citadel (2012)

Per via della brutale aggressione subita dalla compagna ad opera di una gang di strani ragazzini, Tommy comincia a patire importanti disturbi psicologici. Claustrofobia e timori più o meno fondati non gli danno tregua, e poco possono fare le sedute presso un gruppo di supporto e le amorevoli cure di un'amica infermiera.
Per superare i suoi blocchi, e di riflesso riuscire ad essere padre esemplare per la piccola figlia, dovrà affrontare i suoi demoni. Aiutato da un prete a dir poco scontroso e da un bimbo non vedente cercherà di far fronte a quella banda inquietante che da tempo infesta i palazzi semideserti di un degradato sobborgo di periferia.
La positiva e allucinata prova di Aneurin Barnard si sposa bene con atmosfere plumbee e location che paiono estrapolate da un limbo infernale in cui il protagonista viene perseguitato da " mostri", probabili aborti metaforici di un degrado sociale e morale ormai irreversibile.
La sceneggiatura volutamente evasiva sul contesto ambientale è problema non da poco, in quanto la situazione assume presto connotati surreali rendendo meno incisivo il disagio dell' uomo abbandonato in un mondo che pare non aver più nulla di umano, quasi una dimensione parallela che diventa campo di prova per poter tornare finalmente a vivere.
La seconda parte, quella più horror, funziona meglio di quella introspettiva e preparatoria. Il film convince abbastanza ma pare monco in alcune parti, una scrittura meno astratta, più solida e dettagliata su quel microcosmo periferico, avrebbe potuto suscitare interessi ben più veementi. Non male gli antagonisti incappucciati, dotati di look adeguato e responsabili di versi raccapriccianti.

Per la serie "Poteva essere migliore".
Da premiare c'è l'aura di tensione che pervade tutto il film, specialmente nella parte centrale e in quella conclusiva, ma la storia presenta, a mio parere, alcune mancanze che non consentono una completezza coinvolgente ed appagante.
Il ritmo difetta un po' nella prima parte, poi invece procede più speditamente in corso d'opera, la regia appare capace, gli ambienti abbastanza convincenti sotto il profilo della tensione, il cast però non mi ha entusiasmato più di tanto e la storia nel complesso ha dei momenti interessanti anche se non perfetti.
Insomma, CITADEL mi è sembrato un prodotto valido, anche se con alcune imperfezioni, che lo rendono meritevole della sufficienza ma che forse avrebbe meritato di più con un minimo di attenzione nella costruzione della storia.

Parte bene e prosegue discretamente...poi nelll'ultima mezz'ora cade nel ridicolo. Peccato.

Discreto horror irlandese a basso budget diretto dall'esordiente Ciaran Foy.
La pellicola si divide in due parti ben distinte: la prima, introspettiva e molto drammatica, si concentra sulle reazioni umane e sulla sofferenza del protagonista; la seconda è quella più marcatamente horror che regala due-tre sussulti niente male.
La trama tenta di trattare tematiche di spessore a volte riuscendoci (i problemi del personaggio principale) a volte no (gli argomenti più sociali sono solamente accennati).
Il punto forte della produzione è la degradante ambientazione, un centro di periferia fatiscente e cupo. Esalta la scelta della location un'atmosfera malsana e sporca, perfetta per un film del genere.
Per quanto riguarda il make up delle creature siamo su livelli decenti, mentre meritano le potenti e realistiche scene di violenza. Anche il cast si comporta bene, pur senza eccellere.
Il punto debole del film resta la prima parte, lodevole negli intenti ma troppo compassata nello sviluppo.
Dunque una piccola sorpresa, niente di eccezionale ma Citadel merita una visione.

Davvero una bella sorpresa.
Prima parte drammatica e introspettiva dalle atmosfere tese.
Seconda parte ricca di tensione e non priva di mordente.
Attori davvero bravi tra i quali spicca un fantastico James Cosmo.

Un thriller-horror psicologico interessante e fuori dagli stereotipi del genere.
La fotografia fredda e cupa privilegia un blu grigiastro che riesce a dare ancora di più la sensazione d'angoscia che si respira all'interno del film.
Alla fine lascia diverse domande in particolare cos'erano quegli esseri e sul destino di Marie dopo l'aggressione che viene accantonata a livello di trama.
Anche la critica sociale è un po' troppo velata e poco approfondita, però come prima opera anche se non esente da difetti può essere ritenuta ampiamente sufficiente.

Un film cupissimo come i cieli dell'Irlanda. Non mi aspettavo una sorpresa del genere. Mi ha ricordato due film, Heartless e Savage, uno inglese e l'altro irlandese. Personalmente lo trovo uno dei migliori film horror da me visionati, anche se alcuni punti rimangono in sospeso.
La fotografia monocromatica tendente al blu-grigio è perfetta per racchiudere tutta l'angoscia e l'inquietudine della pellicola.
Ancora sto cercando di interpretarlo a modo mio ma nel complesso è davvero un ottimo film.
Non lo consiglio a nessuno qui dentro.

Per me questo film non è nulla di che...una prima parte piuttosto noiosa ed introspettiva che rende il film più drammatico che altro.
L'attore protagonista, che si sforza di fare la faccia da alienato, mi è piaciuto davvero poco (non ha carattere ed è monoespressivo).
La storia parla di paranoia e sopratutto è una metafora sulle nuove generazioni nelle quali (non ovunque ovviamente) regna l'anarchia e la violenza con baby-gang, abuso di droghe pesanti, malattie ecc...ed la sceneggiatura spiega metaforicamente che tutto è causato dalle precedenti generazioni che sono state egoiste e che lasciano i bambini a se stessi!
Insomma storie per nulla banali ma è un film a baso costo e si vede...sicuramente possono piacere le scenografie e la fotografia che rendono malsane ed inquietanti le location, il palazzo da proprio un senso di degradazione ed è abbastanza incisivo nella riuscita horror della pellicola...parte horror (a parte qualche sprazzo) che arriva abbastanza in ritardo!
Sti bambini mostruosi hanno un discreto trucco e fanno un certo effetto...però a parte un paio di colpetti non vi è proprio paura o grandi momenti di tensione, per me è stato un film piuttosto ordinario e noioso e lo consiglio solo se vi piacciono gli horror pessimisti e drammatici.

Niente male questo horror irlandese, ben diretto da questo regista esordiente e con buone sequenze di suspence. Ben delineato il protagonista, paralizzato dalle proprie paure ma costretto auo malgrado a superarle con la forza della disperazione. Non si può dire lo stesso quando il film cerca di ampliare il discorso sul disagio sociale che rimane solo accennato. Comunque indovinato il look dei bambini freak, inquietanti e minacciosi con i loro lamenti rassomiglianti ad un neonato. Una versione più cresciuta dei "bambini" del Brood di Cronenberg.

Veramente un buon prodotto low budget ma che mantiene un grado di tensione ed interesse costante. Ottime e particolari le atmosfere decadenti in un quartiere squallido e abbandonato a se stesso..dove vivono tossicodipendenti e criminali di ogni genere. La vicenda si intreccia abilmente con una trama horror ed è costantemente in bilico tra il sovrannaturale ed il reale: cosa sono le crature? Sono veramente figlie di un'entità diabolica o si tratta semplicemente di ragazzini abbandonati a se stessi e regrediti ad uno stato quasi primordiale senza un minimo di morale e di sanità mentale? Le interpretazioni si possono fare in un senso e nell'altro..di certo non viene data una spiegazione univoca che possa prevalere sull'altra. Buona la prova dei protagonisti..soprattutto Tommy se la cava egregiamente. Concordo col commento precedente..un po un peccato che la figura di Marie sia lasciata praticamente "cadere" dopo l'aggressione..non viene mostrato di fatto qual è stato il suo destino..se si è salvata o meno..se è stata catturata..nulla di nulla. Nel complesso un buon film che dimostra ancora una volta che pur con un budget limitato si possono girare dei buoni prodotti se supportati da idee interessanti.

Sceneggiatura davvero debole ma realizzazione buona nonostante il budget limitato.

Buon film, mi associo ai commenti precedenti anche se la sceneggiatura ha una pecca.... il destino di Marie dopo l'aggressione... viene completamente dimenticata... un personaggio che fino a quel momento aveva ricoperto un ruolo importante nella vicenda.....

Angosciante ed inquietante, bella la fotografia squallida e gelida , aperto lungo tutto il suo svolgimento a diverse interpretazioni (e forse qualcosa da chiarire dopo il finale ci sarebbe ancora), insomma un flm da quattro soldi (nel senso di budget) ma spesi bene.

Thriller Horror che fa il suo dovere. Completamente digitale e a basso costo (ma questo, per me, è un pregio ;-)
Tratta un tema sociale di problemi psicologici causati da trauma (agorafobia).
Alta tensione e situazioni davvero pesanti si susseguono tenendo alto l'interesse per tutto il film dando anche qualche spunto su cui riflettere.