film è tutto un susseguirsi di colpi di scena, personaggi ambigui ed elementi fuorvianti, ai quali solo accennare equivarrebbe a delitto. Più che altri gialli, è un film di continua scoperta; descivendolo, non si può che tentare di descrivere la sua struttura. Dire altro sarebbe rovinare le continue sorprese di cui è capace. Il tanto lodare la matrice narrativa invertita, però, non impedisce di riconoscere ad un altro film una struttura simile: trattasi di "Irreversibile", di Gaspar Noè (per altro uscito dopo).
Ma tante sono le differenze; se in "Memento" la narrazione è imprescindibile dalla storia, l'unico modo in cui può essere narrata, in "Irreversibile" è puro esercizio di stile, fine a sé stesso. Nulla aggiunge e nulla toglie al film. E' solo un elemento che, tutt'al più, è volto a creace inquietudine. Dritto o al rovescio, di lato o sottosopra, "Irreversibile" non cambierebbe di una virgola ciò che ha da dire.
"Memento" ne risulterebbe invece talmente stravolto da sfociare in un'altra storia, un altro film. E, in verità, una versione montata cronologicamente esiste pure. E, com'è prevedibile, non funziona. Ciò a dimostrazione che l'impianto dialettico del film non è pura cifra stilistica, ma essenziale all' esistere del film stesso.

Fin'ora si è deciso, nell'analizzare il primo lungometraggio di Christopher Nolan (conosciuto precedentemente per "following", un buon mediometraggio girato in bianco e nero), di porre l'attenzione principalmente nei confronti del suo straordinario e originale impianto narrativo, data l'estrema importanza dell'alta qualità dell'intreccio. E sul versante meramente tecnico, come se la cava Nolan dietro la macchina da presa?
Buone notizie; si districa, attraverso le impervie vie narrative, con agilità e scioltezza, dimostrandosi a suo agio con cinepresa e scelta dell'organizzazione degli elementi sul piano filmico. Non ci troviamo di fronte ad un regista virtuoso; a dir la verità di scene visivamente memorabili, "Memento" non abbonda.
Ci troviamo di fronte ad una regia pulita, di stampo classico, tanto semplice da far da contraltare alla complessità di scrittura, che funziona grazie anche all'eccellente lavoro di recitazione di pressoché tutti gli attori. Non uno che sia sopra le righe, non uno che appaia in qualche modo forzato. Il protagonista sembra realmente intontito, realmente perso intorno ad una realtà che continuamente gli sfugge; i personaggi ambigui sembrano realmente ambigui.
Ma attenzione: la pulizia e semplicità di Nolan non equivale a regia da manuale, non si vuole intendere semplicità cheap, ma semplicità necessaria, che è tutt'un'altra cosa. La regia scorre liscia come l'olio e non affoga in inutili sequenze gratuite. C'è quello che ci deve essere, e tanto basta. Non ci sono virtuosismi, se non concettuali.

Insomma, un'opera del genere non capita di vederla troppo spesso.
"Memento". Il suo sottotitolo è "ricordati di non dimenticare". Guardatelo, amatelo e non vi sarà più possibile dimenticarlo.

Commenta la recensione di MEMENTO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di cash - aggiornata al 09/06/2004

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net