Justine e Michael stanno per sposarsi, il ricevimento si terrà nella casa della sorella di Justine, ma proprio in quei giorni un evento catastrofico minaccia la terra ed i suoi abitanti...
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Ci ho messo 15 anni a riprendermi da Le Onde del Destino ma adesso mi sento preparato ad affrontare un altro film di von Trier. Sono pronto.Sono pronto. Non ero pronto. Già al 7' accuso i primi sintomi di insofferenza:'Ma il film è tutto così?' Al 40' rimpiango le immagini stile Intervallo RAI (a colori,slow motion) dei primi minuti. Sono in balia di un matrimonio tragico. La macchina da presa balla che sembra di essere sul ponte del Titanic:forse vuole rendere l'instabilità mentale di metà degli ospiti.Ma io ho bisogno di un antiemetico. Si prosegue con la location del ricevimento che è diventata osservatorio privelegiato per il passaggio di Melancholia (il pianeta). Tra un bagno caldo e una colazione all'aperto constatiamo che i prolemi di salute della neo-sposa sono genetici. Io intanto sono entrato,già da un pò,in rotta di collisione con Melancholia (il film) e resto in attesa del tragico,quanto liberatorio finale.
Morale:che gli frega ai depressi della fine del mondo.
Quello tra me e Lars è un rapporto sulla lunga distanza,costruito,anzi demolito 'mattone' dopo 'mattone'.