arturo (1981)

Il maturo rampollo di una famiglia di miliardari newyorchesi vive tra lo sperpero e l' alcool finchè non incontra una modesta cameriera ... Lo sfortunato regista americano Steve Gordon dirige una brillante commedia romantica tipicamente Anni '80 , dalla trama favolisticamente improbabile . E' ben difficile infatti comprendere come possa l' infantile riccastro rinunciare ad un florido matrimonio con una bella ma scialba ragazza ricca per accasarsi con una donna vivace ma brutta e povera , mettendo per di più a rischio il proprio patrimonio . A parte questo , la storiella scorre abbastanza bene e ha diversi momenti divertenti , specialmente nella prima parte grazie alla simpatia degli interpreti . Al principio degli Anni '80 , il capellone nanerottolo inglese Dudley Moore ebbe un breve momento di grande notorietà , dovuto a questo e a pochi altri film . Qui il suo personaggio è sì frizzante ma pure parecchio ripetitivo , sempre brillo com' è . Restano comunque impagabili i suoi duetti con il maggiordomo-balia interpretato dal grande John Gielgud ( che si è beccato un meritato Oscar ) e con spassosi personaggi secondari come Barney Maltin ( il padre della ragazza ) e Lou Jacobi ( il fioraio ) . Liza Minnelli è spigliata ma secondo me non ha le phisique du role . Buona la colonna sonora curata da Burt Bacharach , che contiene la celebre canzone cantata da Christopher Cross . Anche a distanza di quarant' anni , vale ancora 6,5 .

Pensavo meglio ma è comunque una commedia piacevole, senza grandi acuti ma anche diretta e sincera, nonostante l'inevitabile retorica su alcuni argomenti.
Il cast fa il suo degnamente, la regia è asciutta, il ritmo tiene fino alla fine, i dialoghi miscelano ironia e sentimento in maniera calibrata e la colonna sonora riesce a non essere banale.
A mio avviso non un capolavoro ma visione che intrattiene bene...sugli stessi livelli del suo remake.

Commedia abbastanza particolare, ben interpretata (meritato l'Oscar a Gielgud), con un Moore un pò odioso (all'inizio) ed un pò simpatico (alla fine).

Stringi stringi la morale è sempre quella: i soldi non fanno la felicità; bene la Minnelli in un film che va premiato per la sua originalità e che ben ha resistito alla prova del tempo (pure le musiche, anch'esse premiate, son godibili).

1 sequel con lo stesso cast.

Bello bello bello..la media (che credevo ben più alta) non rende merito a questa commedia davvero riuscita e brillante!
Dudley Moore in una perfetta interpretazione del miliardario ubriacone ed eterno bambino...
Molto divertente e anche a tratti toccante...questo film mi lascerà un bellissomo ricordo e non posso fare altro che consigliarlo oltre che dare il voto che mi sento di dare a dispetto della media...un bel 9!

Simpatica commedia impreziosita da una canzona diventata famosissima e dall'ottimo lavoro del cast con meritato oscar al Maggiordomo tuttofare.
Indovinata la scelta di non fare inutili moralismi sul denaro, cosa che capita spesso in questo genere di film...

"Ho preso i soldi, non sono mica matto!"

Commediola il cui valore aggiunto è l'interpretazione del compianto Dudley

Finalmente ho visto questa commedia anni 80 di cui conoscevo praticamente solo la colonna sonora, di sicuro piacevole.
Il film ha il suo apice nella divertente e frizzante parte iniziale per poi spegnersi lentamente nel finale. Comunque anche se le situazioni diventano più prevedibili e i dialoghi meno briosi il film non annoia e il cast è davvero impeccabile.

Commedia brillante con qualche bel dialogo ma che via via si fa sempre più debole, con una regia spenta incapace di ravvivare la situazione. Fortunatamente il compianto Moore è irresistibile e Gielgud nei panni del paterno maggiordomo ruba spesso la scena a tutti. In più c'è la bellissima "Best that you can do" di Cristopher Cross in colonna sonora.
Piacevole.

Una buona commedia sostenuta da un trio d'attori veramente in parte: Moore, la Minnelli e un sornione Gielgud danno brio anche quando, specie con lo scorrere del film, il racconto si avvicina pericolosamente allo stucchevole.

Famosa commedia anni '80, che parte benissimo, in una prima parte divertentissima, piena di gag esilaranti.
Poi nell'ultima parte diventa una favoletta abbastanza banale e scontata.
A salvare l'operazione ci pensano comunque gli attori: sopratutto Dadley Moore, perfetto, che fece però di meglio nella bellissima commedia del maestro Blake Edwards , "Ten".