Adattamento del classico di Dickens: l'orfanello Oliver fa amicizia, nelle strade di Londra, con un ladruncolo e da questo viene instradato a far parte della famiglia di ladri addestrati dal perfido Fagin.
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Film che mostra l'altra faccia della medaglia che solitamente raffigura l'inghilterra ricca,moralista e perbenista.Qui infatti si vede il punto di vista del popolo,ovvero come andavano le cose per la maggior parte della gente e polanski rende bene il brutale e crudo realismo con cui la gente trattava altri esseri umani (sono un colpo al cuore le scene in cui i vari "padroni" di oliver credono di esser veramente convinti di essere dei benefattori magnanimi nei confronti del ragazzo che a loro parere è un ingrato). Ipocriti,bugiardi,egoisti,disumani e meschini: questi erano gli inglesi medi. Certo la recitazione degli attori non è eccellente,ma la scelta del regista sui personaggi dal punto di vista fisionomico è impeccabile: il volto angelico di oliver,quello odioso e vile di noah,quello sottomesso del padrone venditore di bare,quello viscido di fagin e soprattutto quello demoniaco e inquietante di bill. Tutti gli attori rendono al meglio l'idea dei personaggi che interpretano grazie al loro aspetto estetico e anche ad una certa bravura che comunica a primo impatto il carattere del personaggio attraverso un'espressione del viso. La sceneggiatura non è originale ovviamente essendo molto aderente al libro di dickens,ma purtroppo è anche molto aderente al film del '48. Il remake inoltre non dice nulla sulla madre di oliver e sull'uomo che poi l'adottera',personaggi un po' piu' approfonditi nel primo film.
Si differenzia dal primo per la scena finale in cui si vede la bonta' di oliver che ringrazia comunque il perfido e sfruttatore fagin perche' è stata una delle persone che ha trattato meno peggio il ragazzo.