oasis: supersonic (2016)

Documentario che percorre l'inarrestabile e rapida ascesa di una delle band che più hanno segnato gli anni '90. Stilisticamente è ben fatto, anche se ci sono troppe voci fuori campo, nel senso che la maggior parte delle interviste sono solo audio (forse perché radiofoniche?), ma direi che è un aspetto di poco conto. Probabilmente per i fan poco aggiunge a quanto già si sa, inquadra bene comunque le vicissitudini dei primi anni di successo e le personalità del gruppo, in primis i fratelli Gallagher ovviamente: per quanto Noel abbia tutte le ragioni per sentirsi a capo del gruppo (dato che è autore unico di musiche e testi), c'è anche da dire che senza il personaggio creato da Liam gli Oasis probabilmente non avrebbero avuto il successo planetario che hanno avuto, specialmente nella seconda metà degli anni '90.

"He's a great songwriter, but singing is my duty. If beyond writing the songs he starts also singing, what would I do? Make the f***ing tea??"

Voto completamente di parte il mio e del tutto personale. Gli Oasis sono stati la mia vita, sono rimasti un punto di riferimento, un punto fisso e fermo della mia esistenza che perdura tuttoggi. Sono stati e rimarranno per sempre la mia band musicale preferita, e i fratelli Gallagher, pur dividendosi, continuano ad essere perennemente presenti nella mia quotidianità.
Questo documentario si rende molto interessante e che racconta una parte storica degli anni '90 e alcuni segreti nascosti e svelati del gruppo di Manchester verso l'ascesa del loro successo, tra mille complicazioni, menzionando in particolar modo il concerto al "Knebworth Park" del 1996 con presenti 250.000 spettatori.
Nel 2017 è stato premiato dagli "NME Awards" come miglior film musicale.

Knebworth Park 1996. Supersonic si apre e si chiude come in una perfetta quadratura del cerchio con quello che rappresenta l'apice della band di Manchester. In mezzo a questo ci sono tre anni di rapida quanto irresistibile ascesa di una band che segnerà la metà degli anni novanta. Una band di signori nessuno alla più popolare del pianeta. Supersonic racconta l'ascesa degli Oasis attraverso uno studio sulla personalità e sulla particolare alchimia fatta di amore/odio tra i due fratelli Gallagher. L'abilità di frontman di Liam contrapposta al carisma ed alla capacità compositiva di Noel, vero leader del gruppo. Aldilà del carattere celebrativo, tuttavia senza eccedere, Supersonic non vuole rappresentare una classica storia di riscatto di un gruppo di individui che grazie alla musica si affrancano dalla dura realtà del loro entroterra d'origine. Dopotutto sia prima sia durante il loro fulmineo successo il documentario li presenta in tutta la loro sregolatezza e schiettezza. Dei *****ni, per come si sono loro stessi definiti.
A prescindere dai gusti soggettivi, cioé che piacciano o meno gli Oasis, il documentario è molto bello e sfrutta a dovere la gran mole di materiale inedito che ne fanno un puntuale resoconto degli eventi, filtrato dalle voci narranti dei singoli protagonisti a distanza di oltre vent'anni. Quindi un documentario non solo a uso e consumo dai fans ma anche interessante per chi, come me, non ha una conoscenza approfondita gli Oasis.

Metto il massimo dei voti per una questione personale, non prettamente tecnica o estetica della pellicola, che a qualcuno potrà anche non piacere.
Per chi ha vissuto l'adolescenza negli anni novanta come me si ritroverà catapultato in quel periodo "presocial", dove per ascoltare la musica dovevi fisicamente recarti al negozio e comprare il cd e inevitabilmente tutto acquistava un altro valore, la musica da arte diventava amica, quasi ti ci affezionavi a quel disco. Non dico che ora sia meglio o peggio, ma sicuramente è diverso.
Che c'entra tutto questo con il film?
C'entra la nostalgia.
Questo è il sentimento che mi ha messo addosso il film sugli Oasis e anche se sono passati un paio di giorni da quando l'ho visto ogni tanto la mente va a quella musica, a quelle parole, a quei volti.
A voi con che film è capitato ultimamente?

Premesso che sono un super fan dei mancuniani ,sono rimasto leggermente deluso perchè mi aspettavo molto di più..
Il prodotto è ben confezionato ,montato bene e ci sono delle simpatiche scene animate a spezzare la monotonia delle interviste e dei live..
Tuttavia ciò che si dice non aggiunge nulla a ciò che si sapeva ed è solo un progredire verso l'olimpo del rock da parte della band scandito dalle canzoni e qualche impressione personale poco approfondita ..

SPOILER
Comunque tanti ricordi di quando si era pischelli!

Un buonissimo docufilm sia per profani che per i fans, personalmente mi piazzo nel mezzo...conosco ed ascolto la band di Manchester (sono stato pure ad un concerto di Noel) e credo sia un film abbastanza sincero nonostante qualche adulazione di troppo.
La storia del gruppo viene ben spiegata, anche con aneddoti poco conosciuti che in alcuni casi mettono in luce gli aspetti più oscuri di questi cattivoni ma alla fine non è un segreto che fossero e sono dei BAD BOYS.
Celebrativo si ma comunque concreto e ben realizzato con moltissimi filmati d'archivio rari che risalgono addirittura agli esordi dei primi anni 90.
Mi ha ricordato il recente biopic sui Beatles per il fatto che si concentra quasi esclusivamente sull'ascesa e sull'apice della carriera del gruppo lasciando uno spazio bianco sulla burrascosa fine del loro sodalizio.
Devo dire che è stato piacevole ed emozionante!

Non sono un fan, bisogna dirlo.
Ma questo documentario mi ha fatto piacere vederlo in compagnia di un grande amico, che fan invece è.
Devo ammettere che inizialmente la storia degli Oasis sembrava raccontata in maniera un pò troppo lineare, quasi noiosa. In realtà la narrazione, a fine visione, è risultata piacevole e quasi coinvolgente. Merito di una regia intelligente, ma soprattutto a Liam e Noel, che di conformismo avevano (hanno) ben poco.

Bellissimo DocuFilm di una band che ha segnato la storia del Rock.
Da Fan degli Oasis, (vissuto da adolescnete nei mitici anni 90), mi ero preventivamente aspettato solamente un'operazione nostalgia, cucita su misura per rievocare i fasti dei due fratelli più rissosi del rock, ma qui siamo di fronte ad un gran bel film in cui il regista ha saputo egregiamente mescolare un giusto mix di filmati inediti, storia vissuta ed eccessi incontrollati, la loro infanzia bruciata, inserendo simpatiche animazioni ad interviste mirate a rievocare la loro folgorante evoluzione. Tutto ciò che ha segnato e formato questi pazzi fratelli destinati a rimanere nell'olimpo dell grandi rockstar si può ben comprendere in esso. Il tutto è girato con maestria e arguzia rendendo questo documento anche come un inno a quelle influenze musicali generazionali, (come in questo caso il britpop) che hanno (e continuano), a ispirare passione per la musica e rendendosi anche esempi di uno status identificatore e contenitore di idee e simboli ben riconoscibili. Cosa che ormai nelle band contemporanee, (pur in molti casi anche trattandosi di ottime band che fanno musica anche migliore degli Oasis), non riusciranno mai a lasciare.