cate mccall - il confine della verita' (2013)

Legal-thriller convenzionale che dopo il cambio di registro che avviene a meta' film offre davvero poche emozioni.
I patiti del genere comunque non rimarranno delusi visto il dignitoso lavoro complessivo.

Film che si trascina lento e prevedibile per tutta la durata. Bocciolo.

"Legal-thriller" (se così lo posso definire) che non brilla né per originalità della storia (mi ha ricordato a tratti "Schegge di paura", naturalmente film per nulla paragonabili, anche perchè in quella pellicola c'era un certo Edward Norton), né per prova degli attori, mediocri tutti, né quantomeno per suspance, visto che il ritmo è molto lento. Purtroppo dopo poco tempo hai già capito qual è la verità, e questo non aiuta un film già di suo molto lento.

Legal drama che pesca a mani basse dagli stereotipi del genere..soprattutto Philadelphia,Schegge di paura e l'uomo della pioggia.
Quindi il tutto è già visto,con in più un pò di sani problemi personali/familiari che rendono più vivace la faccenda.
il risultato però non è male,perchè non ci sono buchi narrativi,la sceneggiatura fila, la regia tira i fili senza cali di ritmo.
Mezzo voto in più per la buona prova della Beckinsale,coinvolta e attaccata al personaggiocome poche altre volte l'avevo vista.

direi che questo film non si può definire un capolavoro. C'è di buono che il grigiore è diffuso per tutta la durata del film, come del resto la vita della protagonista. Non c'è nulla di nuovo da vedere ma Kate B. fa la parte del leone e da sola fa di + della sufficienza .Direi bocciato nettamente lo sceneggiatore che non ha proprio messo niente di suo nel film. verso metà o anche meno si subodora la finale infatti.
non so, per una sera di pioggia, sul tardi..

Legal-drama di buona fattura che qui da noi credo non sia nemmeno stato distribuito. E, come spesso accade, meriterebbe molto più di altre pellicole annunciate, invece, in pompa magna e poi rivelatesi dei veri e propri flop... ma vabbeh, questo sarebbe un altro discorso.
Io ammetto di averlo recuperato unicamente per il nome della protagonista, quella Kate Beckinsale che troppo spesso ho visto prendere parte a pellicole inferiori alle sue capacità e incapaci di tirar fuori il meglio di lei.
Qui interpreta la figura di un avvocato sospeso dal suo impiego a causa della troppa facilità con cui si perde nell'alcool; ma non solo, è anche madre di una figlia che fatica a mostrarle il dovuto affetto dopo le molte delusioni che lei stessa le ha dato. E tutto per una causa affrontata in passato in cui l'uomo da lei condannato è risultato poi essere innocente. Il motivo del suo declino, però, potrebbe anche rappresentarne la rinascita... le viene, infatti, affidata un'altra causa, quella di una donna ingiustamente accusata di omicidio. Obbligata a prendere le difese di quest'ultima anche per poter sperare nella custodia congiunta della figlia, Cate darà tutta se stessa per aiutare la donna mostrando una grinta e un carattere non da tutti. Smaschererà certe macchinazioni e farà venire a galla la verità mettendosi direttamente in gioco... alle volte, però, ci sono casi in cui la verità farebbe meglio a restare nascosta e lei lo scoprirà a sue spese.

Diciamo che ho un certo debole per i film ambientati nel mondo legale, in particolare quelli che, come questo, eliminano quasi totalmente la componente d'azione per lasciar maggior spazio a dialoghi, processi e tormenti dei vari protagonisti. Certamente il ritmo ne risente, ma qui la cosa non mi ha dato alcun fastidio. Il film risulta senza dubbio ben girato, questo malgrado nessun picco di brillantezza... la sceneggiatura non è certamente ferrea, ma riesce comunque a farti sentire parte integrante della vicenda, il che non può che essere un pregio. Il coinvolgimento, per quanto mi riguarda, è stato ottimo.
La trama, come già detto dal primo commento, ricalca quella di molte altre pellicole ben più celebri e il colpo di scena a cui assistiamo ad un certo punto non arriva proprio inaspettato, anzi... penso sia ampiamente intuibile. Nonostante questo il film si lascia guardare con buon interesse, ha una discreta fotografia dalle tinte grige (quasi uno specchio della vita della protagonista) e i dialoghi risultano ben fatti... a tratti ottimi.
Il cast è un altro punto a suo favore, con la Beckinsale ovviamente al centro di tutto... buonissima interpretazione, mai sopra le righe (nemmeno nei passaggi in cui il rischio di cadere nel tranello era più che concreto) e utile a dare il giusto spessore al suo personaggio. Oltretutto il ruolo di avvocato le calza a pennello. Buona anche la presenza di Nolte in una parte per lui piuttosto insolita e direi convincente anche la Anissimova, interprete della ragazza difesa da Cate durante il processo. Gli altri fanno il loro senza brillare ma senza nemmeno sfigurare.
In conclusione direi una più che piacevole sorpresa... potrà senza dubbio piacere agli amanti del genere, probabilmente molto meno agli altri o a chi predilige pellicole d'azione e fracassone.

La giovane Cate McCall (Kate Beckinsale) è stata costretta ad abbandonare la sedia di procuratrice per via della sua tossicodipendenza, che le è costata anche l'allontanamento della figlia. Adesso per poter recuperare la custodia della figlia e riacquistare credibilità, deve assumere la difesa di una donna ingiustamente condannata per omicidio.

Film particolare, rivolto soprattutto ad un pubblico paziente per via del suo ritmo lento. E' un susseguirsi di dialoghi, uno dietro l'altro. Un composto di monologhi, telefonate e incontri in cui a far da padrona è la parola. Chi si aspetta un thriller poliziesco con inseguimenti e scene veloci, non è certo questo il film giusto.
Poi chi ama Kate Beckinsale non può perdersi questa pellicola. Vediamo una grande performance dell'attrice, veramente brava ma soprattutto bella. Il ruolo da avvocato gli calza a pennello. D'altronde stiamo parlando di un'attrice che riesce sempre ad entrare nel personaggio alla perfezione in qualunque genere di film reciti, azione, dramma o thriller.
Convincente anche la struttura narrativa del film, vieni trascinato nel cuore della vicenda con il passare dei minuti sempre più al suo interno. Ti tiene incollato allo schermo per tutta la durata. Molto coinvolgente.
Oltre alle vicende giuridiche, vediamo la forza di una donna determinata (Cate McCall), che non si lascia mai abbattere difronte a nessuna difficoltà, sia nel campo professionale che familiare.

E' un film da vedere, perché è positiva ed educativa, che rispecchia molto i drammi della realtà di oggi. Poi la pellicola è stata montata benissimo, sembra quasi di assistere a una vera e propria udienza in tribunale. Incredibile! Bello veramente.

Il film non emerge in maniera particolare dal calderone del legal thriller. Di positivo c'è una confezione dignitosa, una discreta cura dei personaggi di un cast complessivamente in parte. Certamente si deve sorvolare sull'originalità della storia che pesca a piene mani dalle migliori pellicole di questo genere e dove sovente la sceneggiatura mostra qualche forzatura se non additittura inverosimiglianza. Dettagli che comunque non impediscono al film perlomeno di mantenere una certa fluidità di ritmo senza eccessive pause. In defintiva c'è di meglio, ma anche di peggio.