il convento - heretiks (2018)

Troppo didascalico e noioso,un passo falso per Hyett che non riesce neanche a sfruttare correttamente la buona ricostruzione scenografica.
Dialoghi altisonanti ed effettacci dozzinali contribuiscono ad affondare il tutto,cast sprecato ( in particolare Ironside).
Tranquillamente tralasciabile,riguardatevi i precedenti lavori di questo regista piuttosto che questa roba.

Piatto, monotono, noioso, senza effetti, pessimo trucco, per non parlare di scenografia, scene, ambienti, fotografia... un film davvero molto brutto.

Imbarazzante!

Dopo essere stata accusata ingiustamente di stregoneria, la giovane Persephone viene salvata da un triste destino dalla Reverenda Madre, leader di una piccola congrega religiosa dove le sorelle consacrate cercano espiazione del loro passato consacrando la loro vita al Signore. In sintesi la trama di "The Convent" che a parte l'ambientazione settecentesca all'interno del misterioso priorato non offre nulla di nuovo. Sceneggiatura e prove attoriali scadenti, si salva qualche scena splatter... Il grande Michael Ironside compare in una piccola parte ad inizio film nel ruolo del magistrato che condanna la giovane innocente. Tentato di interrompere la visione ho voluto vedere come va a finire... Sconsigliato

Non mi è piaciuto per niente.
Sceneggiatura scarsa, cast peggio.
Effetti speciali deludenti.
Sconsigliato.

Nato probabilmente sulla scia di "The Nun" ma alla fine tutta un'altra cosa, nonostante quest'ultimo non fosse un capolavoro qui siamo lontani anni luce sia come sceneggiatura che come aspetti tecnici e recitazione.
Le attrici infatti sono totalmente anonime, gli effetti speciali di bassa qualità ma sopratutto la sceneggiatura vale pochissimo...infatti succede molto poco e quel poco è pure di una superficialità blasfema.
A parte la location e qualche sequenza "di ferocia" non c'è molto da segnalare se non consigliarlo al posto della valeriana.
Una pellicola di serie C low budget che si accatasta con altre migliaia simili.

Abbastanza monocorde, per non dire piatto, per quasi tutto il tempo, si anima negli ultimi 20 minuti con scene poco frizzanti, il make up non è di grande livello, ma che almeno mostrano qualcosa in termini di tensione.
Complessivamente nulla di eccezionale, anzi palesa anche poca originalità nel soggetto, ma si arriva alla fine quasi indenni, senza grossi fastidi.
Cast e regia nella norma.