bloody calendar (2021)

Per quanto non sia sviluppato benissimo, il concept è solido, le interpretazioni sono convincenti e la regia è più che discreta. Malgrado il finale volutamente e furbescamente ambiguo, il dilemma fra etica e morale della scelta finale vale da solo la visione del film.

Horror modesto che poggia su un'idea tutto sommato carina ma si perde un po' nello sviluppo. Guardabile.

Un buon soggetto, ma interpreti mediocri ed un'altrettanto mediocre narrazione degli eventi penalizzano il film.

Storia già vista ma discretamente raccontata...
Brava la protagonista, buona l'atmosfera ed il messaggio trasmesso grazie anche ad un finale riuscito.
In alcuni momenti si vede il basso budget negli effetti speciali ed alcune sequenze "strambe" le avrei evitate.
Non rimarrà nella mia memoria ma è un discreto horror.

La. protagonista regge molto bene il ruolo, anche nell'espressivtá che segue l'evoluzione del personaggio. Mescola magia, riti vudu, paranormale, salti temporali, in un modo complessivamente accattivante ma ci perde per qualche incongruenza di trama

SPOILER

E' lentooooooooooo,madooooooo' come e' lentooooooooooo,non ti passa piu'.E' piu scorrevole la messa domenicale delle 10 e 30 officiata dal vicevescovo pretolano del Vaticano su Teleradiomaria. La cosa positiva e' che se visto sotto Natale,potrebbe far passare la voglia a qualcuno di regalare quel fottut0 calendario dell'avvento che quando me lo regalavano mi aveva sempre fatto incazzare perche' non avevo testa di aspettare ogni giorno per aprire la finestra corrispondente e mangiare il dolcetto cosi' li aprivo tutti il primo dicembre e me li mangiavo provocandomi una colite infantile che mi faceva stare male per tutte le vacanze di Natale. Poi ci sono dei buchi di sceneggiatura che gia' uno normale dopo dieci minuti di film,lo ferma e dice "ma non aveva detto che doveva mangiare tutti i dolcetti se no l'avrebbe uccisa" e allora perche' lo ha dato da mangiare a quella all'ospedale e non e' morta? Quindi se avete,come probabile,delle difficolta' di apprendimento dovute a qualche forma di ritardo mentale ,lasdciate perdere,perche' sareste sempre a fermare il film e a cercare di capire cose alle quali non ci sono spiegazioni perche' il regista se ne sbatte il c@zzo che le cose ,alla fine tornino tutte.Quindi niente,potete anche non guardarlo che poi ci sono anche delle domande esistenziali sul fatto che storpia possa accettare o meno di uccidere suo padre che intanto ha l'alzhaimer e non la riconosce neanche,in cambio di tornare a camminare,che sono cose che,francamente,sarebbe meglio evitare che poi scateni discussioni infinite sull'eutanasia,il diritto alla vita che poi vai a finire sull'aborto e vai a discutere di sessismo con femministe che ti alzano anche le mani e questo non e' bello e quindi meglio non guardalo

Una protagonista paraplegica che riceve in dono per il suo compleanno un calendario dell'Avvento piuttosto elaborato. Il personaggio vive la sua condizione di estrema solitudine, perdipiù a livello sociale non lega ed è guardata con disprezzo sia dal datore e compagni di lavoro che dalla matrigna. Azionato il calendario si assiste ad una sorta di vendetta al quale la stssa protagonista si presta per puro tornaconto personale, ma tale patto esige che vengano fatti sacrifici. Un horror piuttosto interessante con una storia che riesce gradualmente ad intrigare, alzando sempre di più la posta in gioco e mettendo la giovane Eve in una posizione moralmente discutibile. Ben diretto, con una creatura diabolica dai tratti inquietanti, ma ancora più inquietante è l'evoluzione stessa del personaggio di Eve. Con poche concessioni al gore od a jump scare gratuiti, è un film che diventa sempre più irrazionale ed angosciante, ma che riesce a prenderti all'interno del suo meccanismo. Merita una visione.

L'idea non è male, la storia ha una sua valenza horrorifica, anche se mi aspettavo più pathos nei momenti che contano, e soprattutto una spiegazione chiara ed esaustiva sull'oggetto in questione.
Il ritmo è un po' statico nella parte centrale, ma è un ostacolo facilmente superabile, al contrario di alcuni tasselli che convincono poco (o che non ho ben capito) e del finale che lascia una incertezza evidente sulla decisione della protagonista e su quello che accade dopo.
Cast e regia apprezzabili, per una storia valida ma, secondo me, poco approfondita.