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Sceneggiato dal regista,un buon prodotto di genere che contamina il tema del vampirismo(e della superstizione nel passato)con la leggenda della ferocissima contessa Bathory,con l'intelligente trovata dei protagonisti psicopatici ma umani,condizionati da un'eredità maledetta(lei è discendente della contessa)e metafora della mostruosità insita nella nobiltà.In certi punti un pò sbrigativo,ma l'atmosfera gotica e morbosa c'è e sangue e nudità abbondano(anche integrali,da parte della Bosè e non solo).Con un pizzico di sadismo verso gli animali che potrebbe infastidire.Qualche taglio nell'edizione nostrana.Musiche di Carlo Savina.Consigliato ai fan.
Una pellicola a metà tra il gotico ed il sexy,diretta dal bravo Jorge Grau che l'hanno successivo realizzerà il cult "Non si deve profanare il sonno dei morto". Quello che rende interessante questo film non è tanto la trama, trattata più volte dal cinema dell'orrore ma il modo piuttosto realistico con cui vengono sviluppati certi elementi (da ricordare infatti la scena dei processi ai presunti vampiri),piuttosto interessanti..... Poi logicamente c'è un atmosfera malsana,un ambientazione affascinante ed una recitazione convincente (bravissima la Bosé),presente anche qualche nudo (che male non fa),fuori campo invece gli omicidi. Convincono poco i dialoghi ed alcuni personaggi potevano essere maggiormente approfonditi........ma forse pretendo troppo da un film di serie b spagnolo che tutto sommato riesce ad assicurare un discreto intrattenimento,consigliato all'amante del genere.
Sexy horror (che parola grossa) scialbo e totalmente incapace di infondere alcunchè. Ispiratosi alle famigerate gesta della contessa ungherese Elizabeth Batory (o almeno credo) il film di Grau non riesce ad essere nè interessante nè visivamente accattivante, scivolando via quasi mestamente senza offrire nessuna emozione valida...nudi a parte.
Insolito horror gotico che gioca col tema del vampirismo in modo non abusato,combinando superstizioni e magia per costruire una storia incalzante in cui il colpo di scena finale è la classica ciliegina sulla torta. Lo spunto di partenza è legato alle gesta della leggendaria Contessa Bathory,antenata della tenebrosa ed affascinante protagonista (interpretata da Lucia Bosè),da cui essa trae crudele ispirazione per mantenere la propria pelle giovane e morbida.Il tutto per risanare il rapporto con il marito,ormai poco propenso a soddisfare i doveri coniugali e più allettato da altri passatempi,non ultimo quello di sedurre giovani servette e avvenenti contadinelle. Una coppia nobile che sfoga le proprie pulsioni sul popolo di uno sperduto villaggio rurale è la metafora con cui Grau sintetizza il dominio delle classi più abbienti sui meno fortunati,in un attacco tutto sommato semplicistico ma di certo aderente a certe dinamiche sociali mosse fondamentalmente da un'ignoranza che diventa invitante punto debole per abiette mire. La pellicola è ben strutturata,amalgama i morbosi bisogni dei due signori e li fa sfociare in un racconto dell'orrore in cui la cura per la messa in scena e l'eleganza della regia spiccano a più riprese.Grau ha un unico torto, quello di presentare molti personaggi ma di non approfondirne praticamente alcuno con la giusta dovizia.Gli omicidi avvengono quasi tutti fuori campo e non vi è traccia di scene particolarmente disturbanti,non manca invece qualche nudo inevitabilmente offerto dalle vittime sacrificali tra cui un Ewa Aulin bellissima. A mio parere un lavoro migliore rispetto al più conosciuto "Non si deve profanare il sonno dei morti",altra apprezzabile incursione nell'horror da parte del regista spagnolo.
Gotico stupendo secondo me. La storia è incentrata su misteriosi omicidi e presunti vampiri per finire poi nella sanguinaria storia della contessa Bathory. Scenografie bellissime, bravi attori, fotografia ottima, musiche "drammatiche" perfette e alcune scene sanguinose evocative e d' effetto. L' atmosfera per tutto il film è altamente macabra. Grande Grau che anche con "Non si deve profanare il sonno dei morti" aveva dato una buona prova di se. Imperdibile per chi ama i film gotici.
peccato che le incursioni di Grau nel genere siano state solo due (questa e 'Non si deve profanare il Sonno dei Morti')... il film è incentrato sul rapporto voyeristico tra il marchese Karl Ziemmer e sua moglie Erzsebet Bathory (interpretata dall'incantevole Lucia Bosè)... l'unico neo sta nel non avere approfondito la psicologia della donna... ma per il resto il film è godibilissimo... L
Che questo sia un film su Elizabeth Bathory lo si capisce solo alla fine in poche parole, visto che per 3/4 il film tratta solo di omicidi, vampiri, morti, ecc. e lascia per lo più intuire e suggerire allo spettatore ciò che poi in effetti accadrà negli ultimi minuti.
La sufficienza cienmatografica la si raggiunge pure, anche e sopratuttto per la presenza della brava Lucia Bosé, madre di Miguel, però siam sul low budget andante, ma proprio low, low, low.