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Quattro studenti di un prestigioso college inglese, due ragazzi e due ragazze, decidono di farsi rinchiudere da un compagno di scuola all'interno di un bunker in disuso dalla seconda guerra mondiale. Lo scopo della reclusione, oltre a quello di evitare una noiosa gita scolastica, è quello di trascorrere tre giorni di puro divertimento all'insegna di sesso, droga e alcool. Il week-end alternativo si trasforma in tragedia nel momento in cui i quattro si accorgono di essere bloccati senza via d'uscita all'interno del nascondiglio.
Il film, che trae spunto dal romanzo di Guy Burt "After the hole", viene presentato dal trailer come ricco di suspense e colpi di scena. "The hole" si rivela in verità un thriller piuttosto leggero, che più che stupire con scene forti, si rende interessante nello svelare pian piano i dettagli di un'originale, anche se improbabile, trama.
La vicenda, che fino all'ultima scena rimane poco chiara, viene narrata principalmente mediante i ricordi dell'unica sopravvissuta alla reclusione, cioè Liz (Thora Birch). La protagonista, che assieme al compagno di studi Martin (Daniel Brocklebank) aveva progettato il piano, viene aiutata da una psicologa per cercare di ricordare cosa in realtà sia successo all'interno del bunker, e come gli altri tre ragazzi siano potuti morire. La versione dei fatti fornita da Liz, è però completamente sballata, a causa forse della repulsione psicologica che la ragazza ha nell'ammettere l'effettiva morte dei compagni. A confondere ulteriormente lo spettatore c'è anche la testimonianza fornita da Martin, che nel mentre viene indagato dalla polizia in quanto responsabile della reclusione dei ragazzi all'interno del "buco".
L'intera trama del film è dunque interamente costruita su un sottile gioco di flashback e bruschi ritorni al presente, i quali si intrecciano fittamente fornendo indistintamente informazioni vere o false, senza che le une si possano distinguere dalle altre. Detto questo, non è che ci sia molto altro da aggiungere. La trama è senza dubbio originale, ma probabilmente avrebbe potuto essere sfruttata meglio. I personaggi, stereotipati all'ennesima potenza, non offrono nulla di nuovo alla causa cinematografica: il tipico bello e impossibile desiderato da tutte le ragazze del college (Mike); la tipica bionda da urlo bramata da tutti gli studenti maschi (Frankie); il tipico innamorato incompreso dall'amata, e per questo frustrato (Martin); la timida e poco appariscente ragazzina, innamorata del più desiderato da tutte (Liz). Come dire, originalità e innovazione prima di tutto!
Gli attori, di loro, non fanno molto per cercare di dare un'immagine un po' meno banale ai loro personaggi: insipidi i due "maschioni" Desmond Harrington e Laurence Fox, inutile la psicologa interpretata da Embeth Davidtz, appena sufficienti lo psicopatico Daniel Brocklebank e la bellissima Keira Knightley. Unica nota di merito va alla bravissima Thora Birch, interprete del ruolo più difficile e forse per questo più calata nella parte rispetto ai colleghi, la quale riesce davvero a confondere lo spettatore grazie al dolce visino e agli occhietti azzurri.
Qualche colpo di scena e una buona Thora Birch fanno valere alla pellicola una stiracchiata sufficienza, ciò non toglie che "The hole" possa essere considerato nulla più che un film da pop-corn la domenica pomeriggio.
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Recensione a cura di Matteo Sonego - aggiornata al 17/05/2006
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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