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Darcy (Jeff Douglas), una ragazzo 28enne carino ma affetto dalla sindrome di Peter Pan, si ritrova a vivere una condizione di forte stress, a causa del suo continuo rifiuto ad accettare il "mondo degli adulti".
Senza un lavoro vero (a tempo perso fa la guida turistica nei bus) e senza una particolare ambizione (se non quella di diventare un grande skater), Darcy si ritrova a dover subire le critiche della ex fidanzata Laurel e a dover sentire gli sghignazzamenti dei suoi ex compagni del liceo (che al contrario di lui hanno un lavoro). Il protagonista, sentendosi sempre di più solo e incompreso, trova conforto e consigli dalla sua mentore Trish (Ellen Page), una tredicenne skater.
Il film di Scott Simpson, pur avendo buone intenzioni ed una realizzazione ottima, a causa della cattiva distribuzione, si ritrova ad essere presentato come il classico prodottino per la tv o per i cestoni degli autogrill. In fondo è anche vero, "Touch & Go" non è certo un film degno di una distribuzione su larga scala o cinematografica, ma ha comunque dei pregi innegabili.
Prima di tutto la location, ovvero Halifax nella Nuova Scozia, cittadina famosa per essere stata anche la location di film come "K-19", "Titanic" e "Hobo with a shotgun" . Nell’atmosfera della città Canadese, le avventure di Darcy si fanno più coinvolgenti e comunque ci fanno respirare un’aria più scanzonata.
Altro elemento ottimo è la regia di Scott Simpson, molto curata e molto "dettagliata", nonostante non fosse richiesto per un prodotto del genere. Ultima nota buona è sicuramente il cast, con un ottimo Jeff Douglas nei panni del protagonista. Molto espressivo e con una recitazione "teatrale", il buon Jeff riesce sicuramente a dar sfoggio del suo talento, mettendosi in luce agli occhi dello spettatore.
Sempre nel cast è doveroso anche menzionare la (bella) e brava Patricia Zentilli, che cerca un po’ di fare il verso a Meg Ryan, ma risulta gradevole per grazia e movenze.
Ultima nota degna di citazione, è la presenza di una giovanissima (e quasi irriconoscibile) Ellen Page, con delle trecce che mostrano, sin dalla più tenera età, la bravura nel cambiare look per esigenze di copione (qualità che verrà presto riconfermata grazie alle pellicole "Mouth to mouth" e "Hard Candy"). Qui la giovane Ellen, pur sentendosi a casa (lei è originari di quei luoghi), tira fuori una interpretazione a tratti malinconica e che, in un primo momento, pare non convinca, anche se per un’attrice nominata per un Academy Award la citazione è d’obbligo.
Per il resto, il film risulta dai contenuti narrativi un po’ troppo poveri, nonostante la durata di 1h e 43 min e il rischio sbadiglio è dietro l’angolo, per riuscire a rendere godibile questa pellicola, è opportuno prestare più attenzione agli elementi positivi citati, altrimenti c’è seriamente il rischio di annoiarsi e di dedicarsi ad "altro".
Altro capitolo a parte, che risulta essere la pecca maggiore di questo "Touch & go", è la distribuzione, con la relativa censura.
In un primo momento, il film doveva essere proiettato entro Dicembre 2001 (essendo stato realizzato in soli 18 giorni nel mese di Novembre), ma poi per motivi a noi sconosciuti, la prima proiezione avvene nel Marzo del 2003 durante il Kingstone Canadian Film Festival.
Nonostante la proiezione avvenuta nel 2003, "Touch & Go" ha dovuto aspettare il Dicembre del 2007 per il rilascio in dvd, e (giusto per capire che la sfiga non vien mai da sola) si è ritrovato ad essere distribuito SOLO in Canada, con un (assurdo) divieto di vendita negli altri stati.
Ultima delle disgrazie fu l’altrettanto assurdo divieto ai minori di 14 anni per qualche semplice parolaccia presente all’interno della pellicola. Tutto ciò ha portato ad un fiasco totale nelle vendite e nella distribuzione, e anche ad una mancata pubblicità che ha trascinato "Touch & Go" in uno spietato dimenticatoio.
Nonostante questo, pur essendo veramente difficile procurarselo, va comunque consigliata la visione, perché questa commedia merita un po’ più di visibilità, nonostante la già citata pochezza narrativa.
Anche solo perché tratta un tema ancora oggi oggetto di critiche, ovvero quello dei cosiddetti "bamboccioni". "Touch & Go" riesce a farci formulare le domande giuste su cosa la società moderna possa offrire ai giovani per lasciare il caldo e confortevole nido famigliare, per affrontare la vita da soli.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 06/03/2013 17.23.00
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