Nell'avveniristica e distopica America del duemila, si organizza una corsa da costa a costa in cui vince chi ha investito il maggior numero di passanti.
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Lo stesso anno di "Rollerball" usciva "Death race 2000", altro film d'azione distopico che mostra uno sport inventato in un mondo futuro in cui domina la violenza come forma d'intrattenimento. A differenza del film di Jewison però, quest'ultimo non si concentra tanto su questioni sociopolitiche, quanto vuole essere un film di puro intrattenimento, dai tratti fumettistici e pieno di action, mostrando questa terribile corsa con un percorso che va da una parte all'altra degli Stati Uniti, nella quale i piloti devono uccidere più persone possibili per ottenere punti, dando vita anche ad un forte divismo che si viene a creare nei confronti di queste star mascherate che possono ricordare i personaggi del wrestling e il loro curare l'immagine, misteriosi e particolari, mettendo in risalto la spietatezza e l'abilità nel fare più vittime possibili in qualsiasi contesto, addirittura dando più punti in base alla tipologia di vittima, ad esempio se bambini o anziani il punteggio aumenta vertiginosamente, per dare l'idea della crudeltà che si vuole rappresentare.
Il film si concentra principalmente nella rivalità tra queste due star di questo sport, "Frankenstein", interpretato da David Carradine e "Machine Gun", interpretato da un giovane Stallone, ancor prima di raggiungere la notorietà internazionale con "Rocky", venendo a creare una sorta di conflitto a distanza tra queste due personalità, con anche un forte affiatamento da parte del pubblico che si schiera verso l'adorazione di uno o dell'altro.
Il film procede tra diverse scene action, anche parecchio cruente, di stampo fumettistico, inseguimenti e investimenti senza pietà, tirando in mezzo anche sottotrame sentimentali, che nell'ora e mezza scarsa del film comunque mantengono un buon ritmo, alla fine è un simpatico prodotto low budget, ma ben poco oltre l'intrattenimento.
Divertente e fumettistico B-movie prodotto da Roger Corman,imitato e omaggiato più volte in futuro tanto da farli guadagnare l'icona di cult. La storia è un po' ripetitiva ma l'intrattenimento è assicurato grazie ad una sequela di idee folli ed anche un po' trash,non facendosi mancare neanche qualche piccola incursione nello splatter. Non male le scene della corsa,passabile il cast ( c'è anche uno Stallone praticamente agli esordi). Pacchiano ma godibile, diretto con due soldi ma in grado di restare impresso.
E' un filmetto di fantascienza molto povero e praticamente privo di effetti speciali. Il futuro, per via della carenza di budget è rappresentato malissimo; parte come un film un pò sciocchino, alquanto demenziale tanto che ci si domanda cosa ci fa qui un attore del calibro di Carradine (passi Stallone che era ad inizio carriera) che ci offre giusto un paio di scene di sangue e qualche donnina nuda. Eppure, con il procedere della trama, emerge un sotteso di critica politico sociale non trascurabile che tocca le istituzioni, il sensazionalismo televisivo, il divismo esasperato etc... con tanto di colpo di scena inaspettato. Questo, insieme alle adrenalitiche e ben dirette sequenze di corse riesce a portare la pellicola alla sufficienza.
Sarà stata fonte d'ispirazione per altri film e prodotti videoludici e ha pure qualche scena simpatica condita con humor nero, ma alla fine dei conti non ha un grande appeal e non possiede, a mio avviso, una grande carica adrenalinica tale da coinvolgere o divertire in maniera totale. Cast noto che fa il suo.
Il film che ispirò Carmageddon (basti vedere la somiglianza tra Frankenstein e Kutter, oppure la presenza di una nazista), il videogioco che più ha influenzato la mia infanzia; ricordo ben poco di quegli anni ed uno di quei pochi ricordi vividi riguarda le noiosissime lezioni di religione e catechismo, dove io disegnavo i veicoli del gioco che falciavano i pedoni con annessi effetti splatter sotto lo sgomento di tutti.
Tornando a noi, questo film dev'essere preso per quello che è: una mega trashata con delle idee talmente folli che non passano certo inosservate…
… Vedasi il punteggio dei pedoni, le automobili tamarre, il commentatore che ricorda un casino Austin Powers oppure i vari personaggi interpretati da attori MOLTO sopra le righe (specie Silvester Stallone), anche se la recitazione caricaturale dei personaggi riesce ad amalgamarsi bene con la natura del film.
Il film da ovviamente il meglio di sé nelle scene riguardanti la corsa che assieme agli effetti splatter, considerando il budget e i mezzi dell'epoca, risultano veramente ben fatte, mentre le soste tra una tappa e l'altra, seppur non in maniera drastica visto la breve durata di neanche un'ora e mezza, rallentano il ritmo: sì ok, ci sono le donne nude, ma quelle le ho sempre guardate con indifferenza… Forse è per quello che sono ancora single? Chissà… Comunque, tra alti e bassi, un film gradevole da guardare, specie in compagnia.
Clamorosa thrashata by Roger Corman (e si vede) anni 70. Adesso, possiamo dire che il film è fondamentalmente una gran scemenza, possiamo discutere che ha una trama che in stupidità è più unica che rara e tante altre cose, ma signori miei, è proprio questo il bello di questo pazzo road movie. Tutto è ampiamente portato sopra le righe, e Corman non ci ha pensato un secondo ha mettere i soldi per la produzione. La pellicola si potrebbe catalogare come appartenente al filone distopico che andava molto in voga negli anni 70-80 e per certi versi ricorda il ben più serio "Rollerball" con James Caan uscito nello stesso anno. Il regista, tale Paul Bartel non ci risparmia assolutamente niente, proponendoci le situazioni più inverosimili possibili. Innanzi tutto le macchine sono tra le più tamarre che abbia mai visto in un prodotto cinematografico, non so quale sia la più assurda, ma comunque questa è una cosa voluta per aumentare il tasso di ironia e contrapporlo a quello di violenza. Ecco, la violenza è un altro fattore determinante nella pellicola, ci sono uccisioni davvero cruente, quasi splatter, assistiamo davvero a delle morti alquanto incredibili ma allo stesso tempo rese verosimili dall'attenta regia e dagli effetti speciali molto validi nonostante il budget. Altra cosa riuscita al director è la direzione degli attori, li cala perfettamente nei panni dei 5 (improbabili) piloti. Ottimo il ritmo, ovviamente influisce la brevissima durata, ma nonostante ciò abbiamo un'ottima alternanza tra le scene delle corse, rese abbastanza bene e condite con uno sferzante humor nero e scene più tranquille che vengono però, quasi sempre riempite con dei nudi femminili molto interessanti XD. La narrazione è spedita, forse troppo, tuttavia in essa Bartel ci riserva sempre delle sorprese deliziosamente thrash. L'atmosfera è interessante, si avverte una certa aria distopica e crudele, volta a sottolineare la voglia continua della gente ad assistere a spettacoli gratuiti di violenza. Infatti il regista fa ovviamente la sua critica nei confronti del sistema, che appunto, esige spettacoli sempre più truculenti e senza limiti, e inoltre ho notato anche qualcosa da ridire nei confronti dei mass media, in particolare i giornalisti, sempre alla ricerca dello scoop. Il finale è molto divertente, caratterizzato da una vena ampiamente politica. La scenografia è parte essenziale del tutto, ben fatta, bei paesaggi e valorizzata bene da Bartel. Non male neanche le musiche, accompagnano. Il resto è tutto parecchio mediocre, dalla fotografia che praticamente non esiste ad una sceneggiatura che per quanto simpatica, presenta una stesura dei personaggi pietosa e una generale approssimazione dell'intera storia. Poi si, ha anche alcuni lati positivi, come un discreto impianto narrativo, alcuni colpi di scena interessanti e dialoghi originali che spesso strappano il sorriso. Ma se da qui devo dire che è fatta bene, assolutamente no. Il cast vede due soggetti in particolare tra i tanti presenti, e cioè David Carradine, attore simbolo dei b-movies americani e un giovane Sylvester Stallone. Nessuno compie una gran prova, tutti si limitano a svolgere il compitino e niente di più. Almeno sono stati ben diretti dal regista. Il montaggio è orrendo, stacchi improvvisi da una scena all'altra si susseguono paurosamente e altro ancora.
Conclusione: una piacevolissima tamarrata come poche se ne vedono, fa divertire e ha anche dei messaggi molto forti che devono far riflettere. Lo consiglio pienamente agli amanti del thrash e non. Un 7 (stiracchiato) se lo merita tutto.
Incredibile giocattolone tamarro targato 1975... di qualità tecniche e recitative men che mediocri ma con delle genialità da non sottovalutare! Si perché ci vuole coraggio a mettere in scena questo tipo di trash ma sopratutto questa satira socio-politica così sardonica e cinica...tra una risata ed un "ma dai, che c.azzata" ci troviamo a pensare che sceneggiatore e regista poi tanto ebeti non erano visto che prendono a pesci in faccia quella società bramosa di violenza ignorante e la classe dirigente manipolatrice. Un film sregolato ed irriverente che avrebbe meritato mani migliori per renderlo un gioiellino ed invece ci si ferma ad un divertissement caciarone quando poteva e doveva dare di più! I dialoghi sono infantili, i personaggi assurde caricature da fumetto, la fotografia di serie C come la regia pressoché amatoriale...era quello che voleva essere ma a me non piace! L'ho visto dopo averlo trovato nella filmografia di Stallone, uno Sly in erba che già si proponeva nello stereotipi dell' italoamericano mafioso...qui una macchietta di una stupidità disarmante ma comunque già comprimario e degno di nota. L'erotismo abbonda con più che piacevoli nudi, quasi integrali, maschili e femminili a voler rimarcare il target non certo cinefilo per cui è realizzato :) Una sfilata di g.noccone davvero da non disprezzare, persino quando si tratta di quella milfona della giornalista egocentrica che tanto mi è parsa simpatica con i suoi "Un mio carissimo amico" riguardo chiunque!
Un atipico prodotto facente parte di quelle pellicole dedicate ad un futuro distopico, basti pensare che dello stesso anno c'è il molto più serio "Rollerball" con James Caan. Io da ragazzino giocavo ad un certo videogioco...Carmageddon...che sia mai l'ideatore abbia preso spunto da tale b-movie!? Detto ciò non mi sento certo di promuovere un film che ho trovato ridicolo e mal girato...tuttavia devo per forza premiare l'idea e certe sequenze geniali, oltre che da scompisciarsi dalle risate, tipo gli anziani messi in strada come birilli e appunto la tabella dei punteggi in base agli omicidi stradali.... Per qualcuno potrebbe essere un must e lo capirei.
Produzione cormaniana con i soliti ingredienti del periodo: nudità e violenza XD. Detto ciò, il film, seppur non invecchiato benissimo, può contare su un carismatico Davin Carradine ed un emergente Sylvester Stallone.
Divertente, irriverente, ignorantissimo e con un senso della violenza caricaturale che lo avvicina al fumettistico. Il look delle automobili è geniale, e per tutto il tempo si flirta con una follia che ha del demenziale e connota grottescamente uno scenario distopico da prendere poco sul serio. Vale la pena vederlo.
B movie di un trash stellare, completamente assurdo dall' inizio alla fine ma spassosissimo, i suoi due protagonisti poi sono quanto di più illogico e insensato ci si possa immaginare, abbiamo David Carradine nei panni di Frankestein il miglior pilota da corsa del mondo (tra l'altro il suo vestito ricorda molto anzi troppo quello di Darth Vader, ed il bello è che questo film è stato girato due anni prima di Star Wars, quindi viene il forte dubbio che George Lucas abbia copiato il look del suo Villain da questa pellicola di serie Z) e un inedito Sylvester Stallone nei panni di Mitraglia Joe suo rivale e acerrimo nemico, nel contesto si fa anche un buon uso di pollastrelle sculettanti giusto perchè anche l'occhio del tipico spettatore o maschio truzzo vuole la sua parte.
Le auto usate fanno scompisciare dalle risate specie quella di Stallone che ha innestata un' enorme baionetta sul frontale, utile ad infilzare i passanti, perchè è questo lo scopo della gara ovvero segnare punti falciando gente a caso e sotto questo aspetto il film è pure molto violento con uccisioni a tinte horror.
Bisogna premiarlo solo per l'assurdità della trama ,guardatelo... "e quando vi ricapita di rivedere una super*****la del genere !!!"
Pellicola imbevuta dello spirito anni 70 con protagonista un giovane David Carradine. La tematica richiama le corse automobilistiche mortali tipiche di quell'epoca. In linea di massima dovrebbe trasmettere le tipiche sensazioni di alcune serie giapponesi del periodo(Super match 5,Ken Falco,Gattiger ecc..ecc..),invece riesce solo a ricordare una "Wacky race" per adulti. Al di là dell'ironia alcuni elementi della serie prodotta dalla "Hanna e Barbera" li richiama sul serio.. C'era la controparte di "Penelope Pit stop",Sylvester Stallone che sembrava il tipico partecipante bulletto,Carradine ricordava vagamente Dick Dastardly,i trabochetti sparsi in giro per la gara(c'è anche il tunnel finto....ebbene si ...). Comunque.....nonostante questo climax leggermente ironico,dopo una ventina di minuti riesce a suscitare un minimo di interesse. Di violenza ce ne abbastanza..anche se non è eccessiva arriva inaspettata. Una delle cose assurde consiste nel fatto che i piloti,per aumentare il loro punteggio,possano,anzi debbano,investire il maggior numero di persone possibili accumulando punti(bambini e anziani con punteggi maggiorati). Il tutto è visto come un gioco nazionale cinico e spietato(tipo "The running man" o "Il mondo dei robot"). In tutto questo si trova anche spazio per trame losche e spionaggio. Interessante il personaggio di Carradine; un'antieroe dalle diverse sfumature. Un prodotto low budget carino per gli amanti del genere ma da vedere senza grosse pretese.
Il Watergate é ancora fresco, quindi il film rispecchia lo spirito del tempo fatto di un governo autoritario con abbigliamenti quasi gangsteristici. Sono alcuni elementi che fanno di questa pellicola di Bartel e prodotta da Corman una visione distopica e grottesca di un futuro che aveva comunque solide basi all'epoca. A livello cinematografico c'era gia stata La grande corsa di Edwards, questa però una è variante più politicamente più scorretta non priva di trovate fumettistiche (la Wacky Race di Hanna & Barbera) presenti in più punti della pellicola. C'é il carisma di David Carradine ma anche un quasi esordiente Stallone nei panni dell'antagonista.
Rientra nella categoria dei film che non rivedrei mai. Trashone super degli anni '70, con i mitici Stallone e David Carradine (bill di kill bill), che con i loro personaggi riescono a sopperire alla pochezza del resto della banda. La storia di fondo è interessante ed originale (anche la narrazione è un contiuo saltare di palo in frasca) e l'insapettato messaggio finale del film fa riflettere... Ovviamente è un film consigliato (anche se ce ne sono tantii meglio) solo agli amanti del cinema exploitation, il resto può ampiamente starne alla larga.
Nel futuro distopico americano del 2000 lo sport più in voga è una corsa automobilistica lungo tutto il paese dove vince chi investe più passanti; i personaggi più spericolati con le auto più pittoresche si presentano alla gara. Opera indipendente, satirica e visionaria, girata con pochi mezzi e tante belle idee messe in scena da Bartel con un buon senso del ritmo e le giuste dosi di cattiveria, ironia ed erotismo. Il pubblico odierno potrebbe storcere un pò il naso (per scenografie e dialoghi sicuramente ma anche per la staticità dell'azione e per la mancanza, vista la trama, di violenza grafica); ciò non toglie che il film rimane ancora affascinante, accattivante e parecchio divertente. Molto interessante (per un fan accanito come me ancora di più) vedere un giovane ma già pronto ad esplodere Sly nella fase "attore di classici" e ancora lontano dall'immagine/icona di action hero che si costruirà da "Rambo 2" in poi.
Da rivedere, ma in lingua originale. Prodotto da Roger Corman, e si vede.
Divertente satira sulla società americana sempre più avvezza alla violenza e sottomessa a un presidente democratico solo a parole,in realtà dominatore del paese secondo criteri totalitari. Bartel dirige e il maestro del b-movie Roger Corman produce una pellicola frizzante di cui esiste un remake apocrifo (e molto meno riuscito) realizzato nel 2008 da Paul W.S. Anderson e interpretato da Jason Statham. In un paese guidato da uomo presentato quasi fosse una divinità la gente impazzisce per una corsa automobilistica coast to coast che annualmente si svolge sulle strade americane.Bolidi singolari al limite del kitsch e piloti altrettanto strambi si danno battaglia,obiettivo giungere primi a Los Angeles dopo avere incamerato il maggior numero di punti conseguibili investendo e ammazzando più pedoni possibile.Per fermare lo scempio c'è solo un modo,decapitare il governo facendo fuori in primis il presidente e fermare quest'avvenimento seguito da milioni di persone.Un gruppo di ribelli tenterà di ristabilire l'ordine e riportare in auge i vecchi valori ormai perduti. I limiti di budget si notano soprattutto nelle scene in cui sarebbe richiesta una scenografia un attimo più imponente,però i momenti action non risentono di tutto ciò e l'arte d'arrangiarsi alla fine vince sulla limitatezza di mezzi. Nel cast ci sono David Carradine nel ruolo del misterioso Frankenstein (una specie di Darth Vader ante litteram) e Silvester Stallone,pilota italo americano incline alla gelosia verso la procace compagna.Agli albori della loro carriera se la cavano nonostante vengano penalizzati da un doppiaggio indegno. Cinema danzante sul filo del trash,anche ingenuo in numerosi frangenti ma tutto sommato capace di cogliere alcuni sviluppi sociali non troppo lontani dalla realtà attuale.
Tipico film anni '70 ultra pessimista sul futuro dell'umanità. Qualche effettaccio di troppo cmq riesce a raggiungere la sufficienza se nn l'altro per l'originalità.
Questo film non mi piacque nè in passato, nè oggi. L'idea, ripresa al cinema piû volte in salse diverse, è molto intrigante, ma il film non mi ci ha coivolto. Scialbo.
assolutamente non gradito , ho voluto vedere questo film trovando conferma al fatto che non è il mio genere, non vedevo l'ora che finisse, l'ho trovato antico e non proponibile ai tempi odierni , l'idea ed i dialoghi per nietne male ma l'andamento del film rasenta qualcosa di folkloristico ...sconsigliato!
Discreto b-movie che ha ispirato, tra gli altri, un sequel, un remake ed anche la serie di videogiochi Carmageddon.
Bravo Carradine (è quello di Mean streets e di Kill Bill 2!), Stallone discreto a fare il cattivo e una comparsata la fa pure il grande regista Landis nei panni di un meccanico.
Contenutissimo in quanto a violenza, ne esce ad ogni modo fuori, soprattuttto nel finale, una critica alle bestialità umane, sempre attratte da violenza e sangue.
Trattandosi di un prodotto di 30 anni fa non posso nascondere che l'idea alla base del film è geniale! Film molto ironico, a tratti violento, con un retrogusto psicologico, quest'opera prodotta dal mitico Corman mi ha senza dubbio coinvolto quanto basta (non scordiamoci che si tratta pur sempre di un b-movie), a tratti divertito, inoltre le sequenze su pista sono davvero ben fatte! Film che consiglio per gli amanti del genere.
Questo film che a prima vista può sembrare uno dei tanti trash anni '70, in realtà è molto innovativo e divertente: l'idea del presidente totalitario americano non è troppo distante dalla realtà odierna, e in questo clima fra il cartone e il fantascientifico, troviamo un ironia sul sadismo raffinata e persino intelligente! Sicuramente non vi addormenterete sul divano...
Per chi, come me, ama un videogioco come Carmageddon esistono solo tre aggettivi per descrivere questo film: adrenalinico, spettacolare, esilarante! Stallone nei panni del cattivo è una cosa nuova, mentre Carradine è perfetto nel suo costume nero. Belle macchine e storia interessante, questo b-movie ha di tutto!
Magnifico. Uno dei miei b- movies preferiti. Adrenalinico e coinvolgente al massimo, una sorta di carmageddon del 2000 con dei piloti sadicissimi ed un irriverente commentatore. Bello bello bello , recuperatelo perchè ne vale davvero la pena. Fatto con due soldi ci sono delle trovate geniali tipo quella del torero.
Più B-movie di così si muore... L'idea è stupenda: vince la corsa chi uccide più persone!!! Una sorta di carmagedoon... Stallone appena maggiorenne fa sbellicare, Carradine è il protagonista perfetto ( guardate come è vestito! non ricorda l'amico di Zed in Pulp Fiction???)... Gli effetti speciali sono quelli degli anni 70... ossia non ci sono... Ho sentito che ne faranno un riadattamanto,perfavore non rovinatelo!!
UNA SORTA DI WACKY RACES CATTIVA!!! Il film è ridicolissimo... in questo caso è un pregio. Dietro la produzione c'è Corman che riesce come sempre a creare con pochissimi mezzi un film ingenuo ma divertente. Gli effetti dei vari investimenti sono molto superficiali però devo dire efficaci. Carradine nella parte del campione Frankenstein è da ammirare, con quel vestito nero col mantello e il casco.Sicuramente si sono ispirati a lui per creare il costume di Magneto!!!!!! Stallone nella parte di Machine Gun Joe Viterbo è mattissimo, troppo folle quando spara sulla folla invidioso del successo del rivale Frankenstein. Parecchie scene di nudo molto soft ma conturbanti e una musica mai "volutamente" azzeccata. Insomma, un cult del cinema di serie B che ogni amante del genere deve vedere.
L'idea è geniale e i dialoghi sono sfrontati ed irriverenti.. tuttavia il film non riesce assolutamente, per quello che mi riguarda, a coinvolgere se non nel quarto d'ora finale - "mi dispiace, siamo in gara" - trascinandosi a forza fino al termine nonostante la breve durata dello stesso.
Un geniale cult degli anni '70, cinema indipendente alla Roger Corman (che produce) , tanto elogiato da registi come Joe dante e simili, bellissimo, provocatorio , senza compromessi e anche molto violento.
Protagonista insieme a David Carradine un giovane Sylvester Stallone. Purtroppo non è uscito mai in Italia, recentemente è stato proposto per la prima volta in dvd con un doppiaggio terribile. Ma vale.