Ambientato nel 26° secolo, il film segue la storia di Alita (Rosa Salazar), un cyborg che viene scoperto in un deposito di rottami dal dottor Daisuke Ido (Christoph Waltz). Senza alcun ricordo della sua vita precedente, fatta eccezione per l'incredibile addestramento nelle arti marziali memorizzato dal suo corpo, Alita diventa una spietata cacciatrice di taglie, sulle tracce dei peggiori criminali del mondo.
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Mi ha abbastanza sorpreso, in positivo d'intende, questo fantasy di Rodriguez, uno che con i film per ragazzi e con l'action in generale ha sempre avuto un bel feeling. Il fatto poi che produca Cameron lo porta su territori sicuri e anche se il tema di fondo sul dialogo uomo - macchina alla ricerca d'identità è un pò abusato la progressione degli eventi e la componente spettacolare dell'impianto scenico basta e avanza per rendere la pellicola molto godibile. E, cosa non secondaria, il grande sfoggio di effetti speciali non è mai invadente, anzi è coerente con quanto raccontato. Molto espressiva Rosa Salazar nelle vesti di un cyborg con occhioni grandi, sempre un piacere rivedere la Connelly anche in una piccola parte. Di contro, uno sprecatissimo Christoph Waltz ha purtroppo a che fare con un ruolo sbiadito che non gli rende giustizia.