a bras-le-corps (2025) 

Interessante ritratto di una giovane ragazza, nella Svizzera all'epoca della seconda guerra mondiale, nel suo percorso di emancipazione nei confronti di una comunità ancorata a rigide regole di patriarcato. Inizialmente è un modello di virtù con tanto di premio per tale qualità, molto intelligente ed ambiziosa, ma che viene stuprata e messa incinta da un ricco forestiero che non vuole riconoscere il nascituro, chiede aiuto alla madre da lei stessa definita una poco di buono ed allontanata dalla comunità di appartenenza, lasciando proprio la protagonista, la figlia più grande ad occuparsi delle sorelle più piccole. Le figure maschili con cui si interfaccia sono le varie sfumature di un mondo maschile chiuso e castrante alle donne. Fa eccezione il pastore, verso il quale prova una profonda amicizia e che capisce il tormento della ragazza. Lui stesso sarà colto da una crisi di fede quando durante un'accorata omelia denuncerà, con tanto di scandalo, i traffici tra i paesani con il confinante esercito tedesco al quale restituiscono i rifugiati ebrei. Bella interpretazione della giovane Lila Gueneau, per un film classico nel suo incedere e una bella storia da vedere.