alps regia di Yorgos Lanthimos Grecia 2011
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

alps (2011)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film ALPS

Titolo Originale: ALPEIS

RegiaYorgos Lanthimos

InterpretiAggeliki Papoulia, Ariane Labed, Aris Servetalis, Johnny Vekris

Durata: h 1.33
NazionalitàGrecia 2011
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2020

•  Altri film di Yorgos Lanthimos

Trama del film Alps

Alps è il nome di un gruppo di quattro persone (un'infermiera, un paramedico, una ginnasta e il suo allenatore) che offrono, dietro pagamento di un’elevata cifra, un supporto particolare alle famiglie che hanno perso i propri cari. In un clima di annullamento totale delle loro personalità, gli Alps rimpiazzano i defunti nelle attività quotidiane, ne ripetono gesti e abitudini e ne rinsaldano i legami con chi li circonda, in modo da non far pesare la loro assenza. Tuttavia essere parte del gruppo comporta il rispetto di rigide regole da seguire e un prezzo molto alto da pagare: se ne accorgerà l'infermiera, per la quale ritornare alla propria vita non sarà un’operazione semplice.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   6,97 / 10 (15 voti)6,97Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Alps, 15 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Goldust  @  17/02/2023 10:59:13
   6½ / 10
Pellicola sicuramente affascinante di un cineasta che non vuole smettere di disturbare e stupire. Lo stile scarno e quasi asettico contribuisce a potenziare il messaggio del regista rivolto alla gestione del dolore ed alla perdita degli affetti più cari: resta non sempre semplice da seguire e di un rigore concettuale per gli standard cinematografici odierni a tratti insostenibile.

Evarg Nori  @  05/03/2022 12:16:53
   7 / 10
Sempre co-sceneggiatore,il regista espone un altro ritratto di un'umanità fredda e disumana,dove rapporti e sentimenti sono ridotti a meri surrogati.L'idea è insolita e affascinante,anche se come nei precedenti film del regista lo stile alla Haneke(ma con una regia meno rigida rispetto a "Dogtooth")e la narrazione criptica non sono nuovi.Ma è indubbia la capacità di trattare temi scabrosi non convenzionalmente e di evitare scivoloni grotteschi nei momenti più a rischio(i dialoghi in inglese tra l'infermiera e il "marito",il tradimento orchestrato per la vecchia cieca).E col progredire degli eventi nello spettatore si insinua sempre più il dubbio su cosa sia reale e cosa simulato,come nell'ultima sequenza che riporta il film all'inizio ma da una diversa prospettiva.Presentato alla 68esima Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia,è uscito nelle sale italiane nel 2016 e in dvd nel 2020.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  07/11/2019 14:32:56
   7 / 10
Lanthimos ha una caratteristica inconfondibile, sa essere sopra le righe con stile. Non per tutti, ma molto interessante.

Oskarsson88  @  14/10/2019 10:56:35
   7 / 10
Film originale e inquietante che gioca molto su uno stile registico alienante con inquadrature tecnicamente e volutamente sbagliate nella composizione specie nei profili dei personaggi. L'ho trovato un po' lento e faticoso ma ammiro l'ideologia e la distopia che contraddistinguono sia questo film che il regista in generale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  24/02/2019 17:12:15
   7 / 10
Film molto difficile di Lathamos . c'e' una specie di contrappasso tra i personaggi , quello che per una ragazza è una genesi per l'altra è un recesso , il tutto in un gioco di ruoli dove far saltar le regole è un attimo ed è facile lasciarsi andare all'emotività .
Idea originale e ben strutturata , regia di polso che non lascia mai calare la tensione . Molto buono ,anche se so che simile a un film dello stesso regista di qualche anno prima . non avendolo visto resto un filo basso col voto.

TheLegend  @  07/04/2018 22:12:34
   7 / 10
Questo regista non è sicuramente per tutti.
Film glaciale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  11/01/2018 09:49:16
   7 / 10
Vivere in panni altrui e nello specifico di persone defunte, sostituite dal quartetto "Alpi" (una ginnasta e il suo allenatore, un'infermiera e un paramedico) il tutto per dare conforto a parenti ed amici, far pesare meno l'assenza ed elaborare il lutto. Non è una società benefica, bensì a scopo di lucro, dove l'impersonificazione non richiede alcuna somiglianza: è sufficiente indossare abiti del morto, ricalcarne passioni, tic, o recitare dialoghi di cui fu protagonista. Sono previste pene molto severe nel caso in cui si crei un coinvolgimento emotivo o si commettano errori durante la recita del copione.
Chi conosce Lanthimos non avrà difficoltà a individuarne lo stile respingente, teatro dell'assurdo permeato da colori smorti e immortalato da un lavoro registico ricercato, in cui per sentirsi vivi occorre diventare surrogati, sostituirsi a qualcuno per raggiungere un'identità appagante: non a caso la giovane tennista (emblema di vita in divenire e di futuro apparentemente roseo) viene ambita da entrambe le ragazze della banda nonostante non sia ancora trapassata, fino a diventare vero e proprio assillo deleterio.
L'annullamento del proprio io e la maschera indossata senza giustificazioni prendono forma in una visione distopica di supporto sociale, in cui i riferimenti alla cultura pop, con relativo impoverimento spirituale e intellettuale, indicano con fermezza il pensiero dell'autore riguardo l'ossessionante ricerca di una felicità indottrinata, ostentata da molti ma raggiunta davvero da pochi.
Interessante e grottesco "Alps" è film ostico, con personaggi impossibili da comprendere fino in fondo, impoveriti da descrizioni sommarie in cui l'ermetismo del regista greco rende distaccata la visione d'insieme, di fatto inaridita delle naturali emozioni che temi come morte e lutto dovrebbero scatenare.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  20/09/2017 13:16:17
   7 / 10
Yorgos Lanthimos non ha paura di colpire attraverso storie morbose, strane ma affascinanti.
In Alps fa lo stesso ma ammetto di aver avuto qualche difficoltà a seguirlo proprio per una cattiva interpretazione degli attori i quali non hanno mai saputo ben bilanciare la loro performance all'interno di un film tanto difficile.

Manca una vera introspezione psicologica e se non sostenuto da prove attoriali all'altezza il film risulta un pò monco.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/07/2016 21:42:38
   7½ / 10
Lanthimos ripropone ancora un mondo pervaso di silenziosa violenza e popolato da soggetti spersonalizzati, qui con una protagonista alla ricerca spasmodica di un'identità da interpretare. Film sulla vita e sul cinema stesso. Lento e complesso, visione non semplice. Bello.

marcogiannelli  @  16/07/2016 16:18:19
   7½ / 10
Lanthimos riesce ancora una volta a stuprarmi l'anima con un altro film devastante, grottesco come gli altri suoi che ho apprezzato tanto
per il resto vi lascio leggere la recensione di Giuseppe, quella sotto la mia, che ha saputo spiegare con parole certamente migliori quello che penso

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  28/03/2014 01:02:37
   8 / 10
Va bene, non faccio diventare la Trilogia Greca del Padre (Miss Violence, Dogtooth, Attenberg) una
quadrilogia, o.k, ma che Alpis sia un'altra meraviglia del portentoso cinema ellenico questo è fuor di dubbio.
Più che altro nello specifico è talmente evidente che questo sia un film di Lanthimos (regista di Dogtooth) da gridare quasi al miracolo per aver trovato nel cinema moderno un regista capace di scrivere e realizzare film talmente nuovi, talmente pieni di significati, talmente disturbanti da renderlo con solo due pellicole uno dei più grandi autori moderni.
Un pò ho capito cosa mi affascina di Lanthimos. E' il suo tratto saramaghiano, quello di costruire vicende al limite dell'assurdo (o che lo oltrepassano) vendendocele per dati di fatto, verosimili, accettabili.
Ma quello che è davvero portentoso in questo cinema (tutto questo greco) è la capacità di emozionarti senza toccarti il cuore. C'è uno stranissimo sentimento puramente intellettivo, un disturbo che ti colpisce alla testa molto prima che allo stomaco. La freddezza con la quale i fatti vengono narrati, questa incredibile glacialità sono qualcosa di portentoso. E Lanthimnos in più riesce a creare dei soggetti del tutto nuovi, geniali.
Qua si parla di una "società" di sole 4 persone che dietro compenso "interpreta" il ruolo di persone morte, per far vivere alla famiglia più gradualmente e senza stacchi netti l'elaborazione del lutto. Il ruolo dell'"attore" è predominante. Molte volte vi si fa riferimento, si chiede ai morenti chi sia l'attore preferito, in una scena la vecchia cieca di tutte le notizie della rivista vuole che le sia letta l'intervista a Wynona Ryder, gli "impersonificatori" (i 4) fanno delle prove prima di recitare le parti o giocano al gioco del "chi sono"?. Il ruolo dell'attore quindi, di colui che interpreta una parte, della finzione, è predominante. E il bravo attore può interpretare chiunque, anche il ruolo di una ragazza 16enne a 30 anni e passa. Lo stesso nome che i 4 si danno, Alpi. sta a significare che qualsiasi montagna delle Alpi può sostituire un'altra montagna ma non viceversa. Ed anche questo è affascinante perchè tale cosa non è assolutamente vera, ma Monte Bianco sembra avere una visione limitata e limitante del mondo, un pò come i protagonisti di Dogtooth.
Ancora una volta il sesso è mostrato in maniera disturbante e disturbata, ancora una volta il ballo (incredibile anche qui l'importanza che gli si dà) è al centro delle scene più grottesche, ancora una volta c'è un'aria torbida, malata ma di un fascino incredibile.
E sono geniali alcuno passaggi di sceneggiatura, come lei che si "compra" una parte all'insaputa di loro, come la ragazza ginnasta talmente plagiata da tentare il suicidio non tanto per l'orrenda vita che fa ma per aver fatto male il suo lavoro (e la metafora della ginnastica è perfetta dato che forse è lo sport con più disciplina e crudeltà nell'apprendimento). Anche per questo come per i film della Trilogia potremmo parlare di Quadrilogia dell'Educazione...
C'era di tutto per fare un film che colpisse anche le corde emotive dello spettatore. L'elaborazione del lutto, il tentativo di colmare un vuoto, il non voler guardare in faccia la realtà, il tema della perdita e del dolore, c'erano tutti gli elementi per emozionare. E invece no, tutto è trattato in un modo freddo, grottesco, una specie di teatro dell'assurdo. Ad esempio la prova di litigata tra il venditore di lampade e sua "moglie" e la successiva immediata rappresentazione mettono i brividi. E' un cinema a tesi, che vuol dimostrare qualcosa, forse un cinema colto e superbo, ma di una bellezza a mio vedere unica.
Gli ultimi 10 minuti, apparentemente ostici, secondo me sfiorano la perfezione.
Monte Rosa non fa più parte della società (in una scena che per violenza e glacialità ricorda come non mai quella di Niente da nascondere di Haneke).
Ha solo due altre possibilità.
La prima è continuare la recita della giovane tennista, quella che aveva intrapreso da sola. Ma la società nel frattempo l'ha saputo e sostituita con la ginnasta (ah, a proposito, fantastiche le due attrici, che altro non sono poi che la protagonista di Attenberg e la sorella maggiore di Dogtooth).
Ormai le resta solo casa sua, quella vera (vera? qualche dubbio ce l'ho). E in un disperato e paradossale tentativo tenta davanti suo padre di interpretare sua madre defunta. Monte Rosa non può vivere la sua vita vera, ha bisogno di essere qualcun altro.
Un altro film su cui si potrebbe scrivere un libro.

Ciaby  @  23/04/2013 21:49:06
   9 / 10
Dopo il capolavoro "Dogtooth", un altro film straordinario di Lanthimos. Anche se la trovata degli attori che rimpiazzano i morti non è nuova (Sion Sono ci aveva già pensato) è un'opera forte, dolorosa, asettica, ancora in grado di colpire. Bellissimo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/12/2012 18:37:15
   5 / 10
Meno originale di quanto pensassi perchè avendo visto Kinetta anche Alpis ne ripropone, sia pure in chiave leggermente diversa, molte delle sue tematiche. Il gioco metacinematografico è meno evidente ed è sempre presente quel meccanismo di sostituzione della propria (evanescente) identità con un altra defunta, facendola rivivere in maniera meccanica e artificiosa. C'è qualche variante in più: il percorso parallelamente inverso della ginnasta e dell'infermiera, in crisi con le rispettive controparti maschili (l'allenatore e il padre), ma aldilà dell'effetto straniante che provocano le pellicole del regista greco, qui prevale l'effetto irritante di una cosa già proposta.

Jumpy  @  22/09/2011 16:50:24
   7½ / 10
Un film ermetico e difficile, si presta a più chiavi di lettura, molto viene lasciato all'intuizione dello spettatore.
Va seguito con una certa attenzione, il che non è sempre facile, dati alcuni passaggi abbastanza pesanti.
Il tutto è condotto con un tatto ed una sensibilità magistrali, credo questa sia la forza del film.
Nonostante a Venezia si sia beccato qualche fischio, a me è piaciuto e mi ha fatto piacere che abbia vinto il premio Osella per la sceneggiatura ;)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/09/2011 23:53:00
   4½ / 10
Lo spunto era davvero molto interessante, ma il risultato finisce per essere più pretenzioso che invitante. Forse non era la serata giusta, ma non ho fatto altro che rimpiangere il compianto kieslowsky. La regia, antitetica alle convenzioni e vagamente metafisica, non riesce a tramutare il risultato in qualcosa di meno velleitario

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/09/2011 23.03.43
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net