jimmy's hall - una storia d'amore e liberta' regia di Ken Loach Francia, Gran Bretagna, Irlanda 2014
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jimmy's hall - una storia d'amore e liberta' (2014)

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locandina del film JIMMY'S HALL - UNA STORIA D'AMORE E LIBERTA'

Titolo Originale: JIMMY'S HALL

RegiaKen Loach

InterpretiBarry Ward, Simone Kirby, Jim Norton, Andrew Scott, Brían F. O'Byrne, Francis Magee, Karl Geary

Durata: h 1.46
NazionalitàFrancia, Gran Bretagna, Irlanda 2014
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2014

•  Altri film di Ken Loach

Trama del film Jimmy's hall - una storia d'amore e liberta'

1932, dopo 10 anni di esilio negli Stati Uniti, Jimmy Gralton torna nel suo paese per aiutare la madre a occuparsi della fattoria di famiglia. L'Irlanda che ritrova non è più quella di una volta. 10 anni dopo la fine della Guerra Civile, ha un governo tutto suo e tutto ormai è permesso. Su sollecitazione dei giovani della Contea di Leitrim, Jimmy, nonostante la sua poca voglia di provocare l'ira dei suoi vecchi nemici, la Chiesa e i proprietari terrieri, decide di riaprire il "Hall", locale aperto a tutti dove ci si incontra per ballare, studiare o discutere. Il successo è ancora una volta immediato. Ma la crescente influenza di Jimmy e le sue idee progressiste danno fastidio a molti abitanti del villaggio.

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Voto Visitatori:   6,27 / 10 (11 voti)6,27Grafico
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Voti e commenti su Jimmy's hall - una storia d'amore e liberta', 11 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  15/10/2024 20:21:29
   6½ / 10
Come suo solito Loach ci parla di tematiche sociali e in questo caso l'argomento è soprattutto la contrapposizione tra giovani liberi di pensiero (con tanta voglia di innovazione e di divertirsi) e conservatori (in parte rappresentati dal potere religioso); sullo sfondo i verdi prati irlandesi. Materia interessante, ma forse trattata in maniera piuttosto "blanda" rispetto a quanto il regista inglese ci ha abituato nel corso della sua lunga carriera. Ciò nonostante non manchino le scene emotivamente forti o di qualità, come quella in cui la ragazza viene picchiata dal padre per la sua frequentazione della hall o quella del ballo nella sala deserta.

A tutti gli effetti un Loach minore, ma comunque meritevole di una visione.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  30/09/2022 12:32:06
   7 / 10
Per Ken Loach l'uomo è un animale politico (Aristotele dixit) e il suo cinema è una conseguenza di questo assunto. Jimmy's Hall racconta le vicende di Jimmy Gralton, militante comunista nell'Irlanda degli anni '30, e dello scontro tra un certo progressismo e il conservatorismo clericale. Sempre bravo Ken Loach che, piaccia o meno, è sempre coerente con le sue idee.

Mauro@Lanari  @  18/12/2021 18:16:54
   6½ / 10
Rispetto alla situazione odierna, immagino che il marxismo ortodosso di Loach sia inattuale e bisognoso d'un profondo aggiornamento. Però alcuni capisaldi non sono mutati: "Ritiro l'offerta, Padre. Lei ascolta, ma soltanto quando siamo in ginocchio" ("I take it back, Father. You do listen, but only when we're on our knees." Nel 2° dopoguerra Bloch avrebbe chiamato questa strenua difesa della dignità umana "l'ortopedia del camminare eretti" ("the orthopedics of the upright posture").

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2021 02.14.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/04/2016 12:06:12
   6½ / 10
Un giovane Irlandese costretto dalla guerra ad emigrare oltreoceano insieme alle sue idee di liberta'. Racchiudo in queste poche righe il fulcro del film di Loach.
Un film piacevole e leggero che si muove contro un certo fanatismo religioso e politico e che offre il solito spaccato di quelle terre d'Irlanda.
Proprio per il fatto di essere forse troppo "leggero" al film manca qualcosa, la denuncia è poco marcata.
Penso che il finale sia la sequenza piu' emozionante di tutte, ovviamente insieme agli splendidi paesaggi Irlandesi.

eruyomè  @  07/08/2015 12:54:52
   8½ / 10
Struggente e pieno di poesia. Di malinconica bellezza, aneliti di libertà e di giustizia. Di amore.
Forte e delicato insieme. Una fotografia suggestiva, toccante, un'Irlanda incantevole.

Il cuore di un regista ottantenne, che ancora sa "sentire", e creare -spanne e spanne sopra decine di registucoli à la page- meraviglia e incanto.

E' il suo ultimo film, probabilmente in assoluto, e commuove anche solo la cura, l'amore e la perizia con cui ,si vede, è stato fatto e girato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/02/2015 22:21:04
   6½ / 10
Dopo la guerra civile l'Irlanda sembra un paese pacificato, ma la cruda realtà si presenta in maniera dapprima sottile poi sempre più virulenta anche in una piccolo paese che offre il contesto di Jimmy's Hall. Fin da subito c'è una netta contrapposizione fra tradizionalismo rappresentato tra i grandi proprietari terrieri e la chiesa da una parte e la voglia di riscatto delle classi più disagiate e l'entasiasmo giovanile dall'altra. Loach ha impostato il film su uno schema ben preciso che influenza di conseguenza il comportamento dei personaggi, pur non mancando sfumature più evidenti in Jimmy stesso e i due preti (Sheridan e Sheamus). Non è certo il suo miglior film, vero anche che non mancano momenti toccanti (il ballo nella sala deserta fra Jimmy e la sua ex ragazza) e il discorso pubblico di Jimmy in cui Loach inserisce la vicenda passata con la realtà odierna. Un discorso che può essere applicato in toto ai giorni d'oggi.

franz91  @  14/01/2015 01:53:47
   5 / 10
Grandi lodi da parte della critica, recensioni super positive, standing ovation a Cannes di 10 minuti. Io mi trovo completamente in disaccordo.
Ken Loach porta sullo schermo una storia di enorme portata. La storia di un uomo carismatico, amato, di un eroe che nel suo piccolo paese Irlandese si fa portavoce di un movimento avanguardista nei confronti della chiesa. Nulla di così eclatante, anzi, ma per le severe regole di quel tempo (1920 circa) meritevoli di violenza.
Ma il film è piatto e abbastanza noioso.
La struttura narrativa è molto efficace, simile a quella dei grandi film epici nel genere, ma manca completamente di quella verve.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  13/01/2015 19:15:52
   5 / 10
... triste capitombolo di Loach ..un tempo veramente ispirato ed evocativo.
In questo ultimo lavoro invece perde tutta la sua verve ed il prodotto finale è un film piatto e incosistente.
Diviso idealmente in due parti,nella prima si ci batte idealmente per l'apertura della sala da ballo,nella seconda prende campo però la componente politica,burocratica e così bigotta che un pò mi ha ricordato l'Italia dei giorni nostri.
L'aspetto tecnico è invece buono gli attori sono bravi e la fotografia è bella (come del resto è l'Irlanda).
Tutto mi sempra però così bloccato e stantio,sembra ci sia rassegnazione ad un futuro già scritto,opaco e incolore come l'ultima immagine una fotografia già diventata ricordo.

marimito  @  27/12/2014 13:25:20
   6 / 10
Un film di parte, un inno alla gioventù, alla passione che infiamma, alla cultura dell'anima. Jimmy non smette mai di credere in quello che fa e che fa con passione. Aldilà di un carisma che al tempo stesso avvicina i più ma inimica molti, Jimmy insegue le sue passioni, lotta e non si arrende.
La pellicola, naturalisticamente parlando, restituisce una bella immagine dell'Irlanda, un' Irlanda che invita alla libertà primordiale, anche se alla natura che esplode fa da contraltare un grettume che opprime e che rende tutta quella natura una prigione.
Manca però qualcosa. Non so ben dire cosa, ma la sensazione è questa.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/12/2014 23:02:08
   7½ / 10
"Jimmy's hall" e' l'ultimo film di Ken Loach ed e' tra i pochi che sposano le vicende europee con la letteratura sociale americana. Spiazza con un inizio da Woody Allen ma in diversi frammenti sembra proprio di ritrovare le pagine migliori di John Steinbeck, soprattutto The grapes of wrath. Come affresco sentimentale funziona splendidamente, come apologo marxista/sociale molto meno. In definitiva mi sembra un bellissimo film di un grande cineasta e questo dovrebbe giustificare l'8, e finisce li. Ha senz'altro meritato gli applausi al festival di Cannes. E' struggente, evocativo, rabbioso, tenero, ha una fotografia stupenda e un paio di sequenze almeno un paio (la seduzione tra Jimmy e la sua amata al ritmo del ballo, o il blues ascoltato dal curato nella sua camera da letto) sono da antologia.
Il problema e' l'affettazione dei personaggi, vs. L'eroe progressista che tende a difendere l'innocenza del ballo ma fa cmq. Politica, o l'acredine verso un mondo clericale descritto come una barbara chiusura mentale degna di The Magdalene sisters. Insomma, il problema di Jimmy's hall, come il tanto acclamato Il vento che accarezza l'erba, e' che non scende in profondita' e non tenta di farlo. La comunita' sembra chiudersi in due fronti diversi senza spiegarci il perche'. E lasciare uscire di scena il protagonista diventa suo malgrado un bell'espediente di Loach per emozionare lo spettatore alla maniera ehm diciamo di Peter Weir ne "L'attimo fuggente". Tutto bene, ma non parliamo forse di un autore poco allineato che non ha alcun desiderio di farsi capire e amare? "Jimmy's hall" proietta il pensiero comunista con il pretesto di una semplice e sacrosanta liberalizzazione dei costumi, facendo leva sul "peccato" di diventare Movimento di pensiero dentro e fuori la Comunita', anarchia a suon di musica. Certe riserve mi hanno reso intransigente, eppure il mio cuore, davanti all'esperienza Universale della liberta', invano ha saputo resistere a questo film

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  22/12/2014 14:38:50
   4 / 10
Probabilmente il film più irrilevante della carriera di Loach. Un piattume stilistico in cui non spicca nulla, dove le performance affondano con la sceneggiatura che nulla imprime nella memoria. Più che brutto, totalmente inutile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/12/2014 12.28.41
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