Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Un'opera di una poesia, delicatezza e sensibilità immense. Zurlini firma un film intimistico (dal romanzo di Pratolini) e recitato sottovoce. La tristezza infinita che riesce a trasmettere è addirittura angosciante... si appiccica alla pelle. La desolazione dell'impotenza di fronte alla morte di un proprio caro; l'inutilità dei nostri sforzi di fronte alla vita che inesorabilmente ti trascina via, sono tematiche che ritroviamo anche in altre pellicole di Zurlini, un regista che usa il mezzo cinematografico per riflettere e far riflettere e mai per intrattenere o fare spettacolo. I due protagonisti sono eccezionali così come i personaggi di contorno (da ricordare il grandissimo Salvo Randone, uno degli attori più straordinari del novecento). Le musiche sono nientemeno che di Goffredo Petrassi, e devo dire che se qualcosa non mi ha sempre convinto sono proprio quest'ultime.