i buchi neri (1995)

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

Streaming information JustWatch

Titolo Originale: I BUCHI NERI

Regia: Pappi Corsicato

Interpreti: Iaia Forte, Vincenzo Peluso, Marinella Anacleto, Manuela Arcuri

Durata: h 2.20
Nazionalità: Italia 1995
Genere: grottesco
Al cinema nel Settembre 1995

• Altri film di Pappi Corsicato

Trama del film I buchi neri

In seguito all'improvvisa morte della madre, Adamo ritorna al paesello; qui ritrova la casa in cui è stato bambino e incontra l'amico d'infanzia Adelmo, che gli offre un lavoro. Così Adamo riempie i suoi giorni guidando un camion che porta al macero frutta marcia. Una mattina si ferma a spiare una coppia in intimità nei campi. Improvvisamente, quello che sembrava un convegno amoroso si trasforma in una rapina che Adamo riesce a sventare. Si guadagna così la fiducia della ragazza, che si chiama Angela. Costei è una prostituta che si convince di aver trovato in Adamo la persona giusta per lei. Tra i due nasce un legame affettivo che, pur non concretizzandosi mai in un rapporto diretto, sembra momentaneamente riempire la vuotezza delle loro vite.

Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:

6,29 / 10 (7 voti)

Grafico

vota e commenta il film invita un amico

Voti e commenti su I buchi neri, 7 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

| Con risposte | Con nuove risposte dall'ultima visita | Con risposte di oggi

KitaVerde @ 18/01/2016 17:40:55

6 / 10

Sufficiente. Da tenere in considerazione la prova di Corsicato di aver fatto un film non convenzionale, con alcune buone idee e una Iaia Forte in gamba. Attenti alle Galline.

Rispondi al commento

paride_86 @ 01/02/2014 03:34:50

3 / 10

Pappi Corsicato, regista napoletano senza particolare talento, firma un film di una stupidità infame, girato con due lire e interpretato da dilettanti.
La trama scorre priva di ogni senso e gira intorno ad un ambiguo ragazzo ossigenato e ad una prostituta timorata delle galline che, alla fine, supererà il suo grottesco complesso.
Da evitare accuratamente: è privo di qualsivoglia qualità.

Rispondi al commento

The Gaunt @ 07/05/2012 11:15:32

7 / 10

Il film di Carsicato è una visione piuttosto inusuale nel panorama del cinema italiano. I personaggi e il contesto presentano caratteristiche pasoliniani nei loro tratti fondamentali, fatti di emarginazione, tuttavia con elementi surrealistici che danno alla pellicola un forte carattere allegorico e simbolico. Mi ha colpito in particolare un elemento apparentemente stridente come la colonna sonora, però capace al contempo dare una certa atemporalità a tutta la storia. Mi è sembrato tuttavia troppo carico di simbolismi, non tutti comprensibili e a volte un po' disomogenei, ma come ripeto è un film da vedere se non altro per una certa originalità di questa rappresentazione.

Rispondi al commento

gandyovo @ 29/12/2009 17:51:19

7 / 10

film davvero curioso. niente a che vedere con l'ultimo film del regista (2009)

Rispondi al commento

Jellybelly @ 05/09/2008 20:55:20

6 / 10

La ricerca del grottesco a tutti i costi da parte di Corsicato in questo film mi ha sempre lasciato una fastidiosissima sensazione di precostruito, senza quella ruvida e disperata spontaneità di Ciprì e Maresco nè tantomeno di Pasolini. Inegabile, comunque, l'impatto della corte dei miracoli imbastita dal regista, che turba e colpisce dritto allo stomaco.
Bravissima Iaia Forte, caratterista ingiustamente dimenticata.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/09/2008 12.11.29
Visualizza / Rispondi al commento

1emozionedapoco @ 10/10/2007 20:12:35

7½ / 10

Si il film è veramente interessante sembra mischiare aspetti grotteschi alla Ferreri ( bellissima la scena della prostituta muta che mette la cassetta nell'autoradio o questi mucchi di frutta, di banane da scaricare) con aspetti di Pasolini: il bello è che in mezzo a tutta questi personaggi variopinti esce un lirismo nel rapporto tra i due ragazzi.

Rispondi al commento

kowalsky @ 09/09/2007 14:05:10

7½ / 10

Un film davvero interessante: atmosfere Pasoliniane si amalgano a una direzione metaforico-surrealista e alla dissacrazione "popolare" di un genere poco frequentato nel cinema italiano come la fantascienza.
A volte, la sensazione che il kitsch di certe sequenze (come l'improbabile ma tutto sommato eccentrico finale) e la direzione stilistica di Corsicato - preannunciata da un tremendo trailer - siano frutto di una compiaciuto modo di etichettarsi "outsider" prevale, ma resta sicuramente uno dei film italiani più curiosi di sempre.

Rispondi al commento

vota e commenta il film invita un amico