i mastini della guerra (1980)

Azione mista a spionaggio politico presentati con una confezione discreta ma che lascia un po' distaccati; se lo si apprezza anche più del dovuto è solo per la presenza di Christopher Walken. Più che guardabile ma altrettanto facilmente dimenticabile.

Tolto Walken che dona credibilità sofferta al suo personaggio ed è sempre un mito questa pellicola - che non definirei di guerra ma più un film spionistico/ avventuroso - mi ha lasciato molto amaro in bocca, sia per la sciapa confezione tecnica con cui è realizzata sia per il ritmo abbastanza blando. La lacuna più grande è però la mancanza di un credibile approfondimento sulla situazione politica dello stato tirannico dello Zangaro, mentre non è dato sapersi come la popolazione locale la pensi. Il finale fracassone mette un pò di pepe alla storia ma da solo non basta a risollevare le sorti di una pellicola di poco interesse, inadatta neanche a trascorrere una serata senza pretese.

Tratto da un noto libro di Forsyth,questo piacevole film di guerra narra,come era di moda negli anni '70,di una pattuglia di mercenari impegnati nella solita missione quasi impossibile. Ben confezionato dall'onesto Irvin,con un grande Walken all'apice della fama e con un giovane Berenger.Belle le scene di combattimento ma ben fatto anche nella parte organizzativa del golpe.

SPOILER

Carino.
L ho trovato un po noiosetto e un po prevedibile come film ma tutto sommato merita una visione.
Tecnicamente a parte la lentezza è ottimo!

Bravissimo Walken come sempre! Ste parti gli sembrano cucite addosso su misura da un sarto!

Solido action movie (forse il miglior lavoro del regista), a cui però è preferibile la prima parte, cruda ed impegnata a dovere, che la seconda, in cui si scade un pò nella retorica e nella prevedibilità. Rimane comunque un buon film duro, cattivo, coraggioso, molto violento e con delle ottime scene di guerra.
Christopher Walken eccellente e crediblissimo; il resto del cast (tra cui i giovani Tom Berenger, Ed O'Neill e Jobeth Williams) poco caratterizzato e praticamente inutile se non per la presenza.

Se vi capita a tiro guardatevelo, non ne rimarrete delusi.

bel film con un sorprendente tom berenger, finale un pò troppo buonista. Preferisco i 4 dell'oca selvaggia...

Stato africano dello Zangaro comandato dal generale Kimba, ma si potrebbere leggere Stato dell'Uganda comandato dal generale Amin (o Mobutu dello Zambia). Uno dei tanti stati instabili dove il protagonista deve "equilibrare" in nome di potenze straniere o gruppi industriali interessati allo sfruttamento delle risorse naturali. Instabile è anche l'equilibrio sociale del protagonista, prigioniero del proprio ruolo ed incapace di instaurare un qualsiasi rapporto aldifuori del contesto in cui opera. Walken rende pienamente credibile il proprio personaggio. La pecca è la caratterizzazione un po' troppo didascalica di quasi tutti gli altri protagonisti, ma fondamentalmente questo è un action movie, quindi certi difetti sono perdonabili.

Assieme a "Hamburger hill" questo è il più bel film di Irvin. Tratto dall'omonimo libro di Forsythe, è un film che sullo sfondo di una guerra possiede una discreta analisi psicologica degli effetti che la dittatura crudele e il potere corrotto che regnano nello stato dello Zangaro provocano su Shannon. Questo personaggio è reso ancor più celebre dalla grandissima interpretazione di Christopher Walken, in grado di descrivere in modo meraviglioso i cambiamenti graduali del proprio personaggio. La scena finale, e i relativi occhi iniettati di sangue, sono strepitosi.

E poi qui sì che c'è una evidentissima quanto soprattutto PUNGENTE analisi della dittatura. Altro che "Il seprente e l'arcobaleno"! puah..