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Una pellicola assai bizzarra che purtroppo quando uscì non ricevette l'attenzione che avrebbe meritato.....colpa probabilmente della trama parecchio assurda e della messa in scena piuttosto cruenta per quegli anni (che infatti gli diede anche numerose noie con la censura). Buona la regia che riesce a dare vita ad alcune sequenze assolutamente memorabili (la scena dell'incidente) e abbastanza convincente la recitazione. Un piccolo cult che ha ispirato innumerevoli pellicole che arriveranno decenni dopo (tra cui probabilmente anche il cult di Gordon, Re-animator),da riscoprire.
"Il cervello che non voleva morire" è una pellicola molto interessante che vanta di diversi pregi e scene intriganti, usufruendo di tutto quello che aveva insegnato la fantascienza durante gli anni 50. A voler esser pignoli non si tratta di un lavoro completamente riuscito, alcuni momenti scollegati dal lato grottesco e più dedicati alle parti di intermezzo sono decisamente legnosi, un pò superflui ed eccessivamente "perdi tempo", ma la pellicola sa pure mettere in mostra delle scene piuttosto inusuali per quel periodo, dove il sangue non era propriamente all'ordine del giorno, quindi figurarsi vedere una scia di sangue lasciata sul muro a causa di un uomo a cui è stato amputato(o meglio dire strappato) un braccio..... .....ora chiedo scusa per il leggero spoiler, ma vi assicuro che il film si fa apprezzare per altre cose, forse addirittura per la povera sventurata protagonista....completamente fuori di testa(battutona....).... Scherzi a parte.....l'ho considerato un altro sci-fi anni 50/60 molto valido; più vado avanti nel cercare di scoprire pellicole di questa tipologia, più mi rendo conto che il cinema ha da rivelare molte chicche nascoste....sopratutto per quel che riguarda la fantascienza e il genere horror...e qui siamo un pò in tutti e due i generi....
Il folle luminare resta coinvolto in un terrificante incidente stradale, ne esce illeso, non la fidanzata che finisce decapitata. Il mad doctor non si arrende, trafugata la capoccia della promessa sposa la mantiene in vita (!) nel suo laboratorio mediante un miracoloso siero, in attesa di recuperare un corpo - possibilmente procace- su cui trapiantarla. Joseph Green costruisce un horror fantascientifico per nulla malvagio, sicuramente condito da moralismi spicci e scene piuttosto ingenue (se non ridicole per i nostri tempi), eppure queste debolezze non fiaccano eccessivamente il suo operato, sorretto da una sceneggiatura semplicemente perfetta nell' alimentare curiosità su un'idea mutuata ovviamente da Frankenstein, anche per la presenza di una creatura costituita da un patchwork anatomico ricavato da vari cadaveri. Il filmetto in questione non gode di grande fama tra gli appassionati, pare più noto agli addetti ai lavori considerato che sarà futura fonte d'ispirazione per più di qualche pellicola, ad esempio l'imperdibile "Re- Animator". Si segnalano ammiccamenti sessuali e scene fortine abbastanza inusuali per l'epoca, si vocifera infatti di sentite riprovazioni al momento dell'uscita in sala. Vi è anche una discreta presenza di sangue pur attutita nell'impatto visivo dalla scelta di girare in b/n. Insomma, non un capolavoro ma un dignitoso b-movie che farà la gioia di chi ama il weird d'annata. Peccato per una chiusura abborracciata, sveltita in maniera tale da apparire quasi tronca.
Piuttosto difficile da giudicare. E' un film molto bizzarro dalla trama risibile che pesca molto dal mito di Frankenstein e dal sottogenere mad-doctor, però devo ammettere che dal lato trash non è per niente male, qualche buona trovata c'è come la testa nella bacinella che anticipa di molto Re-animator e le teste parlanti di Futurama. Gli attori nel loro insieme, pur non essendo delle cime, sono funzionali in una pellicola che a modo suo può essere un piccolo cult.