Nel III secolo a.C. durante l'ultima guerra punica, la piccola Cabiria è rapita dai Fenici che la vendono ai Cartaginesi, i quali vogliono immolarla al dio Moloch. Il romano Fulvio Axilia, con il suo amico Maciste la sottrae al sacrificio, riuscendo a farla fuggire. Gli anni passano e mentre Annibale valica le Alpi, Siracusa è presa d'assedio dei romani che sono respinti grazie agli specchi ustori di Archimede che bruciano la flotta repubblicana. Intanto Cabiria, fattasi adulta, giunge alla corte di Sofonisba, regina idumea, che ha ripudiato il marito Massinissa unitosi ai romani per convivere con Siface, uno dei luogotenenti di Asdrubale e fratello di Annibale. Frattanto Scipione sbarca in Africa e al suo seguito c'è Fulvio Axilia. Questi, venuto a conoscenza che Cabiria è schiava di Sofonisba avverte il suo amico Maciste; entrambi, dopo la vittoriosa battaglia di Zama, liberano la fanciulla restituendole la libertà sottrattagli al tempo dai cartaginesi.
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