Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia riguarda un gruppo di soldati ebrei prossimi all'esecuzione comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), quando ottengono invece una chance per salvarsi: riportare con sè cento scalpi nazisti. Il gruppo sarà impegnato anche nell’operazione Kino, durante la quale dovranno attaccare il nemico mentre viene presentato, a Parigi, un film di propaganda, alla presenza di Joseph Goebbels, uno dei principali gerarchi nazisti.
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Suvvia, chi non ha mai sognato di dare ai nazisti un trattamento come quello che riservano i bastardi di Aldo Raine?E ben vengano i metodi poco ortodossi... Ma allo stesso tempo si può provare simpatia (ammirazione?) anche per le vittime-carnefici, se questi sono rappresentati dal carismatico colonello SS Hans Landa. Buoni o cattivi, giusti o sbagliati, poco importa: lo spettatore assiste divertito allo spettacolo di Tarantino senza farsi troppe domande e le due ore e mezza vanno via che è un piacere. Ma chi crede che intrattenimento = semplicità sbaglia di grosso. Questo film merita un voto altissimo solo per l'enorme lavoro che ci sta dietro. E se qualcuno non l'ha colto o ha apprezzato solo alcune sfumature di esso, è meglio che si legga la solita, esauriente e impeccabile recensione di Carlo Baldacci Carli.
Un film solidissimo, inattacabile sotto molti punti di vista dove Tarantino dimostra che il mezzo passo falso della versione allungata di Death Proof è stato dovuto solo alla scellerata scelta commerciale di dividere in due parti il progetto Grindhouse, snaturando la sua natura (cioè quella di un doppio spettacolo). A mio parere, secondo solo a Pulp Fiction.