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Non mi viene in mente nient'altro con cui descrivere angel's egg.
Capolavoro? Probabile. Vallo a sapere. Secondo Oshii, nemmeno lui sa di cosa parla questo film. Simbolismi a go-go, metafore e analogie; dialoghi? Pochissimi, criptici come tutto il resto, fondamentali. Atmosfera desolata e cupa, tetra, ansiogena ma al tempo stesso pacifica; silenzio, pericolo e quiete. Il commento musicale potrebbe diventare un album di doom sinfonico. (by Yoshihiro Kanno). Amano è sempre il solito.
Insomma, se non avete ancora capito non so che pesci prendere, e il film riguarda proprio questo. I pesci intendo.
Si Lynch, è tutto molto surreale. Con Mullholland drive e co. non si ha la sensazione che ti lascia questo film. Sarebbe molto più vicino ad Eraserhead, se non fosse che quello è nichilista. Aspettate, forse questo pure ... ma non siamo presi di mira da feti cadenti, forse siamo abbandonati?
Se volete proprio provare a capire questo capolavoro, posso provare ad elencarvi ciò che contiene, perlomeno quel poco di comprensibile: non esprimerò pareri, non proverò a spiegarvi come sono riuscito ad interpretare quel poco.
Una bambina, spettralmente pallida, cammina sola su di un mondo desolato, umano e selvaggio, portando con se boccioni d'acqua e un uovo. Un ragazzo, con una sorta di oggetto a forma di croce sulle spalle, discende a bordo di un'enorme sfera con un grande occhio, composta da statue. I due si incontrano nella città fantasma, dove sono gli unici a muoversi se si eccettuano degli strani uomini/fanstasmi/statue intenti a cacciare ombre di pesci giganti. Le domande dei protagonisti sono le nostre: chi sono, cosa contiene l'uovo. Non hanno risposta. Il ragazzo racconta le vicende di Noè. Quando cala la notte l'uomo, che aveva giurato di non toccare l'uovo, lo rompe con lo strano oggetto mentre la bambina dorme. Al risveglio, piange disperata e corre a cercarlo. Dopo averlo scorto, cade in acqua da uno strapiombo. Sembra ragazza e il suo respiro sale in superficie come innumerevoli uova. Altre uova sono il frutto di strane piante. Il ragazzo in riva al mare risale sulla sfera. Una statua sembra la ragazza col suo uovo. Comincia una carrellata in allontanamento, la spiaggia si rimpicciolisce sempre più, si vede la città dall'alto e la terra sui cui tutto s'è svolto sembra poggiare sullo scafo di un'enorme arca. probabilmente quella di Noè.
Beh, che fosse un capolavoro ve l'avevo accennato. vedendolo capirete di più, continuando probabilmente a capirci poco. Sta di fatto che certi disegni sono dei capolavori, le musiche pure, la regia anche. Il finale, con la caduta in acqua e l'ultima carrellata, è grandioso; si toccano i punti più alti della cinematografia.
Tra l'altro, la scelta della strategia informativa è assurdamente geniale. Focalizzazione e polarizzazione. Nessuno sa nulla, il narratore è praticamente inesistente, noi sappiamo forse quanto i personaggi (niente?), forse meno (non si capisce mai se non sappiano veramente chi siano, o non lo vogliano rivelare ... com'è più probabile), però di più. Per il motivo più geniale, che trasmette una quantità ancora maggiore di ansia e claustrofobia di quella provocata dalla semplice pellicola. Noi sappiamo cosa contiene l'uovo. Si tratta del titolo stesso, "Tenshi no tamago", "Angel's egg".
Quindi quando il ragazzo sta per romperlo ... soprattutto se il ragazzo dovrebbe veramente simboleggiare Gesù cristo.
Insomma, da vedere assolutamente, magari preparandosi prima a doversi sorbire un film con giusto 2 minuti di dialoghi, totalmente criptico e colmo di simbologia cristiana.