Nell'avveniristica e distopica America del duemila, si organizza una corsa da costa a costa in cui vince chi ha investito il maggior numero di passanti.
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Nel futuro distopico americano del 2000 lo sport più in voga è una corsa automobilistica lungo tutto il paese dove vince chi investe più passanti; i personaggi più spericolati con le auto più pittoresche si presentano alla gara. Opera indipendente, satirica e visionaria, girata con pochi mezzi e tante belle idee messe in scena da Bartel con un buon senso del ritmo e le giuste dosi di cattiveria, ironia ed erotismo. Il pubblico odierno potrebbe storcere un pò il naso (per scenografie e dialoghi sicuramente ma anche per la staticità dell'azione e per la mancanza, vista la trama, di violenza grafica); ciò non toglie che il film rimane ancora affascinante, accattivante e parecchio divertente. Molto interessante (per un fan accanito come me ancora di più) vedere un giovane ma già pronto ad esplodere Sly nella fase "attore di classici" e ancora lontano dall'immagine/icona di action hero che si costruirà da "Rambo 2" in poi.
Da rivedere, ma in lingua originale. Prodotto da Roger Corman, e si vede.