hong kong express regia di Wong Kar-Wai Hong Kong 1994
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hong kong express (1994)

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locandina del film HONG KONG EXPRESS

Titolo Originale: CHONG QING SEN LIN

RegiaWong Kar-Wai

InterpretiBrigitte Lin, Tony Leung Chiu Wai, Faye Wong, Takeshi Kaneshiro, Valerie Chow

Durata: h 1.37
NazionalitàHong Kong 1994
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 1994

•  Altri film di Wong Kar-Wai

Trama del film Hong kong express

Film in due episodi, con due poliziotti protagonisti. Nel primo troviamo '223', che ha appena rotto con la sua ragazza e ogni giorno, per un mese, acquista un barattolo di ananas che scade il primo maggio: alla fine del mese, la donna dovrà tornare o altrimenti il loro amore sarà scaduto per sempre. Protagonista del secondo segmento è '663', anch'egli reduce da una rottura con la sua fidanzata, una hostess di volo; il giovane, che usa parlare con gli oggetti della sua casa, incontra all'improvviso una curiosa ragazza, che lavora come cassiera in una tavola calda.

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Voto Visitatori:   7,99 / 10 (40 voti)7,99Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Hong kong express, 40 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DankoCardi  @  26/05/2024 19:49:23
   8½ / 10
Tra le cose belle degli anni '90 c'è stato lo sdoganamento da noi delle produzioni asiatiche che ci hanno portato delle chicche come le opere del maestro Wong Kar Wai. In una metropoli frenetica ed intasata di persone, di vite, assistiamo a storie che si intrecciano in un miscuglio di sentimento, solitudine, dramma, comicità. Personaggi come tanti, tra di loro diversissimi ma allo stesso tempo simili, di cui a mala pena ci viene detto il nome o mostrato l'intero volto...ma non sono particolari fondamentali nell'esistenza...che si incontrano e si innamorano senza mai amarsi, ognuno con le proprie debolezze ed i propri problemi ma che tutti, a modo loro, esprimono una poesia urbana, fatta di cemento, di appartamenti stretti, di negozi minuscoli chiusi in spazi claustrofobici che paiono stritolare i sentimenti e l'umanità. Inevitabilmente ci sono riferimenti a criminalità e violenza, elementi purtroppo inevitabili nelle città enormi e cosmopolite. Le bizzarrie e le manie dei protagonisti sembrano l'unico modo per continuare a sognare e salvarsi da una realtà altrimenti spersonalizzante. Ad essere onesti non è facile da seguire ma alla fine si ha l'impressione, più che ad un film, di aver assistito ad una vera e propria opera d'arte. Una di quelle pellicole che almeno una volta nella vita è obbligatorio vedere.

Boromir  @  27/10/2023 17:02:31
   10 / 10
Due storie d'amore raccontate con estrema raffinatezza da Wong Kar-wai, due poliziotti che non si arrendono alla scadenza dei sentimenti, una donna sfuggente che indossa un impermeabile e una parrucca bionda, una ragazza che lavora al bancone di un chiosco e sogna la California. Sullo sfondo la sempre bellissima e multietnica Hong Kong, le ansie dell'imminente handover, l'impalbabilità degli abbandoni e l'incrollabile voglia di vivere: malgrado tutto e sulle note dei The Mamas & The Papas. A supporto delle immagini il miglior Christopher Doyle di sempre, suggestivo nell'imprimere il cielo quasi sempre nottuno della megalopoli, i neon multicolore, le microespressioni involontarie che rivelano ossessioni e storie dolorose, divertite e struggenti. Un cinema che celebra la frenesia dell'introversione.

Oskarsson88  @  10/01/2023 11:56:38
   6½ / 10
Commedia romantica e poetica, divisa sostanzialmente in due storie vagamente intrecciate. Indubbiamente di ottima fattura, allo stesso tempo non mi ha coinvolta a pieno. Particolare...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  03/07/2022 15:23:19
   6½ / 10
Prima parte un po' frettolosa e trascurabile, seconda più interessante. Resta un prodotto all'apparenza incompleto.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  31/12/2020 17:05:19
   8 / 10
Film nato durente le pause di lavorazione di "Ashes of Time"; Wong Kar-Wai, forse inconsapevolmente (come solo i grandi artisti possono fare) firma una pellicola notevolissima, di grande poeticità e impatto visivo.

Matteoxr6  @  26/02/2017 22:27:45
   6 / 10
Il talento registico non si discute, è veramente bravo e ha un stile che ti fa rimanere impresse le sue opere a prescindere dalla misura in cui ti siano piaciute (e questa, nel mio caso, non fa eccezione). Il primo episodio lo trovo troppo fiacco, mentre il secondo è certamente più interessante, particolare, anche se non eccezionale nel suo complesso. Il voto è una media tra questi contrasti che ho provato durante la visione.

Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  26/01/2015 11:30:23
   9 / 10
Nouvelle Vague orientale? Wong Kar Wai in questo film, con i dovuti distinguo di tempo, luogo e stile, mi ha ricordato il primo Truffaut, quello che raccontava brevi storie d'amore senza futuro, tristi ma mai tragiche, fugaci incontri pieni di promesse deluse. Giovani sognatori e romantici destinati a non conquistare mai l'oggetto dei loro sogni o a perderlo inevitabilmente. Leggero e poetico, bellissimo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  02/01/2014 12:22:00
   8½ / 10
Raramente ho visto un film di tale eleganza!
Kar-Wai sa catturare anche gli occhi, oltre che il cuore.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  24/08/2013 19:48:00
   7½ / 10
Ho sempre apprezzato il vecchio Wong, un autentico maestro dei sentimenti e del linguaggio del cinema.
Se dovessi dire di quale parte io sia affascinato in una città, ammetterei (non senza un certo imbarazzo passatista) la "città vecchia". Non amo particolarmente il cinema postmoderno, anche quando realizzato da autori eccezionali come questo.
Il primo episodio mi è parso sottotono, anche se l'incontro tra la killer e il poliziotto è meravigliosa, e ancor di più lo è tutta la fase con cui si presenta il personaggio di lei. Noiosissimi questi due poliziotti, nella loro normalità. Splendide queste ragazze, nella loro normalità. L'uomo è osservato nei connotati tipici della normalità postmoderna. Ossessività, chiusura, insicurezza, fantasmagorie varie. Le donne sembrano un po' più forti, anche se non si sottraggono alla voracità della velocità, una velocità esistenziale, moderna, che taglia tutto, separa, unisce casualmente. Il cinema sembra l'unico mezzo per capirci qualcosa. Questo perché il cinema seleziona, dirige, e soprattutto rallenta.

vittorioM90  @  06/07/2013 10:03:46
   9 / 10
HONG KONG EXPRESS (1994)...Ma quanto è meraviglioso questo film! Mi è entrato nel cuore e difficilmente ne uscirà, sicuramente nella mia top ten. Un film fatto di sentimento, sentimento puro ( e Wong Kar Wai nel tradurre i sentimenti in immagini è un maestro). Un film basato su sguardi, silenzi e pochissime frasi che lasciano il segno. Dominano la malinconia, i sogni, l'amore, LA POESIA!... Talvolta i personaggi si comportano in modo apparentemente assurdo... come il personaggio femminile interpretato dalla fantastica Faye Wong. Si innamora di un poliziotto, e si intrufola in casa sua di nascosto mentre lui non c'è, gli cambia l'acqua ai pesci, gli compra dei pupazzi nuovi, gli infila i suoi cd preferiti nel lettore e lui, così assorto nella sua solitudine (al punto di trovarsi a parlare con gli oggetti che affollano il suo piccolo appartamento), così perso nel ricordo della fidanzata con cui ha appena rotto, non si accorge di niente... E poi California Dreamin' suonata a tutto volume, ripetuta continuamente per tutto il film. La California, simbolo del sognare, quasi infantile di Faye, che vuole soltanto andare via da Hong Kong, in cerca di qualcosa che non sa nemmeno lei... Il tutto con la regia di Wong Kar Wai, meravigliosa, attenta ad ogni minimo dettaglio... I personaggi che si muovono a velocità normale, e tutta la città, tutta la folla che gli sta attorno, che invece va al triplo della velocità, a render ancora più evidente il senso di smarrimento dei protagonista, l'alienazione del singolo nella metropoli contemporanea. Per me è un piccolo, grande gioiello cinematografico, davvero imperdibile! Voto 9, soltanto perché il primo episodio non mi ha convinto al 100%, per il resto straordinario.

Invia una mail all'autore del commento Bathory  @  17/04/2013 19:40:48
   5 / 10
Acerbo film di Wong Kar-Wai.

Se il primo episodio vede un protagonista sofferente per amore come farebbe una dodicenne appena lasciata dal fidanzatino (penosa e infantile la scelta dei barattoli di ananas), il secondo episodio (se possibile anche peggiore del primo) è una storia di una superficialità e banalità unica, con quella ironia di sottofondo che cozza completamente con l'atmosfera generale (e ambientale) del film.

Wong Kar-Wai vorrebbe parlarci di solitudine, di malinconia, di occasioni mancate...ma è l'intero film ad essere un'occasione mancata. Ad ogni modo il regista cinese saprà rifarsi in futuro.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  07/02/2013 17:12:24
   9 / 10
Sincero e vitale ritratto di una generazione. Il caos di Hong Kong opprime i suoi protagonisti, due coppie trattenute nei sentimenti. Un viaggio nella solitudine, nel rimpianto e nella fuga.

Un uso intelligente di una colonna sonora continua, una regia che aggira la banalità del videoclip con uno stile vivace - sopra la righe - dove ogni inquadratura ha un senso. A tratti struggente, mai banale, e con una forza di racconto che mai sacrifica la poesia di molte scene.

Tra i migliori film degli anni 90.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  24/01/2013 22:16:49
   7½ / 10
Irrequieto, acerbo e logorroico, un film che sembra girato in stato d' ebbrezza. Mi ha lasciato un senso di felice instabilità. Il messaggio è assolutamente banale: la vita è come un aeroporto. Chiacchiere, fuggevoli contatti, brividi lungo la schiena, invaghimenti improvvisi, attese, ovvi arrivi e altrettanto ovvie partenze, innumerevoli addii. Il bello è che Kar-Wai constata tutto ciò senza cipiglio, senza avvilimento, ma con allegra accettazione. Io me ne sono sentita coinvolta, perché trovo non esista qualcosa di meno romantico e più straordinario del fatto che nulla dura, fuori dalla memoria.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  01/01/2013 20:55:51
   7½ / 10
Buon film! Lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/08/2012 15:15:06
   7½ / 10
In Hong Kong Express si intuisce appieno la personalità del regista, non tanto per il tipo di storie che racconta ma per come le mette in scena e per la capacità di coinvolgerti emotivamente senza facili compromessi pieni di banalità o sentimentalismi. La regia di Wong Kar Wai segue i protagonisti nel pieno caos di Hong Kong, nei vicoli stretti, negli appartamenti angusti, nei mercati, ma possiede quella capacità innata di riuscire ad isolare il singolo elemento dal contesto e raccontarcelo con estrema semplicità. Storie di amori finiti, di amori mai iniziati, di essere terribilmente soli in mezzo ad una megalopoli di persone. Non c'è altro da dire, un bel film.

_Hollow_  @  18/04/2012 02:53:43
   10 / 10
Sono soggetto a voti tremendamente alti ultimamente, scusate il linguaggio ma non capisco se mi sto rin********ndo o se sto vedendo film stupendi tutt'a un tratto ...
L'inizio è un po' così ... non si capisce bene cosa vorrebbe essere e a cosa vorrebbe portare ... però dopo un po' ti rendi conto di star vedendo un film insolitamente bello per esser girato tutto con camera a spalla; e nonostante i momenti da mal di mare di blurred vision si apprezzano in successione: regia, attori, musiche, atmosfera noir.
La seconda parte del film è semplicemente magnifica e ho l'impressione che Ferro3 gli debba esser abbastanza riconoscente, nonostante le tante differenze ...
In ogni caso riesce ad essere un'ottima commedia, un'ottimo melodramma, un ottimo noir, un'ottimo comico

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e in generale un'ottima "sorpresa" (per come prodotto, temporalmente sono io in ritardo di 18 anni ... fortuna che non ha data di scadenza come l'ananas ...)
Faye Wong poi è bellissima ed il suo personaggio è magnifico ...

Febrisio  @  02/01/2011 10:52:41
   8 / 10
Hon Kong Express sfoggia con semplicità sentimenti ancora genuini. Le parole spesso ben calibrate, poetiche, lasciano un senso di commozione, ma allo stesso tempo di speranza. La musica insieme ai curiosi ed ingenui protagonisti, pregni della loro vita, accompagnati dalla solitudine, riuscendo ad esprimere se stessi, fan crescere nello spettatore una sensazione di poter seguire i propri pensieri.
Il film di Wong Kar-Wai con la sua fotografia urbana sporca non è un film per tutti, ma lo consiglierei a tutti; magari non vi dirà nulla, ma se avrete fortuna ne troverete un film che come pochi sanno comunicare emozioni.

OceanOfNoise  @  23/12/2010 19:23:13
   9 / 10
Un Wong Kar Wai più intimo che riesce a trasmettere calore grazie alla potenza emotiva dei suoi personaggi. Un film privo del freddo fascino dei suoi lavori più recenti, ma sicuramente più bello.

paride_86  @  12/10/2010 01:51:31
   6½ / 10
Quello di "Hong Kong Express" è un Kar Wai in potenza, che mostra già le sue doti di regista talentuoso e originale senza però convogliarle in un risultato eccezionale.
Si possono già notare, comunque, tutti i temi e i modi che l'autore svilupperà più avanti nel suo percorso registico.

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  24/01/2010 16:47:40
   7½ / 10
Bel film di Wong Kar-Wai, il primo se non erro, divertente e amaro, una riflessione sulla solitudine e il bisogno di avere qualcuno, sviluppata con maestria. Surrealismo e ironia fanno di questo film un vero gioiellino, come a dimostrare l'abilità del regista e i bellissimo film che poi farà.

sweetyy  @  30/09/2009 18:01:04
   8 / 10
Il primo film di Wong Kar-Wai che mi è davvero piaciuto... Malinconico, romantico e poetico. Ho preferito la seconda storia tra le due, caratterizzata anche da una buona colonna sonora.

TheLegend  @  10/09/2009 22:44:35
   5½ / 10
Prima storia estremamente noiosa;grazie alla seconda e alla colonna sonora arriva quasi alla sufficienza.
Non ci vedo minimamente un capolavoro....

VikCrow  @  06/03/2009 01:44:13
   10 / 10
Il delizioso capolavoro di Wong Kar-wai.

Ciaby  @  24/12/2008 12:13:23
   10 / 10
lupin 3  @  02/05/2008 17:45:28
   4 / 10
Apprezzato solo in parte.
E' propio vero i gusti son gusti...

Tom24  @  12/04/2008 18:23:07
   8½ / 10
Wong Kar-Wai si inventa un nuovo modo di far cinema.
imprescindibile.

Cliff72  @  28/03/2008 11:22:32
   9 / 10
Terzo film che vedo di Wong Kar-Wai e terza serata di grande cinema gustata!
Film romantico, poetico, girato ed interpretato magistralmente!
Entrambi gli episodi partono da una storia finita per mostrare i cuori dei due distinti protagonisti, il loro dolore, le loro speranze, la loro solitudine, il loro bisogno di amare che non viene corrisposto...tuttavia il finale delle due storie sarà diverso....(non posso aggiungere altro ovviamente).
Dopo aver visto "2046" e "In the mood for love", aggiungo quest'altra perla alla mia videoteca...un film stilisticamente inferiore alle suddette opere ma molto genuino e che è riuscito lo stesso a trasmettermi tanto.
Ringrazio Film Scoop ed i suoi utenti per avermi fatto scoprire questo grande regista!

ZiggyStardust  @  12/03/2008 14:04:57
   8 / 10
Uno dei film che amo di più. Poesia e malinconia si sposano magistralmente con l'atmosfera urbana che fa da sfondo a entrambe le storie; aspetti come amore, tristezza, disperazione, illusione, ossessione vengono rappresentati in modo assolutamente unico e patinato. L'estetica del videoclip, mai così pertinente, dà ritmo e musicalità alla narrazione portando un alto livello di coinvolgimento emotivo. Bellissimo film, probabilmente il più bello di Wong.

Invia una mail all'autore del commento yasujiro  @  07/01/2008 21:33:38
   10 / 10
Capolavoro di Wong Kar Wai.. Due storie romantiche, divertenti, appassionanti... Wong Kar Wai in splendida forma sforna un film incredibile.. Tony Leung doppiato da Mario Cordova^^ è perfetto, Faye Wong oltre che firmare la colonna sonora recita in modo eccelso.. l'episodio che preferisco è il secondo (di poco, ma lo preferisco^^).

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  12/04/2007 18:56:39
   8½ / 10
Wong Kar-Wai sembra un cantastorie errante; sembra che giri per Hong Kong con una telecamera e osservi gli individui che la popolano; quando trova una storia che vale la pena d’esser raccontata, lo fa, ponendo l’accento sull’anima dei suoi personaggi; li trasporta, infatti, in una dimensione meno realistica, più sfumata, esagerata, a volte irrazionale.. la dimensione dell’anima, appunto.
La sua bravura nel dipingere, attraverso il suo strumento, emozioni e sentimenti è sconcertante.

HKE, così come Angeli Perduti, è un film al tempo stesso distante e vicinissimo a “In the mood for Love” e “2046”; distante per quanto riguarda l’aspetto tecnico; la regia in questo film è da videoclip (assolutamente non nel senso negativo), è vorticosa, confusa, al contrario di quella elegante e ferma dei successivi. Dal punto di vista emozionale, però, la filmografia del regista è quanto mai omogenea, perché capace, in un modo o nell’altro, di raccontare il lato più passionale, viscerale dei propri personaggi.
In questa pellicola Wong Kar-Wai parla di amore, di tristezza, di delusioni, di capitoli chiusi e di nuovi inizi, ma anche di capitoli chiusi e nuovamente riaperti (se non altro per poter finalmente scrivere la parola “fine”, non scritta prima perché non si era pronti a farlo); parla spesso di solitudine e in HKE lo fa attraverso un primo episodio(a mio avviso non troppo inferiore al secondo) dalle atmosfere più cupe, più tristi, più dure ma a volte suadenti (vedi la scena al bar in cui i due si incontrano) e che per molti versi sembra un’introduzione ad “Angeli Perduti”.

Le musiche sono un tassello fondamentale nel cinema del regista cinese, accompagnano la recitazione e portano l’aspetto emozionale al suo livello più alto. C’è una scena che secondo me spiega ciò meglio di qualsiasi altra cosa: la scena in cui, nel secondo episodio, Faye dà la lettera della sua ex al personaggio intepretato da Leung, lui la rifiuta, si appoggia al muro e beve nel modo più lento possibile il suo caffè, perché non ha il coraggio di aprirla. In quell’istante parte “Dreams” dei Cranberries (la versione cantonese), le persone intorno diventano ombre, Faye poggiata sul bancone con lo sguardo fisso su di lui, mentre il suo di sguardo è perso nel vuoto. Il risultato è una sequenza meravigliosa.

La prova degli attori, che non a caso si ritrovano nei film successivi, è impeccabile.

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/08/2008 21.43.51
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DJ_Fetish  @  11/09/2006 15:01:12
   6 / 10
Ben diretto, bella fotografia, originale...quello che volete....MA....incomprensibile e a tratti (soprattutto la seconda storia) troppo lungo in alcune scene.
Inoltre spiegatemi (e scusate la mia ignoranza) il senso.
Ok la solitudine, ok l'alienazione del singolo nella metropoli, ma mi sfugge il senso di fondo...

KANE  @  13/11/2005 18:56:05
   8 / 10
bel film!
grande regia con movimenti di camera veloci che seguono i protagonisti o i loro sguardi. due episodi entrambi molto belli. il primo con la bellissima storia della "bionda" e degli indiani, il secondo episodio di una dolcezza e simpatia uniche!!
complimenti a questo grande regista!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Andre85  @  19/09/2005 20:14:30
   8 / 10
grande Wong Kar-Wai, che mi si afferma un grande regista!
dei due "episodi" ho preferito il primo, anche se il secondo è di poco inferiore, e poi sono cosi abilmente incatenati che sembra di vedere un film intero vero e proprio.
nel complesso ho trovato tantissimi riferimenti a blade runner anche se la trama è molto distante.

lordsynclair  @  31/07/2005 15:08:40
   9 / 10
Wong Kar Wai non sbaglia un colpo.
ritengo il film HONG KONG EXPRESS un ottima opportunità per arricchire il proprio pensiero.Hong Kong. Due poliziotti senza una compagna. Il primo incontra una bionda vistosa che indossa sempre occhiali scuri. Il secondo non si rende conto che la cameriera di un locale gli riordina l'appartamento in sua assenza. Un storia "minima" raccontata con tutti i segni dell'alienazione e con una grande importanza attribuita al linguaggio metacinematografico e alla presenza degli oggetti. Intorno aleggia, palpabile, la paura dell'annessione alla Cina.


viagem  @  27/07/2005 17:10:32
   9 / 10
Il primo film che ho visto di questo regista, mi ha ricordato Kieslowski. E' incredibile il ruolo "vivente" che dà agli oggetti nel film. Opera dinamica ed estetica.


Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  23/03/2005 09:33:10
   8 / 10
Prove generali di Kar-wai per i suoi successivi capolavori.
L'atmosfera è sempre splendida, nel primo episodio a parlare sono più le inquadrature e le suggestioni, nel secondo, meno sognante, ci culliamo e ci facciamo trasportare dalla semplice storia dei due protagonisti.

polbot  @  10/03/2005 11:22:24
   7 / 10
però m'è venuto un po' sonno......

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  12/11/2004 00:02:36
   8 / 10
L'ho visto stasera, mi sono fatto prestare il dvd da un amico e ... C'è un clima alla Jacques Demy in tutto il film, dai ritmi vorticosi e frenetici - l'uso dello zoom per esempio - della prima parte con l'indimenticabile personaggio di una narcotrafficante A volte l'intreccio mi suggerisce qualcosa di già evocato altrove ("primo amore" di Frejus del 1925 possibile???), ma sono catturato da altri particolari: l'evanescenza notturna, l'insolita modernità di un classico degli anni sessanta (California Dreamin'), il glamour delle prime bobine... Eppure c'è molto del cinema di Wong: numerologia (poliziotto 223, poliziotto 663, etc.), date ricorrenti (I Maggio) e il corso del tempo o della distanza ("un millimetro appena ci divide") Ma è soprattutto una splendida opera sulla solitudine e sul bisogno di condividere qualcosa con qualcuno ("Abbandonai il mio cercapersone perchè sapevo che tanto nessuno mi avrebbe più cercato")

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  14/10/2004 12:10:24
   9 / 10
Wong Kar Wai, ovvero uno dei migliori registi viventi in circolazione. I suoi film sono immensi, così come questo "hong Kong express", che seppur al di sotto di "In the mood for love", che , onestamente , io considero un capolavoro assoluto, è un'ottima pellicola, che racconta due storie di solitudine e disperazione.

Immenso e di una eleganza formale strabiliante.

dragonfly  @  13/10/2004 18:02:50
   9 / 10
Kar-wai è forse il miglior regista contemporaneo. Questo film è un intreccio tra due storie ambigue, che trova i suoi punti di forza nella stupenda fotografia e l'esilarante montaggio. Memorabile anche la colonna sonora, con California Dreaming dei Mamas and Papas mandata a tutta birra mentre trascorrono le azioni. Il film è un capolavoro, ma gli preferisco "in the mood for love".

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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