paziente zero (2017)

Filmetto scarsotto e con i soliti clisce, dottoressa bella e bionda che fa la dura=dottoressa sgualdrina

Strampalata pellicola che tenta di affrontare la tematica della solita epidemia che ha trasformato gli esseri umani in zombie da un punto di vista diverso dal solito.
Infatti troviamo come protagonista una sorta di portatore sano del virus che ha la straordinaria capacità di parlare con gli infetti....
Da quì si apre una lunga caccia al così detto paziente zero che potrebbe essere l'ultima possibilità per i pochi superstiti nascosti nel bunker di trovare una cura e salvare quel poco che resta dell'umanità.
Poca l'azione presente,concentrata sopratutto nel finale (che per di più non è neanche particolarmente esaltante) per una pellicola che purtroppo in troppi momenti prende una piega troppo surreale e scarsamente credibile e che trova i suoi momenti migliori (logicamente) negli interrogatori agli infetti condotti dal nostro protagonista.
Molto meglio il sempre recente "The Cured",questo è un tentativo poco avvincente di aggiornare un genere ormai terribilmente inflazionato.

Un epidemia globale che decima la popolazione trasformando tutti in invasati assetati di sangue. La particolarita' rispetto alla massa di film simili (l'unica devo dire) è l'evoluzione intellettiva che la specie di mostri sembra assumere con il tempo. Tanto da diventare noi la minaccia come "paziente zero".
I dialoghi con il "paziente" Tucci sono la cosa piu' interessante del film.
Le scene d'azione invece non offroo nulla di nuovo rispetto a "28 giorni dopo" o similari.
Poteva essere migliore.

Ennesima variante sul genere infetti che però non sembra convincere pienamente a causa di forzature e situazioni poco chiare.
L'action è limitato a pochi momenti, in corso d'opera, e si fa più presente nella parte conclusiva senza però mostrare grande originalità d'esecuzione.
Il cast e la regia sono sufficienti, l'ambientazione abbastanza funzionale e il ritmo aumenta man mano che si procede nella visione, ma il tutto non mi ha coinvolto abbastanza per meritare la sufficienza piena.
Finale aperto ma poco incisivo.