Una bambina vive in un remoto villaggio tra le montagne della Macedonia del XIX secolo viene rapita da una misteriosa e antica creatura, la piccola viene trasformata in una strega. Passano gli anni e la bambina è divenuta un'adulta, ora è incuriosita dalla vita degli esseri umani.
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La noia regna sovrana! Lento, inutilmente lungo, si aspetta.che decolli ma ciò non avviene mai. Di horror non ha nulla. Quasi 2 ore buttate. Si dimenticherà facilmente.
Parte un po' lentamente, non ha un ritmo narratico eccelso, ma è un film interessante per come realizzato, dotato di un buon impianto visivo ed emozionale. Regia e cast appaiono apprezzabili ma sono i dialoghi, a mio avviso, il punto forte del film diretto da Stolevski, intrisi di poesia malinconica e rarefatta, intensi e significativi. Detto del ritmo non elevatissimo, di una catalogazione forzata in un genere che non sembra essere di totale pertinenza, vista l'assenza di quell'atmosfera tipica dei film horror, NON SARAI SOLA risulta una visione coinvolgente e interessante quanto basta per meritare una considerazione positiva.
Film dal taglio sperimentale, sicuramentre apprezzabile per l'originalita' della messa in scena, ma che fallisce dal punto di vista dell'intrattenimento e della fruibilita'. La sceneggiatura diventa presto ripetitiva, si attende con ansia un cambio di canovaccio che non arrivera' mai. Il film si appiattisce sull'unica soluzione e idea iniziale, senza lasciare vie di fuga allo spettatore. Contribuisce alla noia anche una colonna sonora intreressante - se ammantata di un minimo di varieta' - ma che invece si ripete stancamente di continuo, di pari passo con l'immutabile canovaccio narrativo. Il risultato e' un'opera poco fruibile, che aspira a un'artisticita' che pare piu' manieristica che genuina.
Pur essendo ben ancorato nel folklore popolare questo racconto di strega è abbastanza particolare per l'impostazione che fin dall'inizio sceglie un taglio molto minimalista. Una ragazza cresciuta segregata in una grotta sacra dalla sua madre naturale per impedire di diventare una discepola di una strega, successivamente la strega si sostituirà alla madre stessa per diventare il suo riferimento. Una ragazza muta ma dalla ricchezza emotiva interiore molto marcata, che è rimasta in fondo un essere più vicino all'infanzia che all'adolescenza che vuole conoscere il mondo attraverso i corpi degli altri per provare quelle sensazioni di felicità ma anche dolore che rendono l'essere umano quello che è. Una fotografia ben studiata e ottime intepretazioni che pur sfiorando l'horror è più un racconto drammatico di formazione, abbastanza inusuale come approccio, il che è un bene, ma dalla durata forse un po' eccessiva.