la strega in amore (1967)

Affascinante pellicola di Damiani che dirige un dramma con suggestioni gotiche,pervadendo tutto con un po di erotismo mai pruriginoso ma ben calibrato per non rovinare l'atmosfera.
Un film che nonostante un ritmo dilatato e alcuni sviluppi narrativi prevedibili,risulta piuttosto intrigante,merito anche di un aspetto tecnico di altissima qualità che si lascia ricordare per la magnifica fotografia.
Belle le musiche di Bacalov,assolutamente convincente il cast femminile,sottotono invece quello maschile.
Alcuni aspetti della trama forse avrebbero richiesto una maggiore attenzione ma siamo ugualmente davanti ad una pellicola di alta qualità,da recuperare.

Titolo da riscoprire questo di Damiani. Tra gotico e fantastico ben fotografati e ben intepretati, specialmente dalla Schiaffino, un ritratto sfaccetato della figura femminile ed il rapporto con la controparte maschile, misto fra idealizzazione e dalla psicologia affatto banale. Dotato anche di un certo erotismo di fondo, il film di Damiani si pone come uno dei prodotti migliori di questo genere, rimanendo in ambito nazionale.

Senza volerlo sono riuscito a trovare tra la mia collezione questo film con Rosanna Schiaffino, proprio nel giorno della sua dipartita. A parte qualche suo film con Totò non mi era mai capitato di ammirarla in altri ruoli.
Qui è nella parte di una seducente e tormentata donna reclusa e vivere con quella che sembra essere sua madre (Sarah Ferrati) e un bibliotecario squinternato (Volonté).
All'arrivo del giornalista Sergio (Richard Johnson) vedremo i quattro immergersi in surreali e turbolenti intrecci passionali. Regia di Damiani dal deciso taglio psicologico anche se a rivederlo oggi la pellicola perde qualcosa.

Film datato, surreale, simbolico, metapsicologico, stregonesco. Originale nelle espressioni e codici visivi, lo si può intendere meglio calandosi nelle realtà più inconsce della psiche dei personaggi dove i desideri albergano indisturbati pronti ad esplodere ad ogni richiamo seduttivo erotico e affaristico che nasce dalla realtà presennte.