non uccidere (2020)

Thriller notturno con una buona regia e livello di tensione. Niente di innovativo e si dimentica pure in fretta, però offre una visione coinvolgente che non manca di tenere lo spettatore in ansia per le sorti del protagonista.

POSSIBILI SPOILER
Questi film riescono sempre a farmi innervosire per come sfidano senza alcun ritegno la sospensione d'incredulità dello spettatore ma per una volta tanto voglio partire dai pregi, perché indubbiamente ci sono e sarebbe ingiusto non darne atto.
Pertanto inizio col dire che la pellicola intrattiene a dovere, ha la durata giusta per non arrivare ad annoiare, è recitata in modo adeguato, crea un discreto pathos e si fregia di qualche interessante (per quanto non particolarmente originale) trovata registica, come quella di pedinare per larghi tratti il protagonista da dietro con la mdp, come per dare l'impressione di volerlo continuamente braccare senza però mai riuscirci.
Detto ciò, sono perfettamente conscio che è normale e giustificabile che nei film le persone non si comportino come farebbero nella vita reale (fossi stato io il protagonista la pellicola sarebbe durata 10 minuti, con me che scappo a casa di corsa mandando a quel paese la tipa, palesemente sciroccata e portatrice di sicuri casini) però, anche volendo giustificare la cosa con un momentaneo annebbiamento mentale dovuto ad un afflusso abnorme di sangue dentro le mutande a discapito del cervello, mi sembra che poi il ragazzone esageri un po' con i comportamenti assurdi.
Chi glielo fa fare ad esempio, una volta ricevuta la rassicurazione della sorella sul fatto che il caso verrà archiviato (fra l'altro viene fatto passare come acqua fresca il fatto che questa, un'infermiera, abbia un contatto nella polizia che la tiene aggiornata in tempo reale su un caso di duplice omicidio ma va beh…), di andarsi ad impelagare per recuperare una foto innocente in mezzo ad altre duecento, foto con la quale fra l'altro non si capisce come la polizia, anche volendo, avrebbe potuto incriminarlo?
La scena finale poi, con lui tutto insanguinato che entra tranquillamente in un ospedale e senza che nessuno lo veda si dirige a botta sicura nel reparto rianimazione (beccando fra l'altro la stanza della tipa al primo colpo), non ho capito bene se è reale o frutto dell'immaginazione di una mente ormai andata a farsi friggere…propendo per la seconda ipotesi perché la prima sarebbe un po' dura da mandar giù.
Gli regalo la sufficienza perché è oggettivamente un gradino sopra rispetto alla media del genere.
Però chi ha tirato in ballo Fuori Orario di Scorsese dica tre Padre nostro e cinque Ave Maria.
E si penta.

Thriller molto cupo e tutto incentrato sul giovane protagonista. Bella l'atmosfera dark e seconda parte avvincente. Apprezzabile il finale di libera interpretazione.

Film che mi ha deluso un pochino purtroppo...
A leggere le recensioni mi sarei aspettato tutt'altro
Parte piuttosto lento ,poi migliora ...ma il finale non cambia di molto il mio voto ,anzi....
Rimane aperto a più soluzioni e potrebbe fare presagire ad un eventuale secondo capitolo...
Bravi gli attori, soprattutto la donna che interpreta Milà
Diciamo che l'assenza di tensione in molte scene ,mi ha fatto perdere un po' di interesse nel finale ....
Comunque salvo la prova degli attori e la trama che poteva essere sviluppata meglio,peccato perché prometteva bene....
Alcune scene sono un po' assurde e forzate ,anche per questo non lo considero un film di livello e secondo me non è completamente riuscito , soprattutto nel finale....
Voto 6-

Interessante, a tratti incuriosisce. Finale che lascia con il dubbio.
Sufficiente. 6

All'inizio ed alla fine del film il personaggio di Daniel viene pedinato di spalle dalla macchina da presa. E' nel "durante" che il personaggio subisce una profonda e rapida trasformazione. Uomo dalla indole mite, che nel corso di molto tempo ha avuto un quotidiano molto radicato e rigido, curando il padre malato fino alla sua morte. dopo tale avvenimento, in maniera repentina il quotidiano muta radicalmente in una sorta di Fuori Orario notturno con la sensibilità vicina allo stile di Refn. La narrazione non presenta notevoli spunti, visto che batte territori già battuti, ma la resa visiva del film è molto buona ed il clima diventa sempre più ansiogeno al pari del personaggio, non dissimile ad un cane di paglia disposto a tutto per sopravvivere come mostra l'ultima immagine del film. Fino a che spunto ci si può spingere?

Buon thriller dove in una notte l'ecalation di tensione è palpabie e ci sono diversi momenti dove verament si sta incollati per vedere cosa succede ,
Buona atmosfera , scura ,misteriosa e anche un pò psichedelica nello studio di tatuaggi . Belle le inquadrature telecamera in spalla nei momenti di inseguimento o comunque in campo aperto
Sempre bravo Mario Casas .
Mezzo voto in meno perchè il finale sembra un pò troppo facilotto ..

SPOILER

Dramma-thriller spagnolo che certamente non annoia poichè riesce a ricreare un certo livello di pathos e partecipazione, ma che, a mio avviso, mostra uno sviluppo debole e non privo di ingenuità.
Regia e cast se la cavano bene, il finale però non mi ha convinto del tutto lasciando lo spettatore nel dubbio.

Bellino questo thriller che coinvolge e affascina grazie alla bellissima attrice protagonista. Il finale l'ho adorato e quindi lo premio ancor di piu'.

Non c'è molto da dire su questo thriller-noir con il solito bravo ragazzo che, suo malgrado, si trova invischiato in una torbida e drammatica situazione dalla quale è difficile uscire. Gli dò un sei politico perchè alla fine ha una buona atmosfera ed una continua incalzate tensione. Anche questo un film che insegna a non dare confidenza agli sconosciuti. Buona regia e recitazione.