oggi a me... domani a te! (1968)

Un western semplice semplice che presenta la solita storiella di vendetta ma è ben ritmato e presenta alcune particolarità che gli conferiscono una certa personalità ( l'inconsueto protagonista,il finale nei boschi ecc) e permettono di passare sopra a diverse incongruenze nello sviluppo della storia.
Risulta non banale e abbastanza avvincente, sorretto anche da un cast di un certo livello,nel quale meritano di essere ricordati il grosso Bud Spencer e Berger.
Buona la fotografia e colonna sonora dignitosa.
Non male, difetti a parte si lascia vedere senza problemi.

Soggetto di Dario Argento e Tonino Cervi, all'esordio da regista, è un western abbastanza canonico che ha come tema portante la vendetta. Cast e regia piuttosto nella norma, ma Bud Spencer sempre in palla, storia semplice ma abbastanza tesa e con discrete dosi di violenza. Per una visione senza affanni.

Uno spaghetti western nella media ed esperienza unica del regista Cervi nel genere. Una storia di vendetta condita da una buona dose di violenza, che omaggia da una parte I magnifici sette (e di conseguenza i sette samurai) ed in cui spicca la presenza di Nakadai, attore feticcio di Kurosawa, quasi a sottolineare il doppio filo che lega questo regista con la nascita dello spaghetti western. La sceneggiatura firmata da Dario Argento perde parecchi colpi nel finale, ma nonostante questo é un prodotto onesto, non certo tra i migliori del periodo, a mio parere.

Un pochetto deludente l'esordio alla regia di Tonino Cervi , in un per lui inusuale spaghetti western . Infatti , nonostante la classica storia di vendetta ed un cast più che dignitoso , il film non decolla , anzi nella seconda parte ( quella che dovrebbe essere ovviamente decisiva ) si rammollisce in un inseguimento / trappola tra i boschi laziali ( !! ) in cui i cattivi si fanno decimare come allocchi , per tacere dell'insulso duello finale ! Ford (Halsey ) e Preston vengono dal cinema minore americano , Berger e Spencer ( con una palese barba finta ! ) sono una garanzia per lo spaghetti western , ma la perla avrebbe dovuto essere il giapponese Nakadai ( feticcio di Kurosawa e di altri maestri nipponici ! ) che però qui risulta , secondo me , troppo allucinato ed istrionico con il suo machete - katana . Non male il tema musicale conduttore di Lavagnino .

Classico spaghetti western che alterna scene di violenza a humor. La trama è delle piu' classiche come il suo svolgimento.
Un uomo esce di prigione dopo aver scontato un'ingiusta pena, il suo primo obbiettivo sara' quello di vendicarsi.
Locandina a tutto Spencer malgrado questi sia solo uno della banda e non certo il protagonista. Curioso come, malgrado manchi la sua storica spalla Terence Hill, c'è un personaggio che sembra scritto per lui (il giocatore) e che oltretutto ha lo stesso doppiatore!
Del film ho apprezzato piu' la prima parte quando si crea la banda che la lunghissima sequenza finale dove si consuma, lentamente, la vendetta.