calda emozione (1990)

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Titolo Originale: WHITE PALACE

Regia: Luis Mandoki

Interpreti: Susan Sarandon, James Spader, Jason Alexander, Kathy Bates

Durata: h 1.43
Nazionalità: USA 1990
Genere: drammatico
Al cinema nel Marzo 1990

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Trama del film Calda emozione

Soddisfatto del lavoro, della casa e dei suoi soldi, il ventisettenne Max Baron crolla alla morte della moglie. Comincia ad andare alla deriva trascinandosi da un bar all'altro. In uno di questi conosce la quarantenne Nora Baker, anch'essa sul viale del tramonto dopo la perdita del figlio. Tra i due scoppia una furiosa passione che si trasforma in amore quando i due superano le rispettive diffidenze caratteriali e sociali.

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Voto Visitatori:

6,88 / 10 (4 voti)

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Voti e commenti su Calda emozione, 4 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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Lory_noir @ 08/04/2012 21:54:09

7½ / 10

Un film abbastanza maturo ma con delle pecche. Il fattore che alza più la media è sicuramente l'interpretazione della Sarandon, assolutamente fantastica.

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Andre82 @ 26/09/2010 11:23:57

6 / 10

Film che si lascia guardare ma che poteva essere migliore.

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atticus @ 19/04/2010 17:32:06

7 / 10

Una storia d'amore inaspettatamente adulta e drammatica, che con una bella dose di coraggio riesce a rendere tollerabile anche un banale conflitto di classe ostacolatore dei sentimenti. Se si eccettua il finale, il film non è mai stucchevole e la sceneggiatura tratteggia con grande umanità le difficili psicologie di due personaggi al limite.
Tra i migliori film di un onesto artigiano del cuore come Mandoki (prodotto qui da Pollack). Ottimo Spader e davvero strepitosa Susan Sarandon, cameriera sfiorita e delusa che ama Marilyn "perché è talmente incasinata, lotta e lotta per poi perdere sempre".

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liu_mi @ 02/03/2006 01:59:27

7 / 10

Ho visto questo film più di dieci anni fa (11,7,26) e forse il voto è falsato da un bellissimo ricordo a cui è legato. Però quello che ricordo perfettamente è la splendida interpretazione di Susan, pacata, meravigliosamente sotto le righe, sentita. In due scene in particolare: la cena del primo incontro con la famiglia di lui, tutti ricchi ebrei, mentre lei lavora in un fast food all’uscita di una tangenziale, con il suo abito a poco prezzo e la sigaretta fissa in bocca; il momento in cui viene alla luce il suo dramma e l’incontro con la sorella. Riesce a caratterizzare il personaggio di Nora, tutto sommato non originalissimo, in maniera impeccabile e non scontata. Direi che è lei a fare la differenza. Spader è belloccio e non se la cava male. Spesso i bei ricordi perdono qualcosa a confronto con la realtà, che lascia sempre un po’ delusi, quindi mi auguro di non rivederlo.

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