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Il folle luminare resta coinvolto in un terrificante incidente stradale, ne esce illeso, non la fidanzata che finisce decapitata. Il mad doctor non si arrende, trafugata la capoccia della promessa sposa la mantiene in vita (!) nel suo laboratorio mediante un miracoloso siero, in attesa di recuperare un corpo - possibilmente procace- su cui trapiantarla. Joseph Green costruisce un horror fantascientifico per nulla malvagio, sicuramente condito da moralismi spicci e scene piuttosto ingenue (se non ridicole per i nostri tempi), eppure queste debolezze non fiaccano eccessivamente il suo operato, sorretto da una sceneggiatura semplicemente perfetta nell' alimentare curiosità su un'idea mutuata ovviamente da Frankenstein, anche per la presenza di una creatura costituita da un patchwork anatomico ricavato da vari cadaveri. Il filmetto in questione non gode di grande fama tra gli appassionati, pare più noto agli addetti ai lavori considerato che sarà futura fonte d'ispirazione per più di qualche pellicola, ad esempio l'imperdibile "Re- Animator". Si segnalano ammiccamenti sessuali e scene fortine abbastanza inusuali per l'epoca, si vocifera infatti di sentite riprovazioni al momento dell'uscita in sala. Vi è anche una discreta presenza di sangue pur attutita nell'impatto visivo dalla scelta di girare in b/n. Insomma, non un capolavoro ma un dignitoso b-movie che farà la gioia di chi ama il weird d'annata. Peccato per una chiusura abborracciata, sveltita in maniera tale da apparire quasi tronca.