Voto Visitatori: | 6,99 / 10 (192 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 1,00 / 10 | ||
Recensire l'ultimo film di Jaume Balaguerò, usando i soliti canoni di sinossi prima e commento dopo, è compito arduo, farlo senza spoilerare è impossibile. Quindi, avviso ai naviganti: di seguito saranno riportati colpi di scena, sorprese e quant'altro.
Protagonista della storia è l'uomo della porta accanto, anzi, è proprio il portiere della palazzina intera, quindi in pratica il vicino di tutti, e non solo, visto che a Barcellona hanno questa strana usanza secondo cui il portiere ha le chiavi di ogni appartamento, in caso di piccole riparazioni, dog sitter, fiori da annaffiare, eccetera.
Cesar (Luìs Tosar, "Miami Vice" e "Cella 211"), ogni giorno, vede passare e ripassare gli inquilini, parla con loro, li saluta educatamente e li aiuta se hanno bisogno. Sembra la persona più tranquilla del mondo, gentile con tutti, sopporta in silenzio i continui rimproveri di uno degli abitanti della palazzina che lo controlla in modo puntiglioso sugli orari e nelle varie mansioni. Eppure Cesar nasconde un segreto, o meglio, un lato del suo carattere che solo la madre, ormai morente, conosce. Ovvero l'assoluta incapacità di essere contento, di godere per qualcosa di suo che si contrappone al bisogno di vedere infelici gli altri e, pur di raggiungere questo scopo, usa ogni mezzo a sua disposizione, che appunto, essendo in possesso delle chiavi di tutte le case della palazzina dove lavora e quindi conoscendo i segreti intimi di tutti, non è certo cosa da poco. In particolare le sue trame sono rivolte contro la bella Clara (Marta Etura, "Cella 211" e "The impossibile"), una ragazza solare, che riesce a sorridere davanti qualsiasi avversità, quel che si dice una persona positiva. Dunque fumo negli occhi per uno come Cesar, che pur di levarle il buon umore si intrufola ogni sera sotto il suo letto, aspetta che si addormenti, la stordisce definitivamente con un panno intriso di sonnifero, per così attuare ogni sorta di nefandezza, puntando prima a crearle un disagio estetico, poi le causa un imbarazzante problema di scarafaggi ed infine si frappone tra lei e il suo fidanzato, Marcos (Alberto San Juan, "La Isla Interior" e "Dias de furbo").
Ma l'incredibile capacità di vedere del buono in ogni situazione riesce sempre ad emergere, portando molto vicino alla resa il perfido Cesar che, in uno dei suoi raid notturni,rischia seriamente di venire scoperto.
Rimane però l'ultimo asso nella manica da giocare e, nonostante una ragazzina vicina di casa di Clara che scopre tutto e nonostante soprattutto il suo fidanzato, che arriva molto vicino a capire la vera natura del malefico portiere, riuscirà a far cadere ogni prova e incastrare sempre qualcun altro, mettendo a tacere sia la bambina che Marcos, e riuscendo a colpire nel vivo la vittima.
Finora Balaguerò era riuscito a esprimere qualcosa di positivo solo con "Darkness", avvalendosi di un cast di rilievo come Ana Paquin, Lena Olin e Giancarlo Giannini. Ma anche in quella occasione si trattava di un film fondamentalmente noioso, che riusciva a crescere soltanto negli ultimi 10 minuti, quindi nemmeno il tempo di iniziare a godere di una buona trovata, che subito ecco i titoli di coda a lasciarci con un misero tozzo di pane in mano. Assolutamente da dimenticare il terribile "Fragile" con Calista Flockhart. Pessimi gli esperimenti nel mockumentary con i due "[Rec]", in cui forse occorreva spiegargli che un lungo piano sequenza non è e non può essere mai la tecnica da usare se si vuole dare l'idea della estemporaneità, tipica di un genere che sta avendo grande seguito (purtroppo) dopo il capostipite, il meraviglioso "The Blair witch project". Con questo "Bed time" però si tocca veramente il fondo.
L'inizio è mortalmente noioso e banale, quello che dovrebbe essere il cattivo, quello che rende infelici le persone con ogni subdolo espediente, riesce al massimo a procurare la sciolta ad uno dei cani di una anziana inquilina e a far morire le orribili piante (dal nome sconosciuto tra l'altro, che cavolo di fiori erano? rose o begonie no, era troppo facile…), in soffitta, del fastidioso signore che non attende altro che i suoi errori o ritardi per redarguirlo. In pratica dell'unico personaggio che ogni spettatore vorrebbe vedere morto e sepolto e invece cosa ti escogita quel genio del male di Cesar? Un oggetto lanciato dall'alto per rompergli la macchina… in pratica quello che farebbe anche il più idiota dei teppisti di strada, senza troppa fantasia, e senza aver mai visto un omicidio alla Dario Argento.
Ma non finisce qui.
Già, perché nel frattempo riesce a farsi mettere sotto scacco da un nemico scaltro e misterioso: una temibilissima ragazzina di 11 anni, che sapendo i suoi movimenti notturni, lo ricatta, costringendolo a darle dei soldi ogni tanto per tenere la bocca chiusa. In pratica quali sono le nefandezze di Cesar? I dispettucci!!, altro che maniaco… Divertente è l'episodio con gli scarafaggi. Conoscendo lo schifo di Clara verso gli insetti (bella forza, ci voleva un genio per capirlo, alzi la mano chi ama quei cosi marroni!), tenta quella strada per levarle il sorriso. Premesso che lo avrebbe tolto a chiunque e che nessuno ci avrebbe dunque girato un film su un'idea tanto scontata, ma cosa ottiene? Facile: la richiesta di disinfestazione mentre lei si trasferisce dalla madre, levandogli così il piacere, senza ovviamente saperlo, di passarci le notti insieme. Una soluzione tanto banale che solo Cesar non vede. Quando lui capisce l'errore, tenta in ogni modo (diventando comico e grottesco) di trattenerla con le scuse più inutili. Ovviamente lei se ne va e al suo ritorno, atteso per settimane, si porta dietro una bella sorpresa: il fidanzato.
Da qui in poi è un susseguirsi di oscenità.
Come da copione, Cesar la aspetta sotto il letto, solo che deve attendere un bel po'di ore stavolta prima di sentirla cadere nel sonno. Ed in quelle ore certo non si diverte, perché la parte bella si svolge "sopra" di lui, che nemmeno si può intrallazzare guardando la scena… E non è l'unico dei suoi problemi! Infatti gli si rovescia addosso (va beh ma allora ditelo che era "Fantozzi contro il condominio"!!!) una parte del liquido che usava per addormentare definitivamente Clara nel sonno, quindi sa che, da quel momento, ha poco tempo per tentare di uscire senza essere visto. Ovviamente non fa in tempo e rimane a dormire nella doccia (ahahahahhaah)!, ma non viene scoperto, anzi, riesce a far credere di essere entrato per riprendersi la borsa che aveva dimenticato durante la disinfestazione. Già, peccato che i due fidanzati trovino quella borsa sotto il letto (ahahahhahaha)!, e non solo: Marcos trova anche il suo personale diario. E qui stendiamo un velo pietoso: il diario non lo legge, e la balla della borsa dimenticata se la bevono (ahahahahaha).
La nottata costa comunque cara al povero Cesar che viene subito colto nella mancanza delle sue mansioni dal solito rompi scatole dei fiori, che gli fa perdere il lavoro. E con chi se la prende a quel punto il Fantozzi di Spagna? Con la signora dei cani, che salutandolo con gentilezza si sente rovesciate addosso tutte le sue piccole insoddisfazioni: ossia quella di essere una donna ormai sola e senza figli, senza vere amicizie, e con la sola compagnia delle due bestiole. E anche qui sono d'uopo due considerazioni. La prima: proprio LUI, solo come nessun altro, odiato persino dalla madre, totalmente privo di relazioni con l'altro sesso e perennemente cacciato dai posti di lavoro, riesce ad accusare con quel discorso un' altra persona? La seconda: in quale universo, dopo un dialogo di quel genere, la vittima in questione non provvede a denunciare il fatto? O, come minimo, a fracassare la testa dell'interlocutore?
Ad onor di cronaca per alcuni minuti il buon Balaguerò ritrova il bandolo della matassa e riesce a mettere a segno un paio di trovate. Già, perché Marcos trova alcune fialette e ne chiede spiegazione a Cesar (alleluia!, allora uno cerebro dotato c'è in questo film), che nella colluttazione riesce ad uccidere il fidanzato di Clara, mascherare poi la scena in modo che sembri un suicidio e spaventare infine, col solito trucco del tramortire le persone nel sonno, la ragazzina della porta accanto che, di nuovo, aveva visto tutto e riesce soprattutto a rovinare per sempre la vita della bella protagonista. Ma anche qui, la spiegazione assume contorni comici.
Il piano era decisamente interessante: mettere incinta la ragazza per portarla alla lite definitiva con Marcos. Ovviamente attuato nelle nottate trascorse in "compagnia" di Clara, precedentemente addormentata col sonnifero. Quando i due fidanzati tornano da una visita specialistica, il loro confronto è quanto di più osceno si sia mai sentito su grande schermo. Lui ovviamente la accusa di averlo tradito, lei nega e la sua motivazione altamente scientifica è: "Il dottore ha detto che può succedere". E mentre il pubblico si identifica in Marcos, che richiede spiegazioni un pochino più credibili, lei reitera: "Ma lo ha detto il dottore!". Bene. A parte che vorremmo tutti il numero di quel luminare, ma poi di cosa si tratterebbe, dunque? Immacolata concezione? La vergine Clara? San Giovanni che diede annuncio a Fantozzi della sua prossima maternità?
Degno di nota, per chi non esce prima dal cinema sbattendo violentemente la porta e anche la testa del cassiere contro il muro per non aver avvertito prima, è il finale, in cui Clara, tramite una lettera scritta da Cesar, viene a conoscenza di tutto ciò che era realmente successo, e del fatto che il bambino non fosse frutto del seme di Dio, ma di quello di uno sfigato ragioniere dell'ufficio sinistri. Spagnolo.
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Recensione a cura di marcoscafu - aggiornata al 06/07/2012 15.24.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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