Una donna ancora in lutto intraprende un doloroso viaggio emotivo dopo la perdita del suo bambino. Il suo percorso è diverso da quello del suo consorte.
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Un film che ha come centro focale l'interpretazione della Kirby ed un incipit efficace nel descrivere un evento che da gioiso diventa tragico. Da quell'evento, così minuziosamente descritto si innesca una reazione a catena che coopisce la coppia e l'entourage legato ad essa. Pezzi che appunto la donna deve ricomporre dopo la perdita di quell'equilibrio ritenuto solido. La performance della Kirby è degna della Coppa Volpi vinta per lo spettro emotivo che riesce a trasmettere. NOn è da meno comunque una Ellen Burstyn matriarca dominante e dominatrice. Se la tematica non offre spunti particolarmente originali, bisogna comunque ammettere l'assenza di qualsiasi momento sentimentalistico cui poteva incorrere un film del genere. Un merito non da poco.