la forza della mente regia di Mike Nichols USA, Gran Bretagna 2001
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la forza della mente (2001)

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locandina del film LA FORZA DELLA MENTE

Titolo Originale: WIT

RegiaMike Nichols

InterpretiEmma Thompson, Christopher Lloyd, Eileen Atkins, Audra McDonald, Jonathan M. Woodward, Harold Pinter, Rebecca Laurie

Durata: h 1.29
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2001
Generedrammatico
Al cinema nel Giugno 2001

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Trama del film La forza della mente

Dopo la diagnosi di una gravissima malattia, Vivian accetta di sottoporsi ad una serie di trattamenti sperimentali, brutali e ripetuti. Per otto mesi la sua vita prende una piega inaspettata: non piú insegnante ma oggetto di studio, Vivian sta per scoprire la sottile linea tra la vita e la morte che può essere percorsa soltanto con la forza della mente.

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Voto Visitatori:   7,67 / 10 (12 voti)7,67Grafico
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Voti e commenti su La forza della mente, 12 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  06/11/2024 12:54:11
   6½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Nichols dirige un buon film per la televisione, con un cast d'eccezione, opera anche parecchio cruda che si presenta fin da subito come uno shock, primissimo piano del medico che annuncia alla protagonista di avere il cancro, da lì l'inizio del calvario, che mostra prettamente il punto di vista della protagonista malata, professoressa universitaria, che non ha parenti stretti, che stringerà un buon rapporto col personale medico, specie l'infermiera che la consolerà anche emotivamente.

L'autore buca spesso la quarta parete, con la protagonista che parla direttamente in camera, forse per la solitudine che vive e non avendo la possibilità di sfogarsi con terzi, esternando tutti i suoi pensieri allo spettatore, come un flusso di coscienza che alterna momenti speranzosi a momenti di crollo emotivo, intervallando anche spesso con dei flashback della vita della protagonista, tra momenti all'università che mostrano il grande attaccamento alla sua passione, la poesia, a momenti felici dell'infanzia, è un film doloroso, in cui l'empatia si accresce esponenzialmente, trasportando lo spettatore nei freddi e asettici reparti, mostrando tutta la sofferenza dovuta non solo alla malattia quanto a cure dolorosissime e debilitanti, ponendo anche qualche interrogativo filoesistenzialista come i procedimenti che possono riguardare il fine vita e l'accanimento terapeutico, seppur non prendendo particolari posizioni al merito ma privilegiando le emozioni della protagonista, tuttavia riesce a non scadere mai nel pietismo e nell'eccessiva melensità, dosando bene sia i tempi che i sentimenti.

Interpretazioni di ottimo livello, la Thompson bravissima nel trasmettere tutta la sofferenza che prova assieme ad un buon acume tipicamente intellettuale che sa anche ironizzare nei momenti difficili, ruolo da comprimario per Christopher Lloyd che interpreta il dottore che la tiene in cura, nel complesso è un film televisivo interessante, particolarmente eclettico grazie alla buona regia di Nichols che dimostra ancora una volta di saperci fare alla grande.

ferzbox  @  06/05/2017 13:22:56
   7½ / 10
Di film che affrontavano l'orribile tematica delle malattie tumorali ne avevo visti abbastanza, anche toccanti e profondi...ma di film che arrivassero a farne addirittura uno strumento( quasi) palese di denuncia ai metodi della medicina tradizionale non molti......o non come questo perlomeno....
La cosa che davvero mi ha colpito è stata l'idea di rendere il personaggio di Vivian (interpretato da una bravissima Emma Thompson) un'interlocutore diretto con lo spettatore; mentre si assiste all'orribile evoluzione della malattia e a tutte le vicissitudini che essa scaturisce nell'ambiente ospedaliero, Vivian innescherà una relazione diretta con la macchina da presa, esponendo ad un pubblico "immaginario" i suoi pensieri e le sue paure.
Questa trovata sono stati bravi a contenerla, e mi ha stupito molto constatare come sono riusciti a non farla scadere in un meccanismo documentaristico(cosa su cui potevano inciampare facilmente), creando di fatto un rapporto estremamente intimo tra la protagonista e chi sta guardando il film; bellissima questa trovata......
Oltre a questo c'è da dire che l'opera non si sofferma in troppi sentimentalismi; non c'era affatto l'intenzione di creare il solito blockbuster sdolcinato pieno di clichè o luoghi comuni; direi piuttosto che l'obbiettivo principale era quello di informare tra le righe quanto questi soggetti vittime di tumori incurabili siano visti dai medici come delle cavie da sottopporre a test o cure specifiche in grado di verificare l'effettiva efficacia di alcuni farmaci sperimentali; la paziente non è più una persona da curare, ma una possibile fonte di apprendimento per capire che direzione prendere nello studio contro il cancro.
Probabilmente la medicina non ha alcuna alternativa per poter progredire; o fai così o non ci sarà mai alcun passo in avanti, però viene molto da pensare se ci si mette nei panni delle persone affette da simili mali incurabili....sottoposti a richieste assurde come il resistere a dosi massiccie di chemioterapia o sentirsi dire ogni mattina "come si sentono" consapevoli che peggiorano sempre di più di giorno in giorno; per non parlare di alcuni momenti dove la loro persona viene addirittura utilizzata dai primari per fare lezione ai giovani neolaureati....
Insomma, questa critica al sistema sanitario riguardo a queste povere persone mi ha colpito molto e mi ha fatto cominciare a credere se alcune teorie esposte da alcuni individui praticanti di tecniche orientali non siano effettivamente la strada più corretta per difendersi da un male imponente come quello del tumore....(qualcuno a mai visto "My life" con Michael Keaton?....quella era già più commerciale come pellicola, ma in parte si concentrava sul concetto che ho appena espresso)....
Al di là di questo il film si dimostra valido anche per il lato sentimentale, che in questo caso non sbrodola mai, ma anzi, riesce a farsi vedere nei momenti opportuni e con assoluto equilibrio; la parte finale con l'anziana insegnante e il momento"soporifero" con l'infermiera(chi ha visto il film mi capisce) sono bellissime da vedere, riuscendo VERAMENTE a commuovere senza particolari strategie commerciali, ma con semplicità e sincerità.
Si tratta di un'opera che lascia una certa amarezza, ma ciò nonostante si dimostra una tra le pellicole più significative in tale argomento.

....peccato solo per la fotografia troppo televisiva.....

Matteoxr6  @  08/02/2015 01:24:08
   5 / 10
L'ho trovato deboluccio, uno scheletro di un film che necessita una solidità maggiore. La ricerca della rappresentazione della contrapposizione tra asetticità e sfera emotiva rende il giovane dottore una macchietta eccessiva (per non parlare della solita infermiera dal cuore d'oro). Al di là di questo, poco interessante e non apporta niente di più o di diverso rispetto ad altri soggetti analoghi precedentemente portati sullo schermo.

Horrorfan1  @  26/02/2014 18:40:18
   8½ / 10
Molto bello, ma, essendo io medico...

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/02/2014 18:26:02
   8 / 10
Padroneggiato con classe dall'interpretazione straordinaria della Thompson, Wit è un film toccante, duro, assente tuttavia da derive sdolcinatorie, che parla del decorso di una malattia ma anche del percorso personale di una persona che si trova improvvisamente, lei docente di letteratura inglese del seicento, dall'altra parte della barricata, cercando di capire un linguaggio diverso, quello medico, che si mostra in tutta la sua meccanicità ed autoreferenzialità.
Diventa quindi una sottile battaglia fra due mondi in cui l'ironia e l'arguzia della docente evidenzia la mancanza totale di empatia del mondo medico, votato allo scopo della ricerca ma arido dal punto di vista umano, accecato dall'obiettivo della ricerca ma incurante delle possibili conseguenze delle proprie cavie. E' proprio quel tocco d'ironia della protagonista, unita a quella dose di rimpianto per essere stata eccessivamente austera nel modo di porsi agli altri che offre al film quella necessaria solidità nel trattare l'argomento malattia in maniera poco scontata e banale. E non è cosa da poco.

Lory_noir  @  18/10/2012 14:47:10
   6½ / 10
Un film che a volte sa quasi di documentario. Una Emma Thompson straordinaria. Alcune scene sono molto intense e toccanti, altre però le ho trovate troppo artificiose e fastidiose.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/10/2010 12:10:34
   7 / 10
Mike Nichols descrive la storia dell'insegnate universitaria Vivian che per 8 lunghi mesi si sottoporrà alle più dolorose e invasive terapie contro il cancro.
Un film crudo, che affronta la malattia senza intermediari e senza mezzi termini.
A tratti spietato e brutale, soprattutto quando i medici sembrano essere interessati solo alle statistiche e alle pubblicazioni anzichè alla paziente.
Una Thompson davvero straordinaria che regge da sola tutto il film. Così come Vivian è sola nell'affrontare il viaggio verso la fine sola con la forza della sua mente.

Gold snake  @  20/06/2010 00:06:27
   10 / 10
Bellissimo, una sceneggiatura con i fiocchi.
Emma Thompson si è rivelata ancora una delle migliori attrici sulla faccia della terra.
Terribilmente angosciante, consigliatissimo!

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LoSpaccone  @  23/09/2009 14:22:05
   8 / 10
Un film delicato, lucido, leggero e profondo allo stesso tempo, che affronta con toni sottilmente ironici un tema di difficile rappresentazione. Il dolore è raccontato in prima persona (alla camera) da chi lo patisce, non solo attraverso i ricordi dei momenti più umanamente formativi ma anche attraverso quelle certezze che consentono di cogliere la paradossalità di una situazione in cui la cura sembra uccidere più della malattia, in cui i medici sembrano saper meno di vita e di morte di quanto non sapesse un poeta del Seicento. La differenza tra il tutto e il niente sta in una virgola, e Nichols pare voglia dirci che più della scienza, sa coglierla la poesia o chi conosce (perché la crea) la poesia della vita: le donne.

everyray  @  02/04/2008 17:18:22
   8 / 10
Terribilmente angosciante e molto attuale..la malattia e la sofferenza,il dolore e l'amarezza vista con gli occhi di una donna che deve accettare il suo destino!
La Thompson è straordinaria in un'interpretazione molto intelligente,molto di più di un pugno nello stomaco!

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/04/2008 21.11.22
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Invia una mail all'autore del commento franx  @  22/06/2006 10:13:40
   9½ / 10
Un film davvero eccezionale.
Il vero ospedale e la vera malattia senza fronzoli, senza eroismi mentali o fisici, senza voli pindarici e in tutta la sua interezza.
Se avete avuto qualcuno malato e lo avete seguito, capirete ancora di più quanto è vero questo film.
Altamente sconsigliato ai malati di cancro, non scherzo.
Ha lo stesso effetto di un calcio in pancia e un uppercut di mike tyson, ma fa crescere, uno dei pochi film che davvero ti comunica qualcosa e te lo lascia per sempre marchiato a fuoco nel cervello.
Il film più realistico che abbia mai visto, stracarico di contenuti.
Un film che lo vedi una volta e non hai più bisogno di rivederlo, perchè te lo ricordi scena per scena.
Emma straordinaria, Lloyd eccezionale, anche se recita poco.
Questi sono i film con cui gli americani si riscattano dalle americanate, dalla monoespressività e dal botteghino.
Sembra che il regista abbia detto: adesso faccio un film serio.
Gli è riuscito, bravo.
Il bello è che non è stato molto pubblicizzato e se chiedi in giro nessuno ne ha sentito parlare: è un film che va contro il luogo comune, contro i falsi moralismi, contro la società tutta, la massacra, la annienta peggio di una bomba nucleare.
Un film sicuramente scomodo e reazionario, che sicuramente infastidisce, perchè colpisce nel segno, centro, 1000 punti.
Buona visione.

Feedback  @  13/06/2006 18:01:04
   7½ / 10
Ah che bello... un film ancora senza commenti.
Non adatto a chi è già triste, perché parla di morte, di cancro e di ospedali (in maniera abbastanza realistica, anche se a volte sfiora un po' il grottesco o il macchiettistico).

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