Il film segue la storia del neo-assunto direttore artistico di una famosa casa di moda che, dopo aver alzato le sue aspettative, inizia a provare dolori al petto e scopre che potrebbe aver ereditato molto peggio del cuore debole del padre con cui si era allontanato.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
In questo film l'eredità in questione non è soltanto di tipo patrimoniale, ma un qualcosa che va molto oltre. Al protagonista viene comunicata la morte del padre con cui ha avuto un rapporto molto conflittuale, anzi non ha più un rapporto. Ha tagliato i ponti da decenni ed ha intrapreso un'ottima carriera come stilista di moda a Parigi. Il film rimane volutamente sul vago, infatti non si conoscerà il motivo di tale e totale rottura. Quello che si troverà di fronte è quello di essere erede di una situazione.
Per inquadrare il contesto, bisogna tenere presente la vicenda di Natascha Kampusch
Di fronte a tale evento il film vira sul thriller psicologico, con comportamenti irrazionale e fuori di goni logica da parte del protagonista. Sembra che la sceneggiatura forzi oltremisura il soggetto, ma se ci si riflette bene, quando lo stesso Elias afferma di aver fatto di tutto per non essere il padre, in realtà si trova invischiato nella parte oscura di sé stesso, come se tale eredità sia anche genetica. Un film che rimane sospeso e con diversi interrogativi irrisolti, però il meccanismo è intrigante ed inquietante se ci si riflette bene.