le folli notti del dottor jerryll (1963)

Sono sempre stato un grande fan di Jerry Lewis e questo film mi è rimasto particolarmente impresso perchè quando avevo cinque anni, pur sapendo che si trattava di una commedia, la scena in cui il professore si trasforma per la prima volta nel laboratorio mi metteva una paura terribile. Devo dire che rivedendolo mi ha leggermente deluso: ottima l'idea di parodiare la storia del Dottor Jekyll e Mr. Hyde (e geniale il titolo italiano) e proprio per questo ci si aspetta che il film sia zeppo di gag, battute, situazioni paradossali ed equivoche. E invece la sceneggiatura procede in maniera troppo verbosa, senza uno sviluppo vero e proprio e con un finale che arriva in maniera del tutto fisiologica con praticamente nulla che accada veramente. La visione è comunque piacevole, Lewis è sempre quel "mostro" di bravura e comicità e conosciamo e la sua performance (anche come valente cantante) è tutto il film ma a parer mio poteva dare molto di più oltre che campare di rendita sulla presenza del comico americano. Stella Stevens è bellissima...ma troppo imbalsamata. In una fugace comparsa in palestra si intravede il gigantesco Richard Kiel - lo "Squalo" dei film di James Bond-. Carino ma tutt'altro che indimenticabile; di sicuro Jerry Lewis ha realizzato film migliori.

Capolavoro di Jerry lewis da lui diretto ed interpretato; dal famoso libro di riferimento di Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (già oggetto di decine di adattamenti cinematografici, alcuni dei quali anche televisivi) una gran bella commedia, piena zeppa di giusta e dovuta satira sociale sull'ossessione per l'apparire; tiene che è un piacere per 90 minuti, poi sbrodola e va fuori luogo con la tritissima moraletta da due soldi del "per piacere agli altri, devi prima piacerti te medesimo", che sentirò ripetere dalla gente più o meno 5-6 volte al giorno. Questo luogo comune poteva essere meglio reso con un "sii te stesso" che, seppur anch'esso ormai di dominio comune, perlomeno ancora significa qualcosa, avendo per davvero riscontri.

Ad ogni modo un film memorabile, con un Lewis prima tontolone poi ****ccione veramente reso da manuale; buona anche la fotografia e le scelte cromatiche, soprattutto nel corso delle sequenze che trattano delle trasformazioni.

Eddy Murphy vi prenderà palesemente spunto (con tanto di nomi copiati paro paro, come Buddy Love ad esempio) per i due discreti film su Il professore matto.

Se si inserisce il film nel suo giusto contesto non si smette più di ridere!!

A me invece sto Jerry Lewis pare un perfetto idiota.
Comicità e linguaggio del corpo già antiquati a quei tempi, a vederlo oggi appaiono addirittura osceni, non troppo dissimili dai nostri cinepanettoni.
Prima ventina di minuti imbarazzante con Lewis che ci fa (e ci sa fare bene) in maniera del tutto gratuita, si risolleva giusto un pò alla fine col discorso di chiusura.
Un messaggio cmq di una prevedibilità disarmante, niente di che la rilettura del classico di Stevenson che sembra insignificante rispetto a quanto saprà fare Mel Brooks con Frankenstein, ed happy ending in pieno rigore hollywoodiano, bell'e pronto per riempire le sale.
Se questo è il suo miglior film, allora credo che eviterò gli altri come la peste.

Commedia che ispirò il remake di Eddie Murphy dal titolo IL PROFESSORE MATTO.
Questo con Jerry Lewis non mi è sembrato così irresistibile come invece la media vuole supporre, ma l'ho trovato abbastanza flebile per quanto riguarda battute e sitiuazioni spiritose. A tratti demenziale, è una commedia che non mi ha trasmesso grande ilarità, forse perchè distratto dalla prorompente bellezza di una Stella Stevens da togliere il fiato.
Abbastanza simpatico Jerry Lewis.

Il film piu' famoso di Jerry Lewis non è altro che una rivisitazione del celebre romanzo "dottor Jekyl e Mr. Hyde"!
Nella parte del professorino bruttarello e sfigato è eccezionale...una gag dopo l'altra!
Quando si trasforma diventa un personaggio arrogante e presuntuoso e si ride,sicuramente di meno!
Ma un suo scopo lo troviamo nel monologo finale dove i nostri sbadigli,per i tanti stacchetti musicali,vengono ripagati!
Cult!

"Il mio psichiatra mi ha detto che soffro di sdoppiamento della personalita' e quando mi ha detto che dovevo pagare 80 dollari gliene ho dati 40 dicendogli che per il resto ci pensava l'altro"

Straordinaria e coloratissima rivisitazione del classico di Stevenson, dal quale si discosta nella rappresentazione del bene/male proponendoci un'attualissima commedia sull'essere/apparire, e ancora più attuale se considerata sotto forma di parabola sull'uso di sostanze stupefacenti degli ultimi anni.
Semplicemente sublime nel suo istrionismo Jerry Lewis, mi dispiace per i fans di Jim Carrey, il quale ha copiato praticamente tutta la sua comicità fisica.

Il capolavoro di Jerry Lewis.

Il film pone la questione del doppio in chiave umoristica. Esaspera le caratteristiche delle due personalità di Julius per ottenere una narrazione più spettacolare e letteraria.

L'effetto umoristico deriva dal contrasto tra le due personalità che in qualche modo diventano il sintomo l'uno dell'altra: quando Julius è il professore inibito desidera essere un personaggio mondano di successo, quando si manifesta con la personalità di successo, essendo frutto di un sogno, è destinato prima o poi a mostrare le sue crepe scivolando a un certo punto pubblicamente nel ridicolo.

Il doppio racchiude una logica psicanalitica per cui c'è sempre una personalità vera per quanto limitata e zoppicante da una parte e una falsa per quanto vicina a un vero comportamentale di una certa efficacia dall'altra.

Il film comunque si regge sopratutto sulla bravura direi geniale di Jerry Lewis che fa risplendere scene non sempre corredate da una grande sceneggiatura.

Godibile pellicola con una rappresentazione dei due volti del protagonista non banale.

Oh che meraviglia...la dimostrazione universale della grandezza di Jerry Lewis come attore comico e regista (cfr. "non siete riusciti neanche a capire ed amare jerry lewis" cfr. The dreamers di Bertolucci).
Non è soltanto un film esilarante come pochi, ma una riproposizione del mito di Stevenson che, trasformando il bene e il male in un concetto moderno di bellezza/apparenza, rischia oggi di essere il piu' credibile attestato contro la chirurgia estetica che sia mai stato realizzato al cinema.
Da antologia diverse sequenze, soprattutto quando il professore si trasforma in Buddy Love, fascinoso e pieno di se stesso, innamorato teneramente (come insegnante) della sua studentessa Stella Stevens...
Un film da vedere e rivedere senza stancarsi mai, eccezionale la scena del professore che cerca disperatamente di smaltire la sbornia della sera prima

Lewis era un re nella comicità. Ma a guardare questo e altri da lui diretti, si capisce che era anche un abile regista. Le Gag e tante trovate intelligentissime si susseguono dall'inizio alla fine.
Con un ritmo indiavolato e le risate continue Lewis contrappone al generosissimo professore dall'orribile aspetto, il belloccio ma presuntuoso arrogante e insopportabile Buddy Love, tra l'altro molto assomigliante a Dean martin, che allora faceva coppia fissa con Lewis.
"Le folli notti del dottor Jerryl" rimane un classico della comicità, con una trama e uno sviluppo che non si dimenticano.

Alcune gag sono memorabili. Ma quella in cui stavo morendo di + è quella dello scaldino dell'orso polare dell'Alaska..... assolutamente geniale!

niente male..devo dire la verità..è l'unico film d jerry lewis ke ho visto..ne guardaerò certamente altri..nn ne sn entusiasta, xò è sicuramente autorevole..alcune battute sn fenomenali..
PS: stella stevens in qst film è perfetta!

che ricordi d'infanzia............