Abbandonato dalla moglie, camionista perde la testa per una squinzia che lo tradisce con il suo abituale compagno di guida. Tornato a casa con propositi sanguinosi, ha la sorpresa di trovarci la moglie pentita.
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Primi bagliori di neorealismo in questo bel film di inizio anni '40. Acerbo e asciutto, eppure ricco di suggestive atmosfere noir, con scene d'intimità intense e di alto valore drammatico. Finale importante, che farà storcere il naso a qualche femminista, ma non certamente a chi è sensibile al valore primario dell'amore coniugale e della famiglia. Notevole l'eleganza e la recitazione grintosa e priva di enfasi di una splendida Luisa Ferida, fucilata a Milano dai partigiani assieme all'attore Osvaldo Valenti. Incinta, a soli 31 anni.