cabiria regia di Giovanni Pastrone Italia 1914
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cabiria (1914)

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locandina del film CABIRIA

Titolo Originale: CABIRIA

RegiaGiovanni Pastrone

InterpretiCarolina Catena, Lidia Quaranta, Ada Marangoni, Dante Testa, Umberto Mozzato, Bartolomeo Pagano, Raffaele di Napoli, Emilio Vardannes, Edoardo Davesnes, Italia Almirante Manzini, Luigi Chellini, Vitale de Stefano, Alexandre Bernard

Durata: h 1.54
NazionalitàItalia 1914
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 1914

•  Altri film di Giovanni Pastrone

Trama del film Cabiria

Nel III secolo a.C. durante l'ultima guerra punica, la piccola Cabiria è rapita dai Fenici che la vendono ai Cartaginesi, i quali vogliono immolarla al dio Moloch. Il romano Fulvio Axilia, con il suo amico Maciste la sottrae al sacrificio, riuscendo a farla fuggire. Gli anni passano e mentre Annibale valica le Alpi, Siracusa è presa d'assedio dei romani che sono respinti grazie agli specchi ustori di Archimede che bruciano la flotta repubblicana. Intanto Cabiria, fattasi adulta, giunge alla corte di Sofonisba, regina idumea, che ha ripudiato il marito Massinissa unitosi ai romani per convivere con Siface, uno dei luogotenenti di Asdrubale e fratello di Annibale. Frattanto Scipione sbarca in Africa e al suo seguito c'è Fulvio Axilia. Questi, venuto a conoscenza che Cabiria è schiava di Sofonisba avverte il suo amico Maciste; entrambi, dopo la vittoriosa battaglia di Zama, liberano la fanciulla restituendole la libertà sottrattagli al tempo dai cartaginesi.

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Voto Visitatori:   8,23 / 10 (11 voti)8,23Grafico
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Voti e commenti su Cabiria, 11 opinioni inserite

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BigHatLogan91  @  01/01/2024 16:07:57
   10 / 10
Il primo grande kolossal è questo film piemontese, che ha fatto la storia del cinema. A impreziosire il tutto le didascalie di D'Annunzio.

Dom Cobb  @  10/04/2018 18:07:01
   8 / 10
Terzo secolo a.C.: la bambina romana Cabiria viene rapita e venduta ai Cartaginesi come schiava, destinata al sacrifico al sanguinario dio Moloch. La spia romana Fulvio Axilia e il suo fido compagno Maciste si impegnano a salvarla; da quel momento, per tutti e tre inizia una rocambolesca avventura sotto lo sfondo della Seconda Guerra Punica...
"Cabiria" appartiene a una pagina poco nota della storia del cinema: non solo si tratta di un film muto, ma è per di più una produzione italiana, fatto che potrebbe apparire strano al pubblico generalista, che senza voler offendere nessuno pare aver dimenticato che l'Italia aveva un cinema già prima dell'avvento del sonoro, e che tale cinema era abbastanza di qualità da attirare anche l'attenzione dall'estero.


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Film di questo periodo oggigiorno si tende a considerarli alla stregua di pezzi da museo, relitti che documentano un certo modo di creare intrattenimento in una società che ormai ci siamo lasciati alle spalle; ma pure a voler condividere una simile opinione, non si può restare indifferenti a un prodotto come questo "Cabiria".
Se già ne "L'inferno", tre anni prima, si poteva vedere con chiarezza l'abilità del cinema italiano nel ricreare storie fantastiche e surreali con un dispiego di mezzi che oggi appare impensabile, "Cabiria" si spinge ancora oltre, regalando un'epopea che anticipa di decenni i grandi kolossal dell'epoca d'oro di Hollywood, e tutto con un anno di anticipo sulla "Nascita di una nazione" di Griffith. Per ben tre ore siamo testimoni di ricostruzioni sceniche dettagliate e curate nei minimi particolari, costumi stupendi, una fotografia eccezionale ed effetti speciali che hanno dello sbalorditivo.


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Tale è l'efficacia della messa in scena, che si può perdonare al film un versante narrativo più debole e meno incisivo: certo, è impressionante vedere i cartelli di transizione arricchite delle scritte di un maestro della parola come Gabriele d'Annunzio in persona, ma questo non nasconde il modo in cui il regista Giovanni Pastrone più di una volta si lascia prendere la mano, ponendo la storia in secondo piano rispetto ai prodigi tecnici e alla spettacolarità sfrenata: si divaga spesso dalla trama principale, con un gran numero di figure secondarie e scene dilungate all'inverosimile, al punto che la stessa Cabiria del titolo scompare per interi spezzoni.


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Inoltre, il film paga il prezzo di una lunghezza eccessiva, e nell'ultima parte si rimane in costante e snervante attesa che la vicenda finalmente volga al termine; un buon tre quarti d'ora in meno avrebbe senza dubbio giovato al ritmo.
Comunque, anche con i suoi difetti, "Cabiria" rimane una pietra miliare del suo genere, uno spettacolo che merita di essere visto almeno una volta da chiunque si professi amante del Cinema. Con simile credenziali, mi sorprende come l'opera magna di Griffith abbia completamente spazzato via questo film negli annali della storia del cinema come primo esempio di lungometraggio occidentale completo sia nella forma che nel contenuto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/06/2016 20:21:14
   8 / 10
Avrà anche più di cento anni, ma il Cabiria di Pastrone é stato e rimane una pietra miliare del cinema muto, soprattutto per una messa in scena capace di stupire e meravigliare il pubblico, quasi impossibile da concepire per quegli anni data la sua effettiva grandiosità ed offrendo delle soluzione visive molto innovative. Un kolossal d'epoca a cui Griffith stesso deve molto per i suoi capolavori come Nascita di una nazione e soprattutto Intolerance. Per coloro che amano il cinema muto dei primordi questo film è una tappa obbligata.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  07/12/2012 23:32:10
   8 / 10
Troppo lontano nel tempo per giudicarlo con gli occhi di oggi (praticamente ha 100 anni!!!) Bisognerebbe immaginare che tutto il cinema come noi lo conosciamo adesso era tutto da inventare. E ancora oggi non si può che rimanere stupiti dalla grandiosità di certe inquadrature, dai costumi, dalle scenografie. La cosa più datata, in fondo (recitazione a parte) sono le "liriche" D'Annunziane. Già allora un cinema di fantasia ispirato alla storia, fatto per stupire ed intrattenere.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  28/02/2010 12:51:46
   8 / 10
"Quo Vadis" fu il primo peplum (sandalotti e tunica) della storia del Cinema, "Cabiria" il secondo in assoluto. Entrambi italiani, il più importante dei due credo sia questo di Pastrone, che influenzò Lang (il Moloch), ma soprattutto Griffith per il concetto stesso di kolossal e l' introduzione dei movimenti di macchina. E' del regista italiano infatti il brevetto della carellata (anche se qui, io son convinto di aver visto anche dei piani-sequenza), rilegata credo, alla semplice funzione di rottura di una certa staticità; se qui ci sono delle carrellate in avanti, Griffith fu comunque il primo che probabilmente le introdusse - con "Giglio Infranto" - per enfatizzare il dramma ed entrare in empatia col personaggio stringendolo con un primissimo piano, che oggi sta alla base della sintassi filmica. "Cabiria" invece è imponente, ben fotografato, ben caratterizzato, assolutamente da vedere, relativamente corto e abbastanza vedibile.

William Munny  @  15/02/2010 20:08:12
   10 / 10
Vera e propria pietra miliare, ''Cabiria'' è l'opera di transizione fra il cinema delle attrazioni e il cinema narrativo. Con questo kolossal (uno dei primi della storia) Giovanni Pastrone seppe sviluppare tutti i punti fondamentali del cinema: la trama (con l'intreccio in parallelo di più storie), la regia (con l'utilizzo della carrellata e i primissimi piani dei dettagli), il montaggio (frammentando le scene in più inquadrature da diversi punti di vista), la scenografia (dai sontuosi palazzi reali alle Alpi), la componente visionaria (come il sogno di Sofonisba) e la caratterizzazione dei personaggi (non solo dei protagonisti). Inoltre ''Cabiria'' creò e lanciò la figura di Maciste (il cui nome è stato inventato da Gabriele D'Annunzio) e influenzò grandi registi come David W. Griffith e Fritz Lang.

pinhead88  @  08/02/2010 18:30:29
   8 / 10
Gran film di Pastrone.penso sia il primo kolossal della storia del cinema,che in seguito venne purtroppo mutilato.un filmone imponente che comunque fila liscio nella sua durata.le scenografie sono spettacolari,come anche la sequenza del sacrificio a Moloch e alcune battaglie.anche quel mostro di Griffith deve molto a questa pellicola per i suoi futuri capolavori usciti qualche anno dopo.

FurFante9  @  16/07/2009 16:44:18
   6½ / 10
Non riesco a giudicarlo, ma x essere il primo film in cui è stata utilizzata la carrellata, non si può dimenticarlo! Studiato all'uni x l'utilizzo della suddetta carrellata! mi sbilancio dai... 8,5 x l'epoca... 6,5 x oggi !

bulldog  @  16/07/2009 16:29:54
   7 / 10
Ottimo film di Pastrone,forse un pò sopravvalutato.

Jumpy  @  06/09/2008 19:13:28
   9 / 10
Visto quasi per caso in un cineforum estivo.
Bello, superbi costumi e scenografie per l'epoca, pur essendo un film muto ed in bianco e nero le quasi due ore filano via in un baleno.
Imperdibile.

lampard8  @  19/02/2008 13:55:57
   8 / 10
Molto difficile dare un voto a questo film così datato. E'tratto dal romanzo di Salgari"Cartagine in fiamme" ed è ottimamente girato con una fotografia e delle scenografie immense per l'epoca. Manca il colpo di genio ma resta un film da vedere, uno dei primi peplum realizzati in Italia(se non il primo). Ottime le musiche

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