nestore - l'ultima corsa (1993)

Omaggio a Roma da parte di Albertone, qui in veste anche di regista.
Commedia drammatica, un pò' forte nel finale (non propriamente indicata ai bambini), che strizza l'occhio a un destino, che a volte non si può proprio cambiare.
Piacevole.

Commedia con una trama semplice che viene migliorata grazie alla presenza e recitazione del grande "Albertone".

Bello.Musiche commoventi del grande Piero Piccioni.Si ispira sia al capolavoro Umberto D di De Sica, ma anche ad il Comandante (sempre Sonego) con Totò.
L'ultimo vero film di Sordi(da dimenticare invece Incontri proibiti con la pessima Valeria Marini)

Film colmo di melanconia e disillusione, magari anche con un pizzico di pateticità e con la mano della regia non sempre ben salda, ma restano momenti piacevoli tra commozione e poesia. Per me un film troppo sottovalutato, anche se non eccelso

Il penultimo film di Alberto Sordi alla regia è un viaggio malinconico alla ricerca di emozioni passate che rallentino il più possibile la sensazione forte di essere alla fine, di non servire più a nulla e di non avere più possibilità di dire la propria.
Un film che cerca di presentare al meglio la solitudine e la sensazione di inutilità che molte persone avanti con gli anni risentono in maniera particolare. Purtroppo Sordi si perde in alcune lungaggini frivole, atte più a lasciare un' impronta ironica che essere davvero funzionali alla storia, lasciando intravedere una certa stanchezza nel ritmo e nella narrazione che non concede molto spazio al coinvolgimento da parte dello spettatore.
Di certo la simpatia e la verve innata del compianto attore tentano di spezzare un po' quell'alone di tristezza che circonda il film, il risultato però non è sempre dei migliori e il tutto scivola via in sordina, senza colpo ferire.

Secondo me è una pellicola dignitosa, meglio di molta altra spazzatura che prende voti ben più alti. La storia è forse un pò banale, cosi come i dialoghi; visti (più che altro ascoltati) con gli occhi (le orecchie) di oggi suonano un pò anacronistici e non possono non suscitare un sorriso. Troviamo un Alberto Sordi molto ma molto malinconico, come se avesse deciso che il suo punto forte non è più la comicità irriverente e caciarona quanto la nostalgia. Il vetturino Gaetano si muove, anche se il termine giusto è vaga, per una Roma sempre più città eterna che pare inghiottirlo proprio a causa della sua anzianità; anzianità che fa da sfondo a situazioni sempre più grottesche dove fino all'ultimo la sistemazione per l'amico animale pare cosa fatta e invece si risolve sempre in un niente di fatto. E' un film che strizza l'occhio alla famiglia e in particolar modo ai bambini anche se alcune sequenza finali non sono proprio da bambini. Personalmente credo che sia una specie di testimone che Sordi passa alla futuri registi e attori; Un colpo di scena del vecchio divo che deve per forza di cose lasciare il passo alle nuove generazioni. Carino ma non uno dei capolavori di Sordi. Da vedere? ni...

Un Sordi sempre piu' nostalgico che commette sempre gli stessi errori in questi suoi ultimi film...
Troppe parole,spesso si ripete lo stesso concetto,stucchevole,non riesce a dare un messaggio chiaro...
Sequenze inutili come quella dell'interrogatorio in caserma o il rapimento del cavallo appesantiscono la visione di un film che è meglio dimenticare!

Un nove secco per alzare la media. Non ci sarà regia ma rimane pure sempre una delle pietre miliari della mia infanzia,rivederlo oggi non mi fa gli stessi effetti di allora ma rimane pur sempre un buon film dai caratteri dolci e commoventi,forse più adatto ai bambini si.

L'ombra di un grande interprete, l'imbarazzo per un regista inesistente. Un film tristemente penoso, al passo neppure con la più scadente fiction tv. Meglio ricordare l'Albertone dissacratore e non questo sgradevole dispensatore di patetismi.

Sordi effettivamente irriconoscibile non tanto fisicamente ma in quanto a verve e a carisma che ha caratterizzato tutti i suoi personaggi, a parte questo il film funziona, molto commovente e dolce.

Anche se Sordi ha perso lo smalto di una volta in questo film...Il film in se e per se è una storiella abbastanza commovente...Sopratutto se si amano gli animali in generale.

Forse perchè da Sordi ci si aspetta legittimamente qualche cosa in più, ma trovo questo film più che dignitoso..........se decontestualizzato.

Siamo in presenza di una pellicola malinconica di una Roma che non c'è più che mantiene la sua freschezza e genuinità.
Sicuramente un Sordi che si riferisce a un target familiare ben delineato strizzando più do un occhio ai bambini.
Un film niente affatto malvagio, a tratti commedia malinconica a tratti colpevolmente strappalacrime ma dignitoso.

Mezzo voto in più per aumentare la media

Un Sordi ormai irriconoscibile e senza più idee.

Bellissimo film, ma una storia triste.

Penosa commedia con un Sordi ormai invecchiato e che aveva perso la vena satirica.

Sordi non è mai stato un gran regista, ma negli ultimi anni fu pervaso da una vena senile che fece perdere ai suoi film la vena corrosiva che lo distingueva.
Peccato.

L'unica cosa positiva di questo film è che è girato in alcuni dei luoghi piu' incantevoli della capitale: è come un depliant turistico.
Per il resto, non è buono neanche come film ambientalista: lo script è anacronistico, i dialoghi sono pura ruggine.
Albertone ai minimi storici

Un film nostalgico e commovente con un Sordi sul viale del tramonto ma che ha ancora qualcosa da mostrare alle generazioni future.
STRAZIANTE