bed time (2011)

Una vita di disperazione annienta César,il portiere di un condominio di Barcellona.
Luis Tosar nei panni del portiere protagonista riesce a donare al suo personaggio tutte le peculiarità tipiche di uno psicopatico.
C'è però da chiarire se siamo portati a giustificare quello psicopatico del portiere,o se dobbiamo invece ci sentiamo di condannarlo.
Quante volte soffrendo un uomo può raggiungere lo strazio più atroce nel vedere gli altri gongolare.Se un destino violento e negligente si abbatte su un uomo allora lo possiamo questo compatire e comprendere?
E' un argomento quantomai soggettivo.Il tutto sta nell'approccio personale alla vicenda.Se vivessimo una vita di dolore,proveremmo invidia nel vedere qualcuno che geneticamente è predisposto per la serenità?
Sono le stesse domande che si pone il protagonista di Mientras Duermes.E' legittimo quindi sopperire passivamente al dolore o c'è una soluzione?Balaguerò mostra come una mente instabile (ma mi sento di dire umanamente autentica) non ci sta nel vedere la felicità nelle vite degli altri.E se ogni uomo provasse le stesse sensazioni del protagonista? Questo è molto probabile.La differenza è che la maggior parte degli individui preferiscono continuare la loro vita di insoddisfazione indossando una maschera e nel sopportare il contingente.Questo non avviene nel personaggio di César,lui impersonifica il male,la solitudine,l'aberrazione per il prossimo,ma la sua natura ammette la persecuzione del felice.

Il regista di Rec ha sviluppato una pellicola di classe.
Bed Time (traduzione degna del più grande titolone mainstream) è un film elegante,in alcuni tratti perfino sublime.E' evidente che Luis Tosar è tra i più grandi attori del panorama Iberico,non è certo un enigma la riuscita del "cattivo" di turno.In alcune parti il film può sembrare ridondante con alcune scene forse da evitare,ma è innegabile che questa volta Balaguero' ha colpito nel segno.