crisantemi per un delitto (1964)

Un giochino divertente che parte in quarta per scaraventare lo spettatore al centro dell'azione e poi sconvolgerlo con una serie di trovate narrative sempre più destabilizzanti. I primi venti minuti da noir rischiano comunque di mandare fuori strada perchè lo sviluppo della pellicola sceglie ben presto altre vie: la contaminazione di generi non toglie comunque pepe al racconto ed intreccia il mistero alle debolezze amorose del magnetico trio protagonista. Ed infatti gli attori, che si rubano continuativamente la scena a vicenda, sembrano spesso più belli che bravi. Un film difficile da catalogare e anche da spiegare, non privo di ironia e come detto ricco di fascino. Se il meccanismo vi conquista è fatta!

Aveva tutte le premesse del bel noir, l'inizio è palpitante e, seppur abbastanza irreale, coinvolgente. Peccato poi la storia si perda in risvolti poco brillanti, parecchia monotonia nonostante il menage a trois Albright - Delon - Fonda sia molto affiatato e funzioni benissimo. Jane Fonda in particolare è quella che spicca maggiormente, bella e brava più che mai.

A mio avviso occasione sprecata e sfruttata male. Film trascurabile.

Capolavoro del genere Noir.
Un gioiellino ricco di tensione, fotografia stupenda che valorizza al massimo le possibilità del bianco e nero, sceneggiatura impeccabile (il film è tratto da un romanzo di Day Keene, pubblicato nella "Série Noir" Gallimard), storia con colpo di scena finale imprevedibile, quasi alla Loosey.
Splendido Delon.

Da collezione.

Noir venato di ironia qua e là, sceneggiato male ma interpretato benissimo. Grande Delon in stato di grazia in quel periodo, ma l'attrattiva principale del film sono le due donne (Albright-Fonda) tanto belle quanto agli antipodi per attitudine con gli uomini. La sagacia della seconda è il vero ago della bilancia, in un torbido ménage à trois fatto di gelosie, ricatti e sotterfugi.
Non indimenticabile ma si lascia vedere.