i miserabili (2019)

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Titolo Originale: LES MISÉRABLES

Regia: Ladj Ly

Interpreti: Damien Bonnard, Alexis Manenti, Djibril Zonga, Issa Perica, Al-Hassan Ly

Durata: h 1.40
Nazionalità: Francia 2019
Genere: drammatico
Al cinema nel Giugno 2019

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Trama del film I miserabili (2019)

Montfermeil, periferia di Parigi. L'agente Ruiz, appena trasferitosi in loco, prende servizio nella squadra mobile di polizia, nella pattuglia dei colleghi Chris e Gwada. Gli bastano poche ore per fare esperienza di un quartiere brulicante di tensioni tra le gang locali e tra gang e forze dell'ordine, per il potere di dettare legge sul territorio. Quello stesso giorno, il furto di un cucciolo di leone dalla gabbia di un circo innesca una caccia all'uomo che accende la miccia e mette tutti contro tutti.

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Voto Visitatori:

6,90 / 10 (10 voti)

Grafico

Migliore promessa maschile (Alexis Manenti)

VINCITORE DI 4 PREMI CÉSAR:
Miglior film, Migliore promessa maschile (Alexis Manenti), Miglior montaggio (Flora Volpelière), César del pubblico

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Voti e commenti su I miserabili (2019), 10 opinioni inserite

Commenti: Tutti |

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rain @ 05/10/2024 10:02:17

8 / 10

Straordinario film "di strada" francese che si fa largo tra la periferia di una cittadina (Montfermeil) nei pressi di Parigi e le sue differenze razziali e culturali, con annessi tensioni, scontri e contrasti.
Ottima regia e fotografia, bello l'intreccio tra i personaggi e le relazioni tra le diverse "fazioni", realistica rappresentazione della periferia e quindici minuti finali di adrenalina pura. Certo "L'Odio", di cui questa pellicola è stata definita da più persone come il suo erede, su tutti questi fronti rimane un capolavoro di altro livello, ma "I Miserabili" è uno dei film che nel suo insieme (ambientazione, tematiche, nazionalità di provenienza, qualità) più gli si avvicina.

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Jellybelly @ 23/07/2024 22:48:43

8 / 10

Grandissimo film, che riesce dove Athena falliva, ossia raccogliere il testimone de L'odio e raccontare le tensioni sociali e razziali nella Parigi multiculturale, presentata come una polveriera in cui i ruoli si mischiano di continuo: la polizia ed i criminali non sono poi così diversi ed ogni etnia o quartiere ha il suo leader che ce ed a di tenere a bada le tensioni (emblematica la figura del Sindaco).
Meravigliosa la scena iniziale, con tutti i parigini assieme a prescindere dall'etnia che festeggiano la vittoria della coppa del mondo: ma è solo un'illusione.

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Noodles71 @ 05/08/2022 20:46:43

7½ / 10

Un bel film francese diretto in maniera esemplare da Ladj Ly, una storia di violenza e vendetta. Ambientato nella cittadina di Montfermeil nei sobborghi periferici di Parigi, tutto ruota intorno al piccolo Issa ed al suo naturale istinto di ficcarsi nei guai. Un nuovo poliziotto affianca i due esperti colleghi che sanno come muoversi all'interno delle varie bande criminali multietniche che svolgono i loro affari nella cittadina dove solo la violenza può farsi fare rispettare. Un incidente scatena una serie di eventi a catena che porteranno ad ulteriore violenza. Dopo lo splendido "L'Odio" di Kassovitz un altro prodotto d'oltralpe destinato a diventare un cult di nicchia. Il finale aperto chiude un film veramente ben fatto.

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Thorondir @ 14/03/2022 12:13:52

7½ / 10

Se il tema è ormai inflazionato e di film sulle banlieu ne abbiamo visti sempre di più, Ladj Ly riesce a tirar fuori un film molto interessante: non solo nella scelta registica simil documentaristica con la ricerca del realismo della messa in scena, ma anche nel delineare personaggi modellati dall'ambiente in cui si muovono: dai poliziotti super violenti che ritengono l'utilizzo della forza l'unico modo per "tenere a bada" zone difficili ai giovani ragazzi immersi in un mondo dove mancano punti di riferimento e dove l'integrazione è quella forzata della convivenza difficile di tutti i giorni. Quel finale (splendida la scelta di lasciare tutto in sospeso) dona forza ai due ragazzi: le loro scelte determineranno il loro futuro. Sono fin da giovanissimi di fronte a scelte morali che cambieranno la loro vita: scelte imposte dalle circostanze o cercate in prima persona.

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wicker @ 13/05/2021 20:11:14

8 / 10

Sa molto di già visto e i paragoni si sprecano ..( l'odio, la città di dio, training day, la bàs ecct..) tanto per dire qualche film dove si possono trovare assonanze al nostro . Ma qui i punti di forza sono : una nuova ambientazione ,moderna e tecnologica e un quarto d'ora finale di una tensione e rabbia veramente esagerata e palpabile .
Tanto basta per inquadrare il film come ottimo prodotto , anche se magari qualche argomentazione un pò più convincente si poteva trovare , nella sceneggiatura, per scatenare tutto 'sto inferno.

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VincVega @ 12/12/2020 12:44:17

7 / 10

Una buona opera prima, una specie di mix tra "Training Day" di Fuqua e "L'Odio" di Kassovitz. Una giornata nella periferia parigina, in cui la pellicola esplora in modo riuscito come si accendono ed alimentano le tensioni e le violenze. Da vedere, anche se gli manca qualcosa per essere considerato un grande film, forse il background dei personaggi, qualcosa in più sulle loro vite e a mio avviso il regista doveva affondare più il colpo. Peccato aveva grandi le potenzialità, comunque generalmente mi ha convinto.

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emans @ 12/10/2020 16:01:30

7½ / 10

I "miserabili" a cui è dadicato il titolo sono forse questi poveri ragazzi che vivono in quartieri malfamati alla ricerca di un espediente per non morire di fame?
O forse sono i poliziotti che sfruttano la divisa per poter palpeggiare una minorenne e che vivono a ridosso dell'illegalita'?
Non si salva nessuno in questo bel film di Ladj Ly che offre un ritratto impietoso e senza speranze di una Parigi lontana dall'essere la citta' dell'amore.
Un film ben fatto, mai banale e che giustamente non regala ne' vinti ne' vincitori...

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foxycleo @ 01/10/2020 14:28:58

6½ / 10

Storia attuale, interessante e narrata discretamente.
Buona prova del cast.
Buon ritmo.

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al3Viste @ 25/09/2020 16:22:47

7½ / 10

Splendido e crudo affresco, quanto mai attuale. La violenza genera violenza, e per adesso da questa impasse non si esce.

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Mauro@Lanari @ 15/08/2020 15:26:12

1½ / 10

Si può citare Hugo ancora oggi poiché i problemi sociali si sono dimostrati irrisolvibili, forse per la possibilità ch'essi derivino da radici più profonde, antropologiche o metafisiche. A quel livello sarebbero sanabili? Non si sa, non ci sta provando più nessuno, e allora ecco l'indignazione da salotto per qualcosa destinato a proporsi di nuovo e di nuovo "in saecula sae****rum" ("La Haine", Kassovitz 1995; "City of God", Meirelles 2002, "Snowpiercer" e "Parasite", Bong Joon-ho 2013 e 2019, oppur'a ritroso vers'il neorealismo: Spike Lee, Ken Loach, "Ladri di biciclette", De Sica 1948).

Mauro Lanari

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