A Glasgow, il 24enne Robbie, da poco diventato padre, trova nella visita ad una distilleria di whisky l'idea per una nuova carriera lontano dal crimine e una via poco ortodossa per una fuga dalla povertà.
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stanco, scontato, facilone, mix malriuscito di dramma e favoletta: molto deludente, e lo dice un fan sfegatato del buon Ken. Aggiungo anche che il fatto che un film così svogliato e standard abbia vinto il gp della giuria a Cannes pone seri dubbi sui meccanismi (spesso troppo automatici) dei festival.
E' un film che vorrebbe coniugare commozione e sberleffo, alternando la denuncia sociale a momenti di sana ironia, ma riesce solo parzialmente nel primo intento, fallendo completamente nel secondo.
C'era gente, in sala, che rideva in modo fragoroso su tutte le scene di (presunta) comicità in cui era presente il ragazzo pelato, alle prese con la sua ignoranza sulla Monna Lisa o sul fastidio causato dalla borsa adagiata sui testicoli.
Io non ho riso per niente, invece, trovo da sempre lo humour inglese totalmente innocuo.