Robin Hood racconterà la storia del celebre personaggio, le sue origini e la sua storia d’amore con Marian, donna forte e indipendente in grado di far superare a Robin durezze e diffidenze figlie del suo travagliato passato.
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Ridley Scott fotocopia il suo "Gladiatore" creando un prequel della leggenda e del personaggio di Robin Hood, ma nonostante un'idea sicuramente spiazzante per i fans del genere ( che per una buona mezz'ora penseranno a una premessa e quindi si chiederanno quando comincia il film "vero"... ), il risultato è comunque più che decente e il film, nonostante la sua lunghezza e alcuni evidenti anacronismi, scorre comunque abbastanza bene. Alcuni personaggi chiave della leggenda originaria ( vedi Frate Tuck e Little John ) sono appena accennati, e sembrano messi lì solo per ricordarci che alla fine è proprio di QUEL Robin Hood che stiamo parlando. Se non fosse per l'arco e l'abbigliamento Russel Crowe sembrerebbe ancora nella parte di Decimo Massimo Meridio, ma dato il contesto, ci può anche stare.
Ridely Scott la fa davvero fuori dal vasino quando mostra l'arrivo dal mare della flotta francese, che si presenta alle coste inglesi con degli improbabili galeoni di legno che hanno la stessa forma e funzione dei mezzi da sbarco americani utilizzati nello sbarco in Normandia. Se si va a fare pipì e si torna in quel mentre, è impossibile non pensare che la moglie abbia cambiato canale e si sia messa aguardare "Salvate il soldato Ryan"...